CINEMA SHARM EL SHEIKH/ (Video) Nel film di Ugo Giordani un capo spietato e due famiglie che lottano per un posto di lavoro

- La Redazione

Al cinema con «Sharm el Sheikh il dramma dei licenziamenti. Film con Enrico Brignano, Maurizio Casagrande e Giorgio Panariello in 350 cinema da oggi distribuito da Medusa, «Sharm el Sheikh è diretto dal regista Ugo Fabrizio Giordani

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Al cinema con «Sharm el Sheikh il dramma dei licenziamenti. Film con Enrico Brignano, Maurizio Casagrande e Giorgio Panariello in 350 cinema da oggi distribuito da Medusa, «Sharm el Sheikh è diretto dal regista Ugo Fabrizio Giordani, che racconta: «Uno dei drammi di oggi riguarda i licenziamenti. Tra questi quelli che colpiscono maggiormente, perché mai visti in passato, sono quelli dei dirigenti. Partendo da questo dramma contemporaneo ho deciso di fare un film ispirato alla commedia all’italiana. Nel film Sharm el Sheikh al cinema da oggi si racconta la storia di due dirigenti (Casagrande e Brignano) che cercano di conquistare le simpatie del nuovo capo (Panariello «simile a uno dei cosiddetti furbetti del quartierino che andavano di moda alcuni anni fa, dice il regista) intenzionato a licenziare uno dei due. Per questo scopo coinvolgono le loro mogli (Cecilia Dazzi e Elena Russo) e i figli e volano nel paradiso in cui vive il capo, Sharm el Sheikh, che dà il titolo al film al cinema. Il regista ammette di rifarsi alla commedia all’italiana («d’altronde sono stato assistente di Scola) e respinge ogni paragone con i «cinepanettoni di De Laurentiis.

Michela Quattrociocche, 21 anni, interpreta il ruolo di Martina Romano. Intervistata da Sky spiega che «Sharm el Sheikh (al cinema da oggi, Ndr) «è un film sulla società di oggi, sulla precarietà del lavoro, con due famiglie che lottano per un solo posto del lavoro. Mio padre ha portato lì la famiglia non per una vacanza ma per conquistare il posto di lavoro, in quanto il suo capo con una logica crudele intende licenziare uno dei due dipendenti. Io interpreto una ragazza di 18 anni che rimane incinta, la lascia il fidanzato e lei è in qualche modo una ribelle, perché si porta dietro questo segreto». E sul suo futuro Michela Quattrociocche dice: «A me piacerebbe fare un po’ di tutto, per ora mi va benissimo così, però mi piacerebbe anche crescere e fare altre cose». E dei registi con cui le piacerebbe lavorare rivela: «Mi piace molto Ozpetek, perché affronta tematiche reali che nessuno affronta come lui».

 

 







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