Pagelle / Milan-Atalanta: Fantacalcio, i voti della partita (Serie A 2015-2016, 12^ giornata)

- La Redazione

Pagelle Milan-Atalanta: i voti della partita di Serie A, anticipo della dodicesima giornata. I protagonisti, i migliori e i peggiori a San Siro: tutti i giudizi per il Fantacalcio

sansiro_curva Lo stadio di San Siro (Infophoto)

Al Meazza di San Siro il Milan non va oltre lo 0 a 0 contro un’ostica Atalanta. Nonostante un inizio di grande intensità da parte dei padroni di casa, gli ospiti ci provano con l’iniziativa di Pinilla e Gomez al 6′, con quest’ultimo coraggioso nel ritentare all’8′. Al ventesimo Reja perde Dramé per infortunio ed inserisce Bellini al suo posto, poco prima della pericolosa azione di Bacca del 21′ dall’esito poco fortunato visto il muro della difesa avversaria. Al 32′, proprio Bellini cerca lo specchio mancandolo, cosa che non fa Niang, bravo ad impegnare Sportiello al 38′ e ad inizio ripresa al 51′. Intanto Mihajlovic decide di tenere negli spogliatoi un inquieto De Sciglio sostituendolo con Calabria dall’inizio del secondo tempo. Al 64′ e al 69′ è Donnarumma il vero protagonista con due parate fondamentali rispettivamente su Cigarini e su Grassi. All’83’ ci pensa Antonelli a fermare la ripartenza bergamasca con le ultime speranze di vittoria rossonere che si infrangono sull’esterno della rete sul contropiede di Cerci dopo aver superato pure Sportiello. Al Milan non riesce il salto in classifica tanto sperato e l’Atalanta invece torna a muoversi a seguito delle ultime sconfitte patite. Gara noiosa in cui le due squadre si sono annullate per quasi tutti i novanta minuti. Crea davvero poco manifestando le proprie difficoltà in zona goal sprecando le proprie chances sul più bello. Resiste all’avversario crescendo col passare dei minuti e fino a rendersi complessivamente più pericolosi nell’arco della partita. Prestazione completamente insufficiente da parte sua e di tutti i suoi collaboratori. Adopera diversi metri di giudizio nelle medesime situazioni, grazia De Sciglio, ammonisce Gomez per una simulazione discutibile e non decide per il meglio in un altro paio di situazioni, compreso un probabile rigore in favore dei rossoneri. Ingiusta l’espulsione di Mihajlovic.

A San Siro il Milan affronta l’Atalanta e le due squadre, terminato il primo tempo, sono da poco rientrate negli spogliatoi sul punteggio di 0 a 0. Al 6′ gli ospiti potrebbero passare in vantaggio se l’assist di Pinilla fosse solamente un po’ più preciso per Gomez che all’8′ ci riprova senza fortuna. Al ventesimo Reja è costretto a spendere la prima sostituzione inserendo Bellini per l’infortunato Dramé e al 24′ Giacomelli estrae il primo giallo della sfida nei confronti di De Sciglio, colpevole di un brutto fallo su Cigarini. Al 21′ Bacca crea la prima situazione pericolosa per i suoi con un gran dribbling seppur il suo tiro venga murato e, dall’altra parte, al 32′ proprio il neo entrato Bellini tenta una conclusione fuori dallo specchio della porta. Il tentativo di Niang al 38′ impegna Sportiello e chiude la prima frazione. L’inizio è promettente salvo perdersi col passare dei minuti. Al rientro dall’infortunio si rivela il migliore tra i suoi compagni per voglia ed intensità. Si salva con l’ammonizione per un intervento pericoloso su Cigarini e rischia il secondo cartellino appena qualche istante dopo. Subisce a lungo l’avversario faticando a costruire manovre prolungate. Punta l’uomo con costanza cercando di trovare lo spiraglio giusto nell’area milanista. Sbaglia diversi passaggi e si fa ammonire ingenuamente sul finire del primo tempo. (Alessandro Rinoldi)

 Il migliore tra i giocatori del Milan con tre interventi decisivi che salvano il risultato.
 Rischia il rosso per un fallo su Cigarini al 24′ e poco dopo viene graziato su un intervento simile. Mihajlovic decide di non farlo rientrare per il secondo tempo.
 Non si lascia sfuggire quasi niente. Peccato per il nervosismo che gli costa il giallo.
 Inizia male ma entra in partita di azione in azione.
 Chiude provvidenzialmente una ripartenza atalantina nel finale dopo aver percorso la fascia con continuità.
 Serata decisamente impalpabile per lui che esce al 64′ senza aver lasciato traccia.
 Troppi errori, specialmente in fase di impostazione.
 Manca di dare il proprio contributo non riuscendo a trovare la migliore collocazione.
 Si vede solo al 93′ quando manda sull’esterno della rete il pallone che lo avrebbe innalzato ad eroe di giornata.
 Vuole spesso strafare giocando poco coi compagni.
 Spende tantissimo dall’inizio alla fine della sua permanenza in campo con buone prospettive future dopo il lungo infortunio.
 Riscatta la prova di De Sciglio con grande concentrazione.
 Sforna un unico colpo di testa che forse avrebbe meritato più fortuna.
 Subentra al posto di Niang facendolo rimpiangere.

All. MIHAJLOVIC 5,5 Le idee ci sono ma questa sera i giocatori in campo non sembrano parlare la sua stessa lingua e non trova la chiave giusta per sbloccare l’andamento della sfida.

Sempre presente nelle poche occasioni del Milan.
 Guida la squadra dall’alto della sua esperienza.
 Risponde bene alla fiducia concessagli dal mister.
 Lascia passare ben poco e prova a dire la sua di testa.
 Comincia alla grande rubando palloni e ripartendo immediatamente ma è costretto a chiedere il cambio dopo appena venti minuti a causa di un infortunio.
 Combina poco se non si considera il lampo parato da Donnarumma al 69′.
 Diversi errori a causa del pressing forsennato dei milanisti.
 Combina tanti pasticci e spreca incredibilmente da due passi una doppia occasione al 64′.
 Continua a subire il momento no dell’Atalanta e non riesce a stare al passo dei compagni.
Gara difficile in cui cerca di sfruttare al meglio le pochissime chance, soprattutto da assistman, a sua disposizione con comunque scarsa precisione.
 Forse il migliore dell’Atalanta, punta l’uomo grazie alla sua tecnica e sfiora il goal all’inizio.
 Prende il posto di Dramé senza alcun timore.
 Entra subito in partita dando personalità al centrocampo.
 Inserito nel recupero al posto di Denis senza possibilità di colpire.
 

All. REJA 6 Mantiene la squadra compatta davanti alle difficoltà causate dall’atteggiamento degli avversari e, insistendo su recuperi e ripartenze, riescono a prender in mano la partita per vari tratti.

 

(Alessandro Rinoldi)





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