CHAMPIONS LEAGUE/ Inter, il genio Mourinho, il 2-4-3-1 di Kiev e i 5 ribaltoni

- La Redazione

Il tecnico portoghese è il vero artefice del successo contro la Dinamo

Mourinho_Champions_R375_21ott08 José Mourinho, foto Ansa

CHAMPIONS LEAGUE INTER – La vittoria a Kiev dell’Inter ha incoronato, se ancora ve ne fosse bisogno, Josè Mourinho. I tre punti ottenuti, infatti, sono merito quasi esclusivamente dello Special One che ha saputo leggere la partita e ribaltare completamente la squadra. Mourinho ha schierato nel finale un 2-4-3-1 memorabile con in campo contemporaneamente Balotelli, Snejder, Milito ed Eto’o. Un modulo impensabile sulla carta ma molto concreto sul campo.

Non è la prima volta, però, che lo Special One “ribalta” la squadra in corso d’opera. Sono infatti ben 5 i precedenti e decisivi cambi di modulo attuati durante dall’allenatore di Setubal. Si parte da Parma e dal cambio Baloteli-Motta, si prosegue a Cagliari, dentro ancora Balotelli insieme alla coppia Eto’o-Milito e risultato rovesciato. Con l’Udinese viene inserito Suazo per Muntari mentre a Livorno entra Eto’o in cambio di Khrin. Infine vi è il pari dell’andata con la Dinamo quando lo Special One ha buttato nella mischia Suazo in cambio di Muntari.

Una serie di cambi azzardati ma che hanno fanno ottenere ai nerazzurri dei risultati a volte insperati.





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