Pagelle/ Germania-Serbia Under 21 (1-1): i voti della partita (Europei 2015, girone A)

- La Redazione

Le pagelle di Germania-Serbia Under 21 1-1: i voti della partita degli Europei giovanili disputata mercoledì 17 giugno 2015 alla Stadion Letna di Praga, valida per la 1^giornata del girone A

lasogga_under21 (INFOPHOTO)

Allo stadio Letna’ di Praga finisce 1 a 1 tra Germania e Serbia che si annullano al termine di 90 minuti combattuti. Nel primo tempo parte forte la Serbia che all’8′ passa quando Djuricic, ricevuta palla da Srnic e saltato in tunnel Knoche, realizza il vantaggio superando Ter Stegen. La formazione del tecnico Hrubesch mostra grandi difficoltà specialmente a centrocampo ma al 17′ pareggia con la prodezza di Can approfittando dello scarico di Volland e infilando in rete il pallone dopo aver messo a sedere Brasanac. Le Aquile Bianche sfiorano il goal al 27′ con Jojic, protagonista poi anche al 56′, e specialmente con il missile partito da Causic al 43′ e finito contro la traversa per la deviazione di Ter Stegen. Nella ripresa non succede molto, se non il tiro di Volland all’86’, finchè Gunter si fa espellere per doppio giallo a causa di una brutta simulazione. Paradossalmente la Germania inizia a giocare in maniera più disinvolta da questo momento sfruttando anche la distensione nello schema della Serbia, proiettata all’attacco ed incredula davanti ad una situazione così favorevole. L’ingresso di Bittencourt permette a Volland di avere una grossa opportunità all’86’ ma non la sfrutta e i difensori Serbi si immolano per sbarrarne la traiettoria. Il fischio finale arriva al 93′, pochi istanti dopo la rete non trovata da Pesic su cross del subentrato Milunovic.

Gara divertente soprattutto nel primo tempo.

Mostra evidenti problemi e gioca meglio in inferiorità numerica ma c’è da dire che resiste molto bene soprattutto per merito di Ter Stegen.

Schiaccia la Germania per gran parte dei novanta minuti. Avrebbe comunque potuto e dovuto far meglio nell’ultima parte della sfida.

Estrae cartellini gialli senza timore e a ripetizione non cascando nelle trappole dei giovani calciatori.

Primo tempo: Allo stadio Letna’ di Praga, Germania e Serbia chiudono il primo tempo sull’1 a 1. Le Aquile Bianche aprono le marcature già all’8′ cavalcando l’onda del buon inizio di partita: Djuricic riceve palla da Srnic e, dopo aver saltato Knoche con un tunnel, infila Ter Stegen con un gran tiro.

I Tedeschi sono belli da vedere quando attaccano ma faticano parecchio in fase difensiva e trovano la parità grazie ad una buona giocata individuale di Can che, al 17′, mette a sedere Brasanac e scarica il pallone in rete. Per il resto della prima frazione sono i Serbi a gestire sfiorando il goal al 27′ con Jojic e poi col tiro da distanza considerevole di Causic al 43′, deviato provvidenzialmente sulla traversa dall’ottimo Ter Stegen.

Trova il pareggio un po’ fortunosamente e non si riesce ad imporre.  Viene poco sfruttato e cercato dai compagni ma contribuisce alla manovra che libera Can per il pari. Non riesce a contenere Djuricic facendosi superare con un tunnel. 

Schiaccia bene la Germania giocando a viso scoperto e senza timore. Realizza un bel goal e aiuta la squadra. Si fa fregare dalla finta di Can che costa il pareggio tedesco. (Alessandro Rinoldi)

Germania

Salva la squadra a più riprese, per esempio sulla traversa del 43′, ed infonde sicurezza.

Poco presente e disordinato in particolar modo nella prima parte di gara.

Si fa saltare in tunnel da Djuricic e gli consente così di scaricare in rete. Sbaglia qualche intervento anche più avanti nella partita.

Tiene abbastanza bene la punta avanzata Pesic.

Con la Germania in difficoltà fin dall’inizio della partita, decide di tentare un’improbabile simulazione al 69′ che gli costa il secondo giallo e l’espulsione.

Lascia troppo libero Djuricic nella sua trequarti e commette diversi errori. Viene ammonito al 42′ e spara alto la punizione che chiude il primo tempo. Non rientra per la ripresa.

Molto impreciso anche per colpe non sue, segna un goal bellissimo mettendo a sedere Brasamac.

Consapevole di aver fatto poco, cerca il rigore buttandosi in area ma l’arbitro non ci casca e lascia proseguire.

Collabora poco alla possibile manovra offensiva della squadra.

Giocatore davvero interessante il capitano tedesco che attacca più volte la porta di Dmitrovic, non sfruttando però l’occasione del controsorpasso all’86’.

Non riceve praticamente alcun pallone giocabile ed esce sanguinante, dopo un contrasto con Causic, per rinforzare la difesa una volta in dieci uomini.

Col passare dei minuti, dà più sostanza al centrocampo rispetto a Leitner.

Rinforza il reparto difensivo prendendo il posto di Hofmann dopo l’espulsione di Gunter.

Grazie alla sua esplosività mette Volland in condizione di realizzare il possibile vantaggio.

All. HRUBESCH 5 Non riesce a far uscire la sua squadra dalla morsa della Serbia e doveva sicuramente attuare qualche scelta tattica differente, come magari un ingresso anticipato di Bittencourt.

Serbia

Fa il suo davanti al portiere di Coppa del Barcellona.

Predilige difendere ma nell’unica occasione in cui spinge offre un cross teso e pericoloso.

Non si fa sorprendere dai tagli degli esterni. Peccato per l’ammonizione.

Tiene bene nel suo reparto senza far passare quasi nulla.

Come il compagno sull’altra fascia, dedica la sua serata alla fase difensiva.

Pessimo nell’abboccare fino a terra alla finta di Can che porta al pareggio decisivo dei Tedeschi.

Prestazione di sostanza con l’aggiunta di una traversa al termine di un tiro molto potente.

Si perde solo nel finale ma impegna Ter Stegen con due tiri: al 27′ della prima frazione e al 56′ della ripresa.

Probabilmente il migliore dei suoi, fa lavorare bene il settore avanzato specialmente nel primo tempo e realizza il gran goal del momentaneo 1 a 0.

In tutta la partita realizza solo l’assist per il goal di Djuricic all’ottavo minuto del primo tempo.

Si vede solo al 93′ quando spreca il gran passaggio creato dal nulla del subentrato Milunovic.

Non entra in partita e difatti non aiuta a dovere la fase offensiva.

Tre minuti in cui dimostra, con un solo cross, che avrebbe saputo ben rifornire gli attaccanti della sua squadra.

Entra nel corso dell’ultimo minuto giocando una manciata di secondi.

All. DODIC 6,5 Istruisce bene i suoi ragazzi che purtroppo mancano di cinismo e precisione sotto porta.

 

(Alessandro Rinoldi)





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