Diretta/ Francia-Germania (risultato finale 0-1): cronaca e tabellino (4 luglio, Coppa del Mondo 2014 quarti di finale)

- La Redazione

La cronaca e il tabellino di Francia-Germania 0-1, partita valida per i quarti di finale della Coppa del Mondo 2014: al Maracanà di Rio de Janeiro i tedeschi conquistano la semifinale

hummels_germania Mats Hummels, 25 anni (dal profilo Twitter ufficiale @FIFAWorldCup)

E’ la Germania la prima squadra a qualificarsi alle semifinali della Coppa del Mondo 2014. Allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro i tedeschi hanno battuto la Francia con il risultato finale di 0-1: ha deciso il gol realizzato dal difensore Mats Hummels al 12′ minuto di gioco. La Germania disputerà la semifinale contro la vincente di Brasile-Colombia martedì 8 luglio a Belo Horizonte, alle ore 22 italiane, la Francia invece saluta il mondiale.

Ci avviciniamo al fischio finale della partita Francia-Germania in diretta al Maracanà di Rio de Janeiro, il risultato è sempre di 0-1 a favore dei tedeschi in virtù del gol di Mats Hummels nel primo tempo. Una sostituzione per la Germania: al 69′ è uscito Klose ed è entrato Schurrle, nella Francia invece sono stati inseriti Laurent Koscielny e Loic Remy rispettivamente al posto di Mamadou Sakho e Yohann Cabaye, La Francia spinge ma all’80’ i tedeschi sono andati ad un passo dal raddoppio: azione di contropiede che ha portato al tiro Schurrle, da posizione favorevole all’interno dell’area di rigore, grande parata di Lloris che di piede ha respinto tenendo in vita le speranze dei suoi. All’83’ minuto secondo cambio nella Germania: fuori Ozil, dentro Mario Gotze. All’85’ ultima sostituzione transalpina: fuori Valbuena, dentro Olivier Giroud. 

Prosegue il secondo tempo di Francia-Germania in diretta allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro. La Francia continua a cercare il varco giusto per il pareggio ed attacca specialmente dalle fasce laterali, ma la Germania per il momento non si lascia sorprendere. Tra i tedeschi ammonito Sami Khedira per trattenuta a centrocampo su Antoine Griezmann.

Secondo tempo in corso allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro, Francia-Germania diretta dall’arbitro argentino Nestor Pitana è ancora sul punteggio di 0-1 a favore dei tedeschi (clicca qui per vedere il video dei gol di francia germania). Nelle prime battute della ripresa la Francia si è mostrata propositiva ma per il momento la difesa della Germania sta reggendo bene, senza rischiare troppo. Si prospetta una ripresa molto combattuta.

Fine primo tempo a Rio de Janeiro, Estadio De Maracanà: Francia 0 Germania 1. Decide il gol realizzato da Mats Hummels al 12′, il secondo in questo Mondiale; i tedeschi hanno avuto anche un paio di opportunità per raddoppiare, c’è stato un contatto sospetto in area di rigore tra Varane e Klose ma bene ha fatto l’arbitro argentino Pitana a non fischiare. La reazione dei Bleus è comunque arrivata: qualche sporadica incursione nella trequarti offensiva che si è concretizzata al 34′ minuto quando Griezmann ha crossato teso da destra trovando il taglio in area di rigore di Valbuena che ha impattato con il sinistro a incrociare di pochi passi. Bravissimo Neuer a intuire e buttarsi alla sua sinistra per respingere, poi Hummels ha sventato la minaccia. Partita viva e aperta a qualunque risultato: la Francia deve alzare il ritmo, la Germania sa che non può accontentarsi di abbassare il baricentro e proteggere il vantaggio contro una squadra come quella di Didier Deschamps.

Che parata di Manuel Neuer! Al 34′ minuto di gioco Francia 0 Germania 1 ma i Bleus squillano con Mathieu Valbuena, che riceve in area da Griezmann e prova a incrociare il sinistro, miracoloso Neuer che si allunga e con una mano evita il gol e poi è aiutato da Hummels nel liberare l’area. Benzema ci prova sugli sviluppi dell’angolo seguente ma ritarda la conclusione e viene stoppato. Partita che comunque si dimostra viva.

Al 12′ minuto di gioco Francia-Germania 0-1 in diretta allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro. Punizione dalla trequarti sinistra di Toni Kroos, a centro area stacca Mats Hummels che anticipa Varane e gira magistralmente alle spalle del portiere Hugo Lloris. Per il difensore del Borussia Dortmund si tratta del quarto gol con la maglia della nazionale maggiore tedesca, il secondo nella Coppa del Mondo 2014 dopo quello realizzato contro il Portogallo, nel 4-0 della fase a gironi.

Primo tempo in corso della partita Francia-Germania, in diretta allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro. La Germania è partita più forte ma la prima occasione è per i transalpini: destro di prima intenzione di Karim Benzema dall’interno dell’area di rigore, palla fuori di poco alla destra di Neuer che comunque era sulla traiettoria, come si suol dire.

Didier Deschamps e Joachim Loew hanno comunicato le formazioni ufficiali di Francia-Germania; tra poco al Maracanà di Rio de Janeiro faranno il loro ingresso in campo le due nazionali per il quarto di finale di Coppa del Mondo 2014. Tutto confermato per i Blues, novità nella Germania: fuori Mertesacker e Gotze, Boateng torna al centro con Hummels ed è titolare Miroslav Klose. 1 Lloris; 2 Debuchy, 4 Varane, 5 Sakho, 3 Evra; 19 Pogba, 6 Cabaye, 14 Matuidi; 8 Valbuena, 10 Benzema, 11 Griezmann. A disposizione: 16 Ruffier, 23 Landreau, 15 Sagna, 21 Koscielny, 13 Mangala, 17 Digne, 12 Mavuba, 22 Schneiderlin, 18 M. Sissoko, 7 Cabella, 20 Rémy, 9 Giroud. Allenatore: Didier Deschamps 1 Neuer; 16 Lahm, 5 Hummels, 20 J. Boateng, 4 Howedes; 7 Schweinsteiger, 6 Khedira, 18 Kroos; 13 Muller, 11 Klose, 8 Ozil. A disposizione: 12 Zieler, 22 Weidenfeller, 17 Mertesacker, 2 Grosskreutz, 15 Durm, 3 Ginter, 23 Kramer, 14 Draxler, 10 Podolski, 19 Gotze, 9 Schurrle. Allenatore: Joachim Loew

Francia-Germania è una partita stupenda: vale per i quarti di finale di Coppa del Mondo 2014, fase a eliminazione diretta e quindi non sono ammessi sbagli. Quale sarà la chiave tattica della partita? Certo dirlo a priori può risultare difficile, ma la realtà è che le due nazionali hanno un’identità ben precisa ed è sulle proprie convinzioni che proveranno a costruire il passaggio del turno. La Francia si affida all’apertura del campo: gli esterni offensivi hanno un ruolo centrale nella sfida, perchè hanno tanta qualità e possono cercare la conclusione rientrando sul piede favorito. Non potranno insomma essere “battezzati” dai difensori tedeschi, che invece dovranno preoccuparsi di raddoppiare o comunque non perdere i duelli individuali. La Germania ha invece seguito il processo del Bayern Monaco, che nel corso degli anni ha iniziato a sviluppare un possesso palla quasi alla spagnola, che si è poi sublimato con Pep Guardiola. La nazionale tedesca è quella che nella fase a gironi ha effettuato più passaggi: quasi duemila. E’ un’arma a doppio taglio: se effettuata con velocità e prendendosi anche qualche rischio, la tattica è vincente perchè prende d’infilata una difesa non rapidissima a chiudere e raddoppiare. Se però non ci sarà la rapidità necessaria e soprattutto non verranno effettuati i movimenti senza palla, la Francia avrà buon gioco a coprire gli spazi. Chiamati a una partita più brillante rispetto a quella contro l’Algeria sono soprattutto i terzini, che non possono rimanere bloccati perchè sarebbe perdere due giocatori nella fase offensiva. E occhio in difesa: la rapidità di Valbuena e Griezmann può mettere in crisi i laterali della Germania, che non hanno troppo il passo per contenere.  

Francia-Germania è la partita dei quarti di finale della Coppa del Mondo 2014 che, diretta dall’arbitro Nestor Pitana, aprirà per una delle due nazionali le porte della semifinale. Lo Zaist Economics Institute si è divertito a fare il suo pronostico su questa sfida dal punto di vista… scientifico e politico. Giocando sulle riforme messe in atto dai due governi; per esempio l’aumento del salario minimo concesso ai lavoratori tedeschi che, si dice, “mina la regolarità del Mondiale 2014”. Come può rispondere la Francia? Semplice? Con il Maquis dei socialisti (con questo termine è conosciuto il movimento di resistenza partigiana transalpina nel corso della Seconda Guerra Mondiale), visto che secondo lo Zaist la sproporzione dei mezzi in campo è scorretta. Dunque la strategia si baserà su “rapidi e improvvisi interventi e rilanci”, e viene citata ad esempio la difesa dei posti di lavoro nell’affare Alstom-General Electric. Fuor di mefatora: la Germania attaccherà facendo la partita, la Francia agirà di rimessa. Sarà davvero così? 

Sta per iniziare Francia-Germania, partita dei quarti di finale dei Mondiali 2014 diretta dall’arbitro argentino Nestor Pitana. Questa sfida è andata in scena due volte negli anni Ottanta, ed erano entrambe semifinali; nel 1986 la Germania si impose per 2-0 con le reti di Andreas Brehme e Rudi Voller, ma è stato quattro anni prima che è andata in scena una partita epica, entrata subito nella storia della Coppa del Mondo. Era l’8 luglio 1982, stadio Sanchez Pizjuan di Siviglia; davanti a 70000 spettatori le due squadre diedero vita a una battaglia prolungatasi fino ai calci di rigore, che entrarono ai Mondiali per la prima volta nella storia. In campo giocatori straordinari: da una parte un ventiduenne Pierre Littbarski, Harald Schumacher, Uli Stielike che da cinque anni giocava in Spagna. Dall’altra Michel Platini che il mese successivo si sarebbe trasferito alla Juventus, Dominique Rocheteau, Jean Tigana. I novanta minuti finirono 1-1: Littbarski raccolse una respinta di Jean Luc Ettori e scaraventò un destro secco sotto le sue gambe, Platini rispose con un calcio di rigore ancora nel primo tempo. Intorno all’ora di gioco Le Roi lanciò divinamente Patrick Battiston, entrato in campo da una manciata di minuti, a tu per tu con Harald Schumacher; il portiere del Colonia gli franò addosso con l’anca e caricando tutto il peso del corpo sul malcapitato francese. Gli fratturò costole e mandibole, gli ruppe dei denti e lo lasciò a terra privo di sensi. L’arbitro incredibilmente non fischiò nulla; Schumacher disse anni più tardi che non andò a sincerarsi delle condizioni di Battiston perchè sapeva che se si fosse avvicinato sarebbe scoppiata una rissa, e non voleva lasciare i compagni in dieci. “Mi sono sentito un codardo” ha scritto nella sua autobiografia. Poi si andò ai supplementari; dove Marius Tresor, difensore o centrocampista del Bordeaux, scaraventò un destro al volo alle spalle di Schumacher, raccogliendo una punizione di Platini. E dove Alain Giresse, grande talento sempre dei Girondis e in seguito allenatore in Africa (oggi al Senegal) concluse in porta la tradizionale azione corale della Francia. Sembrava finita, ma la Germania aveva altre carte da giocarsi: la prima Karl-Heinz Rummenigge, che era infortunato ma fu messo in campo da Jupp Derwall e segnò cinque minuti più tardi. La seconda era il carattere mostruoso dei tedeschi, che si concretizzò nella rovesciata vincente di Klaus Fischer su sponda aerea di Horst Hrubesch. Rigori: sbagliò per primo Uli Stielike, che si inginocchiò sull’erba di Siviglia e fu confortato da Schumacher, che poi parò le conclusioni di Didier Six (che giocava in Germania nello Stoccarda) e di Maxime Bossis, difensore del Nantes con cui avrebbe vinto il campionato l’anno seguente. Magra consolazione: la Francia aveva la squadra giusta per vincere, ma fece i conti con l’unica squadra capace di non mollare mai e poi mai. Anche questa sera andrà così? 

Francia-Germania è una partita bellissima: almeno così si presenta sulla carta, se guardiamo direttamente ai nomi dei giocatori in campo e alla prestazioni possiamo ben dire che questo quarto di finale di Coppa del Mondo 2014 sarà appassionante e il risultato finale non è affatto scontato. Negli anni Ottanta i tedeschi l’hanno spuntata due volte in semifinale (epica la sfida del 1982), i Blues sognano la vendetta e hanno tutta la possibilità di fare lo sgambetto agli avversari. Per presentare questa partita IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva l’ex calciatore della Juventus, oggi commentatore televisivo, Domenico Marocchino (clicca qui per l’intervista completa). 

Non poteva che essere il Maracanà ad ospitare Francia-Germania. Una grande cornice per una grande partita, ancora una volta in fase di eliminazione diretta; se nel 1982 e nel 1986 erano state semifinali qui siamo un passo indietro. Quarti di finale di Coppa del Mondo 2014, un vero favorito non c’è perchè entrambe le nazionali hanno sorpreso. La Germania resta forse un mezzo gradino avanti per profondità della rosa e solidità, ma qualche crepa l’ha mostrata; la Francia ha impressionato nel gioco e pur non essendo in Brasile con il chiaro intento di vincere può giocarsi le sue carte. Diamo uno sguardo alle probabili formazioni per individuare le scelte di Joachim Loew e Didier Deschamps per questa partita.

Estadio Jornalista Mario Filho, noto in tutto il mondo come Maracanà: questo è il teatro di Francia-Germania, primo quarto di finale della Coppa del Mondo 2014. Partita suggestiva: tra questi due Paesi, a livello storico, non corre decisamente buon sangue (basterebbe ricordare tutte le volte in cui si sono trovate in guerra l’una contro l’altra). Per quanto riguarda il calcio, questa partita non si è giocata troppe volte negli ultimi tempi; ma negli anni Ottanta ci ha regalato una splendida pagina dei Mondiali, nella semifinale del Sanchez Pizjuan di Siviglia. Era l’8 luglio 1982: in quella partita successe di tutto. Squillo di Littbarski, risposta dal dischetto di Platini. Tutto nel primo tempo, tutto in dieci minuti: si va ai tempi supplementari, ma prima Toni Schumacher aveva abbattuto con un’uscita scriteriata e assassina il povero Battiston, subentrato da dieci minuti, fratturandogli la mascella e rompendogli qualche dente. Quasi come Italia-Germania di 12 anni prima, nell’extra time si scrisse la storia: minuto 92, gol di Tresor. Minuto 98, gol di Giresse. Francia sul 3-1. Finita? No, perchè quando gioca la Germania non è mai finita. E allora: entra Rummenigge, tenuto precauzionalmente in panchina perchè infortunato. Minuto 102, gol di Rummenigge. Minuto 108, gol di Klaus Fischer con i transalpini che a quel punto non stavano più in piedi. Rigori: per la prima volta nella storia dei Mondiali. Ettori ferma Stielike: il centrocampista del Real Madrid si getta a terra disperato, Schumacher lo fa rialzare e gli dice “tranquillo, adesso lo paro”. E lo para: su Didier Six. La Germania non sbaglia più, la Francia sì, con Maxime Bossis: in finale vanno i tedeschi, che perderanno 3-2. Quattro anni dopo, nella Coppa del Mondo messicana, la possibilità di vendetta: 25 giugno 1986, Guadalajara. Ancora una volta però vincerà la Germania, 2-0 firmato da Brehme e Rudi Voller. Sono passati 28 anni: la Francia aspetta da quel giorno la sua rivincita, e quella partita del 1982 è stata talmente dolorosa che Michel Platini, si dice, quando ha trovato la forza per riguardare la registrazione ha inevitabilmente spento sul 3-1, non riuscendo più a proseguire. Oggi la grande occasione: perchè la squadra è competitiva, perchè la Germania ha faticato agli ottavi, perchè la storia è fatta anche per essere riscritta. Entrambe hanno vinto il loro girone eliminatorio, convincendo ma lasciando anche qualche dubbio: ora vedremo chi avrà la meglio, per i tedeschi sarebbe la quarta semifinale consecutiva e un nuovo record, perchè nessuno ci è mai riuscito. La Francia sta dimostrando che partire sotto traccia può fare bene. Nessuna pressione nel cercare una finale obbligata, gli ottavi come obiettivo minimo che – una volta centrati – fanno pensare che tutto quel che verrà in più sarà solo guadagnato, e così via. Intanto sono quarti di finale: anche nel 2006 i Bleus non erano troppo considerati dopo la figuraccia da campioni in carica, e invece erano arrivati in fondo. Qui in Brasile la stessa cosa: fuori al primo turno quattro anni fa, oggi una squadra solida e convincente che si permette il lusso di rifilare cinque gol alla Svizzera, di soffrire contro la Nigeria ma poi di batterla con un 2-0 perentorio maturato nel secondo tempo. Le cose si mettono bene per la squadra di Didier Deschamps che ha tante frecce al proprio arco, sa di non essere favorita contro la Germania ma sa anche che la partita è tutta da giocare. Sono tre i gol di Karim Benzema che insegue il titolo di capocannoniere, Paul Pogba si è sbloccato agli ottavi e adesso potrebbe risultare decisivo. Si può dire che la Germania l’abbia scampata bella agli ottavi di finale: secondo i pronostici avrebbe dovuto stravincere contro l’Algeria, e invece è stata costretta ai tempi supplementari dalle grandi parate di Rais M’Bolhi e da una squadra che ha corso tanto e chiuso le linee di passaggio ai palleggiatori tedeschi. Joachim Loew avrà riflettuto ampiamente sul fatto che una volta che Lahm è stato riportato nel suo ruolo naturale di terzino destro è arrivata maggiore spinta sulle corsie laterali e questo ha permesso di aprire spazi importanti. Insomma, la lezione è che avere quattro centrali in linea non paga, non soltanto a livello difensivo dove non c’è il passo giusto per contenere gli esterni avversari, sia soprattutto nella fase offensiva perchè avere giocatori poco abituati a sovrapporsi e prendere il fondo del campo può essere problematico e costringere a chiudersi al centro dove evidentemente chi hai davanti ha miglior gioco nel fare interdizione. I risultati però sono confortanti: tre vittorie e un pareggio, con 9 gol realizzati e tre subiti. La sensazione che rimane è che si vuole arrivare fino in fondo serva qualcosa in più del semplice compitino, e che a questa nazionale manchi quel certo quid in più. Sarà dunque la Francia a vendicare le due semifinali perse negli anni Ottanta, o la Germania confermerà la sua superiorità entrando nelle quattro regine mondiali per la quarta edizione consecutiva? Non resta che mettersi comodi e scoprirlo insieme: la diretta di Francia-Germania sta per cominciare…

Il tabellino

Marcatore: 12’Hummels

Francia (4-3-3): Lloris; Debuchy, Varane, Sakho (72’Koscielny), Evra; Matuidi, Cabaye (73’Remy), Pogba; Valbuena (85’Giroud), Benzema, Griezmann (Ruffier, Landreau, Mangala, Sagna, Digne, Schneiderlin, Mavuba, M.Sissoko, Cabella). All.Deschamps.

Germania (4-3-3): Neuer; Lahm, J.Boateng, Hummels, Howedes; Khedira, Schweinsteiger, Kroos (92’Kramer); Muller, Klose (69’Schurrle), Ozil (83’Gotze) (Zieler, Weidenfeller, Mertesacker, Durm, Ginter, Grosskreutz, Draxler). All.Low.

Arbitro: Nestor Pitana (Argentina)

Ammoniti: 54’Khedira (G), 80’Schweinsteiger (G) per gioco scorretto







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