CALCIO/ Bierhoff e la crisi del calcio italiano: “In Italia vi siete fermati”

- La Redazione

Oliver Bierhoff, ex calciatore di Udinese e Milan, fa il punto sulle difficoltà che sta attraversando il calcio italiano al cospetto di quello tedesco ed internazionale.

bierhoff_r400 Oliver Bierhoff (foto Ansa)

La Germania ha superato l’Italia nel ranking Uefa e, dalla prossima stagione, avrà quattro club in Champions League a discapito delle squadre italiane. Dalle pagine della Gazzetta dello Sport è Oliver Bierhoff, manager della nazionale tedesca e profondo conoscitore del nostro calcio, a dare un parere sulla situazione difficile in cui versa il nostro calcio.

“Le cause del sorpasso sono tecniche, strutturali ed organizzative – dice l’ex rossonero – è come se in Italia vi foste fermati. Le squadre italiane non tengono il passo con l’Europa a causa di troppe tensioni, la mancanza di coraggio nel puntare sui giovani e la sparizione di una generazione: le squadre che dominano sono stagionate e i ragazzi interessanti sono “troppo ragazzi”: manca la via di mezzo, quella dei 25enni maturi ed affidabili”.

Una bocciatura senza appello quindi. Soprattutto al cospetto di una Bundesliga “cresciuta con impianti all’altezza, stipendi puntuali e visibilità mondiale: perchè qualsiasi giocatore rende meglio se si sente al centro dell’attenzione e i risultati si vedono anche in Europa”.

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Il sorpasso tedesco è dovuto soprattutto ai pessimi risultati delle italiane in Europa League: “ma qui l’Europa League vale e viene seguita come merita. Se un giocatore sente che ai dirigenti, tecnici e tifosi importa poco di una coppa, non va certo in campo per spaccare il mondo”.

Il sorpasso, atteso da dieci anni in Germania, getta ombre sinistre sui tempi di “recupero” del nostro calcio: “ma in Italia avete una base più vasta. Da noi non ci sono tantissimi giovani che sognano di fare i calciatori – prova a tranquillizare Bierhoff – Voi avete l’amore per il calcio e i talenti per riemergere, ma non sapete valorizzare questo patrimonio in questo momento”.





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