PAGELLE/ Brasile – Paraguay (0-0 dts; 0-2 dcr): i voti, la cronaca e il tabellino (Coppa America)

- La Redazione

Come l'Argentina ieri notte anche per il Brasile è fatale la lotteria dei rigori. Il Paraguay raggiunge le semifinali dopo una partita tutta sulla difensiva in cui è protagonista Villar.

Neymar_R400_5ott10 Neymar (Ansa)

Incredibile a La Plata, il Brasile di Menezes abbandona la Coppa America dopo una partita stregata in cui gli uomini di Menezes provano in tutti i modi a violare la porta del Paraguay ma devono arrendersi ad un Villar sbalorditivo e ad una fortuna decisamente avversa. Come per l’Argentina fatale è la lotteria dei rigori.

Che sia una gara stregata lo si può intuire già dalle prime battute di gioco. Gli uomini di Menezes appaiono più reattivi e continuano a macinare gioco sospinti da un ottimo Ramires e dalla vivacità del quartetto di attaccanti che trovano nel fumoso Neymar la croce e delizia della manovra verde-oro. Il giovane talento del Santos è infatti delizia nella sua capacità di saltare costantemente l’uomo, ma croce nella sua atavica imprecisione sotto rete. L’imprecisione degli avanti brasiliani è poi frustrata dalla giornata di grazie dell’estremo difensore paraguaiano Villar che al 33esimo inaugura la sua giornata di grazia con la parata “d’attributi” sulla deviazione a botta sicura di Lucio. Nel finale di primo tempo c’è poi spazio anche per una bella percussione di André Santos che però nel momento decisivo preferisce un improbabile conclusione al più invitante passaggio per Pato, lasciato colpevolmente solo dalla difesa dell’Albirroja.

La ripresa si apre così come si era chiuso il primo tempo. I verde-oro continuano a spingere e dopo solo due minuti si vedono respingere sulla linea le conclusioni a botta sicura di Neymar e Maicon. Pochi minuti ed è poi il turno di Ganso che con un preciso tiro al volo risveglia i riflessi di Villar bravo a dire di no con l’aiuto del palo. Il gol sembra nell’aria ed il monologo brasiliano toglie il fiato alla formazione di Martino che deve inchinarsi ancora una volta a Villar monumentale al 28esimo quando si inventa una parata di piede sul tiro a botta più che sicura dell’incredulo Pato. A questo punto il cronometro diventa l’avversario più ostico degli uomini di Menezes, la cui sfortuna supera ogni limite umano a sette dal termine, nella capocciata di Fred che sembra “quella giusta” vista l’immobilità del mostro Villar e che si rivela invece un altro urlo ricacciato in gola, un altro urlo respinto dalla testata di Barreto che soffia via il pallone dalla rete e porta tutti quanti ai supplementari.

Nei tempi supplementari è la stanchezza a farla da padrona. I verde-oro sono distrutti mentalmente e fisicamente da 90 minuti di assedio che hanno fruttato tanti rammarichi e nessuna rete. Julio Cesar continua la sua giornata da spettatore non pagante e tocca qualche pallone giusto per gradire intorno alla fine del primo tempo supplementare. L’unico sussulto dei primi quindici minuti di extra-time è una rissa scatenatasi dal nulla e che costa l’espulsione ad Alcazar e Lucas Leiva. Dieci contro dieci, cambia la forma ma non la sostanza. Il Paraguay si trascina sino agli ultimi minuti dei supplementari quand sfiora il gol della beffa con un tiro volante di Valdez, prima di abbracciare la lotteria dei rigori come una vittoria.

Dal dischetto la gara è già decisa. Nervoso e privo dei suoi migliori tiratori, il Brasile riesce a sbagliare quattro rigori su quattro, aiutato nella poco invidiabile impresa da un terreno di gioco indegno anche per una partita di oratorio. Sbagliano in successione Elano, Thiago Silva, André Santos e Fred. Per il Paraguay sono sufficienti i penalty messi a segno da Estigarribia e Viveros che rendono nullo l’errore di Barreto in apertura.

Il Tabellino

 

Julio Cesar; Maicon, Lucio, Thiago Silva, André Santos; Lucas Leiva, Ramires; Robinho, Ganso (100′ Lucas), Neymar (80′ Fred); Pato (111′ Elano). Ct: Menezes

Villar; Verón, Alcaraz, Da Silva, Torres (71′ Marecos); Vera (63′ Barreto), Cáceres, Riveros, Estigarribia; Valdez, Barrios (83′ Pérez). Ct: Martino

Arbitro: Pezzotta (Argentina)
Ammoniti: Santos, Maicon (B), Vera, Barreto, Marecos, Estigarribia (P)
Espulsi: 103′ Lucas Leiva (B) e Alcaraz (P)

Elano (B) – ALTO
Barreto (P) – FUORI
Thiago Silva (B) – PARATO
Estigarribia (P) – GOL
André Santos (B) – ALTO
Riveros (P) – GOL
Fred (B) – Fuori

 

 

Brasile

 

Julio Cesar 6: Spettatore non pagante per 120 minuti, non compie miracoli nei rigori.

Maicon 6: Annulla lo spauracchio Estigarribia ma è troppo impreciso nei cross.

Lucio 6.5: Giganteggia nel deserto dell’attacco paraguaiano.

Thiago Silva 6.5: Decisivo con numerose diagonali che frustrano le ripartenze biancorosse. Mezzo voto in meno per l’errore dal dischetto.

André Santos 6: A fasi alterne, regala buoni spunti ma anche passaggi a vuoto pericolosi.

Ramires 6.5: Perfetto nel primo tempo in entrambe le fasi cala con il passare dei minuti.

Lucas 4.5: La sua espulsione innervosisce la sua squadra in un momento in cui la calma era fondamentale.

Neymar 6.5: Troppo fumoso ma resta il più continuo dei suoi finché rimane in campo. (Dall’80’ Fred 6: Regala maggiore presenza e fisico all’attacco brasiliano. Solo un miracolo di Barreto gli nega il gol; sbaglia il rigore decisivo).

Ganso 6: Si accende solo a sprazzi ma dai suoi piedi nascono le migliori occasioni verde-oro. (Dal 100′ Lucas 6: Prova a regalare verve alla manovra brasiliana, ci riesce solo in parte).

Robinho 7: Partita di grande sacrificio e volontà, gli manca il gol ma stavolta non per colpa sua.

Pato 5: Ha pochi palloni ma quei pochi sono buoni, Villar è sbalorditivo ma anche lui ci mette comunque del suo. (Elano 4.5: Irritante. Non entra mai in partita e tira uno dei rigori più brutti della storia).

 

CT. Menezes 6: Lo punisce l’imprecisione delle sue stelle e la sfortuna. Qualche dubbio sulla gestione dei cambi che priva il Brasile dei suoi migliori tiratori.

 

Paraguay

 

Villar 8.5: Mostruoso. Diventa eroe di giornata con almeno 5 miracoli ed un rigore parato.

Veron 7: Difende con le unghie e con i denti il fortino eretto da Martino.

Alcaraz 5.5: Gioca bene per tutta la partita, poi lascia i suoi in dieci minuti rischiando di compromettere tutto.

Da Silva 7: Gigantesco nel lottare su ogni pallone che transita dalle sue parti.

Torres 6.5: Finché regge forma una buonissima catena mancina con Estigarribia. (Dal 71′ Marecos 6: Resiste in qualche modo alla furia Maicon).

Vera 5.5: Troppo irruento, rischia l’espulsione in più di un’occasione. Martino lo richiama per non rischiare di rimanere in inferiorità numerica (Dal 63′ Barreto 6.5: Si fa ammonire dopo un minuto dal suo ingresso e sbaglia un rigore, il suo salvataggio sulla linea vale quanto, se non più, un gol).

Caceres 6: Si vede poco ma svolge egregiamente il suo mestiere.

Estigarribia 6: Lontano parente del giocatore che aveva fatto ammattire Dani Alves. Ha il merito di realizzare uno dei rigori decisivi.

Valdez 6: Corre tanto e lavora per la squadra soprattutto in fase difensiva. La vita per gli attaccanti del Paraguay è infatti durissima quest’oggi.

Barrios 5.5: Lotta molto ma è poco servito e chiude stremato. (Dall’83’ Perez 6: Fa numero nella trincea finale).

 

CT. Martino 6: Raggiunge una storica finale dando nuovo lustro al catenaccio. Non sempre però si potrà contare su un Villar così e sulla lotteria dei rigori.

 

(Massimiliano de Cesare)





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