PAGELLE/ Le pagelle di Napoli-Juventus (3-1)

- La Redazione

Subito in vantaggio con Chiellini la Juve non tiene il vantaggio, nel secondo tempo Hamsik, Quagliarella e Lavezzi regalano la vittoria al Napoli

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Un altra doccia fredda per la Juventus. A Napoli gli uomini di Zaccheroni passano in vantaggio con Chiellini ma l’illusione dura solo un tempo. In apertura di ripresa il Napoli pareggia con Hamsik, che aveva sbagliato un rigore, poi Quagliarella fa il 2 a 1 e Lavezzi il terzo. Così il Napoli vince il posticipo della 30 esima giornata di Serie A.

Le pagelle della Juventus

MANNINGER 5.5 – Bravo su Quagliarella, bravissimo su Lavezzi: il suo primo tempo è da 7. A fare da contraltare, però, è una ripresa insufficiente: sui primi due goal, infatti, non sembra esente da colpe. Le uscite, si sa, non sono il punto di forza del portiere austriaco.

ZEBINA 4.5 – A guardarlo a volte ci si chiede come sia possibile che questo sciagurato terzino abbia alle spalle più di dieci stagioni ad altissimi livelli. Il fallo che porta al rigore del Napoli è una genialata paragonabile ad un pallonetto da metà campo, il buco in occasione del secondo goal è incommentabile.

CHIELLINI 6.5 – Ci vuole pazienza. Ci vuole davvero tanto self-control per restare sereni quando i primi avversari da combattere sono i compagni di reparto. Il “Chiello” fa il proprio dovere con ottimi risultati, ma non viene assistito allo stesso modo dai compagni. Se poi deve pensare lui anche a fare goal, significa che la situazione in casa Juve è davvero drammatica.

CANNAVARO 5.5 – E’ in crescita, ma lui e Chiellini possono poco o nulla quando gli avversari sulle fasce e a centrocampo sono i dominatori assoluti.

GROSSO 5 – Gioca “impaurito” e si vede. Non rischia nulla, ma in questo modo risulta praticamente inoffensivo in fase d’attacco e si fa travolgere da Maggio.

CAMORANESI 5.5 – Nel primo tempo è tra i migliori nella Juve, ma si mostra subto molto nervoso. Nella ripresa, prima commette un’ingenuità che vale il pareggio del Napoli, poi lascia virtualmente in 10 la sua squadra conquistandosi un secondo giallo sacrosanto. Il fatto che Rizzoli, sbagliando, l’abbia graziato, non lo giustifica. Zaccheroni lo chiama fuori prima che sia troppo tardi.

DIEGO 5 – Ci vuole bravura anche a nascondersi con spaventosa puntualità tra le maglie avversarie. Soltanto che, quando la bravura consiste in questo, il voto in pagella non è mai superiore al 5.

POULSEN S.V. – Si fa male dopo pochi minuti di gioco e lascia il posto a Candreva.

CANDREVA 6 – Nel primo tempo ha un buon impatto sulla partita, ma poi va via via perdendosi

FELIPE MELO 5 – La risposta è sì! A quale domanda? A quella che c’eravamo posti qualche settimana fa e cioè: "Può un giocatore dimenticarsi all’improvviso come si gioca a calcio?"

 

MARCHISIO 6.5 – E’ la classica immagine del "predicatore nel deserto". Si batte, lotta e imposta, il tutto con ottimi risultati. Ma se la collaborazione è pari a 0 poco si può fare…

 

AMAURI 5 – Se al posto dell’ex attaccante del Palermo quest’oggi ci fosse stato uno dei "bomber" del reality-show "Campioni" se ne sarebbe accorto qualcuno? Probabilmente no, dato che al 90′ i palloni toccati dall’attaccante brasiliano risultano essere appena 13.

 

DEL PIERO 5.5 – Gira a vuoto per tutti i 65 minuti in cui rimane in campo e la buona volontà non può bastare per valergli una sufficienza. Inoltre, così come Camoranesi, rischia un rosso evitabilissimo dopo pochi minuti di gioco per una inspiegabile manata rifilata a Grava.

 

GRYGERA 6 – Entra al posto di Del Piero e svolge il suo compito senza sfigurare. All.

 

ZACCHERONI 5 – Non è certo compito dell’allenatore quello di trasformare i Zebina e i Felipe Melo in Maicon e De Rossi, ma ‘Zac’ sembra aver perso il bandolo della matassa. L’ingresso in campo di Grygera per Del Piero è tutto un programma…







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