Miami Open 2017 / Diretta Fognini Nishikori (6-4 6-2) streaming video Supertennis: grande Fabio, è semifinale!

- Claudio Franceschini

Diretta Miami Open 2017: Fognini Nishikori 6-4 6-2. Continua il grande torneo per l'azzurro, che vola in semifinale battendo la testa di serie numero 2 del tabellone in appena 67 minuti

Fognini_3_Miami_pugno_lapresse_2017 Fabio Fognini (Foto LaPresse)

fatta, in appena unora e 7 minuti Fabio Fognini strappa il biglietto per la semifinale del Miami Open 2017 battendo la testa di serie numero 2 del tabellone e quarto giocatore al mondo. Kei Nishikori paga una condizione deficitaria con la quale si è presentato qui in Florida, e paga ovviamente anche un Fognini in grande spolvero. Dal punto di vista del gioco Fabio non aveva mai davvero tradito; quel che gli era mancato però era la costanza mentale allinterno di un torneo e spesso e volentieri anche nel singolo match. Questa sera il sanremese ha dimostrato che, giocando con la concentrazione al massimo e senza lasciarsi andare a distrazioni, può arrivare in fondo in un Master 1000: questa è la seconda semifinale in tornei di questa categoria dopo Montecarlo 2013, la prima raggiunta su superficie dura e veloce. Il secondo set ricalca il primo, se non che questa volta il break per Fognini arriva subito, nel secondo game; si va quindi 3-0 e 4-1, poi altro break di Fabio che si porta sul 5-1 e servizio. Qui ancora una volta, come già era capitato nel primo parziale, lazzurro si guarda allo specchio, pensa di aver già vinto e lascia campo libero al giapponese per centrare il break; Nishikori però ne ha ancora uno di svantaggio, limpresa è titanica e anche il numero 4 al mondo lo sa. Fognini costruisce due match point sul servizio dellavversario che gli annulla il primo (dritto in rete di Fabio) ma non la seconda, salendo a rete e rispondendo al primo passante ma non potendo nulla sul colpo a campo aperto del ligure. Che dunque è in semifinale: sfiderà uno tra Rafa Nadal e Jack Sock, adesso con la convinzione che con la giusta mentalità si potrebbe battere anche il maiorchino. (agg. di Claudio Franceschini) 

Un ottimo Fabio Fognini strappa il primo set in 33 minuti nel quarto di finale del Miami Open 2017 ed è sempre più vicino alla semifinale del torneo Master 1000 di tennis. Non è il solito Kei Nishikori e lo avevamo detto: stanco e poco lucido, il giapponese ha di fatto mollato subito il colpo subendo il break nel quarto gioco del match, consentendo a Fognini di volare sul 3-1 e poi confermarsi al servizio. Sul 4-2 Fognini è stato 0-30 recuperando con quattro punti consecutivi ed errori piuttosto banali da parte di Nishikori poi il servizio lo ha perso alla prima occasione di servire per il set, nonostante un challenge vinto su un servizio stampatosi quasi allincrocio delle righe. Sul 5-4 e servizio Nishikori Fabio è volato subito sul 30-0 e si è poi costruito due palle set consecutive con un dritto a sventaglio sul quale il giapponese non è arrivato; annullata la prima con un rovescio in recupero affondato in rete, non la seconda con Nishikori che ha mandato fuori di metri il rovescio. Intanto va registrata la semifinale raggiunta da Johanna Konta: la britannica si è qualificata a spese di Simona Halep vincendo al termine di una partita durata quasi tre ore con il risultato di 3-6 7-6 6-2. Affronterà la vincente di Kerber-Venus Williams, che giocheranno dopo il match di Fognini. (agg. di Claudio Franceschini)

Sta prendere il via: al Miami Open 2017 inizia il quarto di finale tra il nostro tennista e il giapponese, che è numero 4 del ranking Atp ma qui in Florida, viste le assenze di Murray e Djokovic, è il secondo giocatore del seeding. Fabio parte sfavorito: lo dice la sua classifica (numero 40), lo dicono i precedenti tra i due giocatori (2-0 in favore dell’avversario), lo dice il fatto che Nishikori abbia qualcosa in più sulle superfici veloci sui quali si disputano questi tornei Master 1000. Tuttavia questo non è il vero Nishikori per condizione e gioco, e dunque Fognini ha una possibilità; ora si gioca, il primo a servire è il nostro giocatore. (agg. di Claudio Franceschini) 

Simona Halep e Johanna Konta hanno inaugurato alla grande il campo centrale del Miami Open 2017 per la giornata odierna: le due giocatrici si stanno dando battaglia in un quarto di finale magari non strepitoso dal punto di vista della pulizia del gioco e della perfezione dei colpi, ma sicuramente intenso e imprevedibile e che al momento è . Come spesso succede nel tennis femminile il servizio non è un fattore: in 17 game giocati sono arrivati 5 break. La Halep si è presa di forza il primo parziale con il risultato di 6-3, la Konta è partita forte nel secondo set salendo 2-0 ma si è fatta rimontare dalla rumena che, salita 5-4, ha avuto la possibilità di servire per il match è non è riuscita a sfruttarla. Si è così arrivati al tie break, e anche qui Halep e Konta sono rimaste vicine nel punteggio: primo strappo della rumena sul 3-2 e doppio servizio a disposizione, risposta immediata della britannica in virtù del doppio fallo dellavversaria (il settimo in due set, la stessa Konta ne ha avuti sei) e vantaggio annullato pur con la Halep avanti 4-3. Da qui 5-3, 5-4 e 5-5 e primi due set point a favore di Johanna Konta, che però non ha sfruttato loccasione costruendosi una terza palla per prolungare il match, questa sfruttata. Dopo unora e 51 minuti dunque si va avanti: questo ovviamente prolunga lattesa per il match Fognini-Nishikori

Ad aprire il programma nei tornei di singolare del Miami Open 2017 sarà tra poco il quarto di finale femminile che oppone Simona Halep alla britannica Johanna Konta. Match decisamente interessante tra due giocatrici che fanno parte dellélite del tennis e che hanno anche la stessa età (entrambe nate nel 1991), ma che stanno vivendo parabole differenti: se la Halep, esplosa sulla scena nel 2013 e consacratasi lanno seguente, attraversa un periodo difficile, la Konta ha fatto il grande salto di qualità in un 2016 che lha vista raggiungere la prima semifinale Slam (agli Australian Open) e il primo titolo Wta (ottenuto a Stanford), bissato questanno a Sydney. Una Halep che fino a questo momento, sembra incredibile dirlo, nei tornei del 2017 non ha mai superato la seconda partita: sconfitte da Katerina Siniakova a Shenzen, da Shelby Rogers agli Australian Open, da Kristina Mladenovic a Indian Wells con ritiro a San Pietroburgo prima di giocare contro Natalia Vikhlyantseva. Un totale di 3 vittorie e 4 sconfitte, ma in questo torneo di Miami abbiamo visto una rumena sicuramente più un palla rispetto alle ultime uscite. Le manca il grande highlight in carriera (per esempio anche solo una finale Slam) ma ha già vinto a Madrid e Indian Wells; in questo anche la Konta è deficitaria, ma a quasi 26 anni questo potrebbe essere il periodo della consacrazione. Il bilancio dei precedenti parla a favore della britannica: un solo incrocio, agli ottavi di Wuhan 2015, e vittoria per 6-3 3-6 7-5. (agg. di Claudio Franceschini) 

Gioca oggi il suo quarto di finale al Miami Open 2017: un torneo per lui maledetto, nel quale ha raggiunto per quattro volte la finale ma lha sempre persa (due volte contro Djokovic, una contro Federer e Davydenko). Un Rafa i cui ultimi risultati fanno ben sperare; più che i punti in cui è arrivato nei vari tornei si può osservare come in campo abbia ritrovato quella grinta che gli era mancata negli ultimi tempi, pur se non siamo ancora in zona 2008-2010, il biennio in cui ha dominato il circuito. Di fronte oggi avrà Jack Sock: un giocatore che a 24 anni sta vivendo forse la sua maturazione. Giocatore che in singolare è stato mediocre, Sock si è messo in luce più che altro come doppista, vincendo otto titoli tra cui Wimbledon tre anni fa (in coppia con Vasek Pospisil, con il quale ha ottenuto la metà dei suoi trofei). Nel singolare Sock ha quattro finali perse, tutte 250; eppure tre di queste sono arrivate lo scorso anno, a conferma di un salto di qualità che allinizio del 2017 lo ha portato in semifinale a Indian Wells e adesso ai quarti di Miami. I precedenti contro Nadal possono essere incoraggianti in un certo modo: Sock ha perso in entrambe le occasioni (sempre nel 2015, al Roland Garros e a Pechino) ma è riuscito due volte a strappare un set al maiorchino. Insomma, potrebbe essere un match più equilibrato del previsto quello che ci attende oggi. (agg. di Claudio Franceschini) 

Sfida oggi Kei Nishikori al Miami Open 2017: per il tennista sanremese questa settimana è stata ottima, e il raggiungimento dei quarti di finale non è casuale. Iniziato lanno tra tante sofferenze, Fognini ha dimostrato di saper incanalare il suo talento e rimanere concentrato sul campo; certo fino a questo momento il tabellone non è stato impossibile, ma in altri momenti della carriera Fabio non lavrebbe comunque superato. Contro Nishikori, come abbiamo detto, i precedenti gli sono contrari: 2-0 in favore del giapponese. Dovesse arrivare la semifinale, per Fognini si tratterebbe della seconda in un Master 1000; sarebbe però il punto più alto della carriera, perchè la prima e unica volta in cui era entrato tra i primi quattro in un torneo di questa categoria, nel 2013, era arrivata a Montecarlo. Non che conti meno, ma eravamo sulla terra rossa che è la superficie sulla quale Fabio si esprime meglio; una semifinale a Miami avrebbe maggior valore anche per un grado di difficoltà che per il sanremese si alza. Nel Principato quellanno Fognini non era testa di serie; era il numero 32 del ranking Atp (oggi è 40). Al primo turno vinse il derby contro Andreas Seppi, poi sconfisse il qualificato Albert Ramos-Vinolas e al terzo turno arrivò la prima grande impresa, contro la testa di serie numero 4 Tomas Berdych battuto 6-4 6-2. Ai quarti Fabio incrociò Richard Gasquet, settima testa di serie del seeding e specialista della terra rossa, e lo sconfisse per 7-6 6-2; purtroppo in semifinale arrivò Novak Djokovic, numero 1 al mondo, e Fognini si arrese per 2-6 1-6. Riuscirà il nostro giocatore a centrare un altro traguardo così importante nel Miami Open 2017? (agg. di Claudio Franceschini) 

Per i quarti di finale maschili al Miami Open 2017 (si parte alle ore 17 italiane con il programma dei match) non cè dubbio che questa sia la partita che non si può perdere, e che dovrebbe cominciare alle ore 21 di casa nostra. Fabio Fognini si è qualificato per la prima volta in carriera ai quarti di Miami; in generale si tratta della terza volta nei primi otto di un Master 1000, ma soprattutto per il tennista sanremese è un’ottima possibilità per arrivare in semifinale.

Questo perchè il Nishikori che affronta oggi non è la miglior versione del giapponese: quello che ha raggiunto la finale degli Us Open nel 2014 e che solo un anno fa ha giocato la finale qui a Miami (ripetendosi a Toronto) è un parente non troppo prossimo. Nishikori soffre una condizione non ottimale, come si è visto nella vittoria in tre set ottenuta su Delbonis; Fognini in carriera ci ha perso due volte su due (l’anno scorso a Madrid, poi in Australian Open che risale al 2011), ma questo era anche il bilancio dei precedenti contro Donald Young, ieri spazzato via dal GrandStand di Key Biscaine. Dunque una grande opportunità per Fabio, con uno sguardo alla Coppa Davis: tra poco più di una settimana l’Italia sfiderà il Belgio e un Fabio in queste condizioni non potrà che esserci utile.

Nel tabellone femminile avremo poi un match da non perdere, intorno alla una della mattina italiana: quello tra Angelique Kerber e Venus Williams. Da una parte la numero 1 del mondo, che si era presa la vetta con un 2016 splendido (tre finali Slam con due vittorie, finale olimpica e finale alle Finals) ed è tornata in vetta grazie al forfait di Serena Williams nei due Premier Mandatory del Nord America; dallaltra una giocatrice eterna, che il ranking Wta lo comandava 15 anni fa e che ha vinto 7 Major (cinque volte a Wimbledon).

Un calo nel 2006, un altro nel 2011 che, portandola fuori dalle 100, sembrava averla incanalata verso la fine della carriera; Venus è tornata, più forte della sua malattia e delle avversità, e nel 2015 è clamorosamente rientrata nella Top 10. Quella contro Svetlana Kuznetsova è stata per lei la vittoria numero 60 al Miami Open, un torneo che ha vinto due volte (1998 e 2001); quando la maggiore delle Williams trionfava per la prima volta a Key Biscaine la Kerber aveva 10 anni. 

I precedenti dicono 4-2 Kerber, con ultimo incrocio nella semifinale di Wimbledon un anno fa (la tedesca vinse 6-4 6-4 prima di perdere contro Serena). Le vittorie di Venus sono quelle al primo turno degli Australian Open 2009 (6-3 6-3), quando la Kerber era fuori dalla Top 100 Wta, e a Montréal tre anni fa (6-3 3-6 6-4), il momento in cui si capì che la Williams era davvero tornata (avrebbe battuto Serena in semifinale per poi perdere contro la Radwanska).

Laltro quarto femminile è quello tra Simona Halep e Johanna Konta: linizio di stagione della rumena è stato pessimo ma qui a Key Biscaine la numero 3 del seeding si sta ritrovando, la Konta ha fatto flop a Indian Wells (fuori al terzo turno) ma aveva raggiunto i quarti agli Australian Open, e quello che ha fatto (era dai tempi di Jo Durie, 1983, che una britannica non chiudeva lanno in Top Ten) è già un biglietto da visita sufficiente.

La diretta tv del torneo Miami Open 2017, almeno per quanto riguarda la Wta, è affidata a SuperTennis: la web-tv della federazione è disponibile per tutti al canale 64, e ovviamente si potrà assistere ai match del torneo anche in diretta streaming video visitando il sito www.supertennis.tv. Siamo invece su Sky Sport 2 per quanto riguarda il torneo maschile, con possibilità ovviamente di diretta streaming video attivando lapplicazione Sky Go. A proposito: per quanto riguarda le informazioni utili su questo torneo vi invitiamo a consultare la pagina ufficiale www.miamiopen.com. 





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