Fc Inter/ News, Giulini stuzzica: avrei preferito vincere 5 a 1! Mazzarri replica (29 e 30 settembre 2014)

- La Redazione

Fc Inter news al 29 e 30 settembre: botta e risposta fra il presidente del Cagliari, Giulini, e l’allenatore nerazzurro Mazzarri. Ecco lo scambio fra i due dopo la gara di domenica

mazzarri_conserte Walter Mazzarri, allenatore dell'Inter (Foto Infophoto)

Inter-Cagliari continua ad animare le cronache calcistiche. I rossoblu hanno sbaragliato San Siro con una prestazione super, battendo gli avversari con il rotondo risultato di 4 a 1 in loro favore. Intervistato dai microfoni di Radiouno il presidente dei sardi, Giulini, ha voluto stuzzicare l’Inter ed in particolare il suo allenatore, Walter Mazzarri: «Mazzarri ha schierato una formazione un po’ presuntuosa – le parole del numero uno del Cagliari – deve cercare di limare questo aspetto, ma è un problema dell’Inter. E’ raro vedere la Juve peccare di presunzione, all’Inter a volte capita. I motivi per questi cali di tensione? Sinceramente non riesco a darmi una spiegazione. Nell’ambito della mia esperienza, l’unico che è stato sempre sul pezzo è stato Mourinho. Gli altri, bene o male, hanno sempre riscontrato queste difficoltà. La mia più grande soddisfazione sarebbe stata quella di vincere 5-1 col gol di un attaccante di scuola Inter come Samuele Longo, ci è andato vicino nel finale di gara». Pronta la replica del tecnico dell’Inter, che ha cercato comunque di gettare acqua sul fuoco e di placare gli animi: «Io sono abituato a non guardare in casa degli altri – confessa Mazzarri – Giulini, indipendentemente dal fatto che abbia vinto a Milano contro l’Inter, dovrebbe pensare ai problemi del Cagliari, come io devo pensare ai problemi della mia squadra».

Crisetig ieri ha giocato da protagonista nel sfida contro la sua squadra, quell’Inter che è caduta per 4-1 contro il Cagliari di Zeman. L’agente del giocatore, Patrick Bastianelli, ha parlato ai microfoni di FcInterNews: “Ho visto la partita a San Siro e ho visto un bel Cagliari, dove si vede il lavoro di Zeman. Crisetig sta confermando in Serie A quanto fatto nelle stagioni precedenti. Gioca con grande personalità, attenzione e concentrazione. Ha una grande capacità a giocare sia nello stretto che nel lungo con delle verticalizzazioni che hanno portato anche al gol”. Si parla anche di un possibile ritorno in neroazzurro: “La prestazione di ieri l’hanno vista tutti. Lorenzo è concentrato al momento solo sul crescere e migliorare. Per il futuro c’è tempo”.

Hugo Campagnaro non era stato convocato per la sfida di San Siro contro il Cagliari dopo lo stop in allenamento nella giornata di sabato. L’esito degli esami parla di un piccolo risentimento al bicipite femorale della coscia sinistra. Il calciatore è quindi in forte dubbio per le sfide contro Qarabag e Fiorentina.

Una beffa nella beffa quella per lo speaker di San Siro di casa Inter. Lo “show-man” del club nerazzurro, è stato protagonista di un siparietto a tratti beffardo, a tratti imbarazzante: sul 3 a 1 ha esultato in maniera veemente per il rigore parato da Samir Handanovic su Cossu al 43esimo del match, ripetendo il nome del portiere sloveno per ben 3 volte di fila. Nel contempo è partita anche la musica “Urlando contro il cielo” di Ligabue, un motivo che gli altoparlanti di San Siro diffondono quando l’Inter segna. Peccato però, che mentre accadeva tutto questo… il Cagliari realizzava il quarto gol con Ekdal, la rete del ko e soprattutto della beffa: probabilmente sarebbe stato meglio evitare di esultare in stile “finale di Champions” al rigore parato da Handanovic.

L’Inter perde in casa per 1 a 4 contro il Cagliari, sbarcata a San Siro come ultima della classe, e il direttore dell’area tecnica nerazzurra si infuria. Ausilio, interpellato al termine della partita di ieri pomeriggio, ha puntato il dito in particolare contro i giocatori e la loro mentalità: «Una squadra che deve diventare grande non può prendere i gol subiti da noi oggi. L’allenatore ha dato la sua spiegazione, parlato della condizione fisica e del turn-over, ma io dico che è mancato qualcosa a livello mentale. Con tutto il rispetto, il Cagliari non può venire a San Siro a fare questo tipo di partita». Poi il dirigente meneghino ha proseguito così la sua disamina: «Non abbiamo preso gol per demeriti tattici, ma perché abbiamo regalato noi il pallone oppure perché arrivavano sempre prima. Non è da grande squadra. Sembravamo assenti e c’è mancata la cattiveria. Ma visto che è successo spero sia stato solo un episodio e che non capiti più. I fischi? Direi che sono normali se perdi 4-1. Ma i primi ad essere arrabbiati siamo noi». Ausilio si è fatto portavoce anche del malcontento del presidente Erick Thohir, che ieri ha forse volutamente evitato le telecamere, preferendo non commentare lo scempio del Meazza: «Thohir? Come tutti, non si aspettava la sconfitta. Tuttavia, ha cercato subito di rincuorare tutti cercando di trasmettere messaggi positivi e di fiducia, come è giusto che sia in questi momenti. Giovedì e domenica dovremo far vedere che abbiamo imparato da questa lezione e far vedere nuovamente il nostro valore. Oggi l’Inter ha fallito e dobbiamo tornare immediatamente umili. Dopo una prestazione del genere, non si può restare tranquilli».

E’ un risveglio shock quello del lunedì in casa Inter. Il club nerazzurro ha perso contro l’ultima in classifica, il Cagliari, terminando il match di San Siro con il clamoroso risultato di 1 a 4. Una gara agghiacciante quella dei meneghini, spesso in balia degli avversari rossoblu, che ieri sembravano il Real Madrid. A fine match il tecnico toscano, Mazzarri, analizza la partita, ma durante la gara il labiale catturato dalla tv era evidente: «Ragazzi non si possono fare questi lavori, non abbiamo le palle». Un Mazzarri che al triplice fischio finale si è voluto però prendere interamente le responsabilità: «Ho sbagliato alcune valutazioni di turnover, la responsabilità e la colpa delle scelte sono solo mie. Mercoledì la squadra aveva fatto bene contro l’Atalanta e pensavo crescesse. Ho sbagliato a non valutare la stanchezza di alcuni calciatori e ho fatto giocare a quattro-cinque di essi la terza, quarta partita consecutiva e si è visto cosa è successo. Il Cagliari è stato più veemente, noi sembravamo imbambolati. Sono abbastanza esperto e dovevo capire di dover cambiare più uomini perché ci sono giocatori che in questo periodo della stagione non reggono tre gare in una settimana». L’espulsione di Nagatomo ha spiazzato lo stesso allenatore nerazzurro: «Ammetto che ho avuto difficoltà, sia dopo l’espulsione di Nagatomo, perché non ho fatto a tempo a decidere come metterci in campo che il Cagliari ha segnato il 2-1, sia all’intervallo perché non sapevo cosa chiedere alla squadra. Avevo paura che con un atteggiamento troppo offensivo, avremmo potuto prendere altri gol e non sarebbe stato bello per una squadra come l’Inter perdere con sei, sette gol subiti». Infine un breve commento sull’arbitraggio: «Arbitraggio? Un allenatore che perde 4-1 è meglio che non commenti certe cose, però è chiaro che senza l’espulsione sarebbe cambiato qualcosa. Nagatomo? La prima ammonizione mi dicono che poteva essere evitata, non so se si può parlare di buon senso ma adesso voltiamo pagina, questa Inter è stato troppo brutta per essere vera».







© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori

Ultime notizie

Ultime notizie