Giro d'Italia 2013 / Quattordicesima tappa, Cervere-Bardonecchia (168 Km): il percorso
Quattordicesima tappa al Giro d'Italia: si affronta la Cervere-Bardonecchia, 168 Km con l'ascesa al Sestriere e lo strappo finale verso Jafferau. Prevista neve, si rischia l'annullamento 18 maggio 2013 RedazioneFoto Infophoto
Tornano le montagne al Giro d'Italia 2013. Dopo due tappe pianeggianti vinte da Mark Cavendish (fanno 101, e quattro solo in questa corsa rosa), i corridori ancora in gara affrontano oggi una tappa decisamente impegnativa, che potrebbe stravolgere la classifica nelle prime posizioni. Se c'è un'occasione per attaccare la maglia rosa Vincenzo Nibali è infatti questa: la Cervere-Bardonecchia (168 Km) presenta infatti due salite, una storica come il Sestriere e quella finale, che è meno conosciuta, di Jafferau, che è proprio sull'arrivo. Si parte alle 12:45 da Cervere dunque, il primo rifornimento arriva al Km 84,4 a Perosa Argentina, quando saremo già all'interno della provincia di Torino. il Sestriere arriva al Km 125,3 ma la strada ha già cominciato a salire progressivamente: le pendenze di questa salita toccano anche il 9%, ma in media rimaniamo sul 6%. Non tantissimo, ma la difficoltà di questa ascesa sta nella sua lunghezza perchè già intorno al Km 90 si comincia ad andar su (a Villaretto siamo a 968 metri sul livello del mare) e non si affronta la discesa se non a partire come detto dal Km 125, con il Sestriere che rappresenta un Gran Premio della Montagna di categoria 2 ed è situato a 2035 metri sul livello del mare. Poi arriva la discesa, 21 chilometri lungo il versante opposto. Il tratto pianeggiante può consentire ai corridori di riposarsi e di consolidare la posizione per chi è davanti (mentre viceversa può essere ideale per chi insegue per ricucire il divario). Sul Sestriere ci aspettiamo i primi attacchi degli avversari di Nibali, che su questa lunga salita dovrebbero provare a isolare Lo Squalo siciliano con continui scatti. Quando al Km 159 si entra a Bardonecchia siamo già in alta Val di Susa, e qui arrivano i botti finali: la strada sale, si impenna quasi come un muro e lo fa all'improvviso, un'ascesa di 7 Km con pendenza media del 9% che tocca però una punta del 14%. E' un tratto di strada ideale per gli scattisti che possono creare il vuoto, bisogna fare molta attenzione a uno come Rigoberto Uran, ora a tutti gli effetti...