BALLARO’/ Passera e Maroni su recessione, crisi e liberalizzazioni. Puntata 24 gennaio 2012

- La Redazione

Nella puntata del 24 gennaio di Ballarò il conduttore Giovanni Floris e gli ospiti hanno parlato della situazione economica italiana. In studio, tra gli altri, il ministro Passera e Maroni

BallarC3B2_florisR400 Giovanni Floris (Fotolia)

Nella puntata del 24 gennaio di Ballarò il conduttore Giovanni Floris e i suoi ospiti hanno parlato della situazione economica italiana. Gli ospiti in studio sono il Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera, Roberto Maroni, Maurizio Angeletti, Francesco Rutelli, Chiara Saraceno e Luisa Todini, imprenditrice. In collegamento ci sono Nando Pagnoncelli per i sondaggi ed il giornalista Polito.  Si inizia come di consueto con la copertina di Maurizio Crozza che esordisce affermando che la simpatia ci aveva anestetizzato durante il governo Berlusconi: infatti, spiega Crozza, non ci si arrabbiava troppo perché quando si andava a fare benzina e si vedeva che il prezzo era alle stelle, si ascoltavano alla radio le allegre intercettazioni e tutte le vicende dellex premier, e tutti i problemi scomparivano magicamente. Tutti hanno un elettorato, persino Rutelli, continua Crozza, che poi si rivolge a Maroni dichiarando che per lui questa settimana non è stato possibile parlare al proprio elettorato perché Bossi non glielo ha permesso. Maroni è pacato, continua Crozza, così lo si potrebbe quasi definire un leghista tecnico. Infine Crozza commenta la foto di Bersani intento a scrivere il proprio discorso da solo, seduto a un tavolo in compagnia di una birra: la definisce tristissima e gli consiglia di pagarsi dei figuranti per la prossima occasione. In apertura di programma viene lasciato spazio alla dichiarazione del Fondo Monetario Internazionale, secondo cui l’Italia non ce la farà a riprendersi dalla crisi economica. La pessimistica dichiarazione sarebbe stata, poi, immediatamente corretta e subordinata all’attuazione di alcune misure con le quali l’Italia potrebbe salvarsi. Il ministro Passera è stato il primo a dire che l’Italia è in recessione, e sempre lui conferma che questo è il motivo per cui non si riescono a compiere delle misure adeguate per l’occupazione. Metà dell’Italia ha problemi con il lavoro e di conseguenza si smette di investire. Si spiega poi che le liberalizzazioni servono a creare nuovi spazi in una società bloccata, e Maroni dice che da oggi potrà leggere il decreto, che finora nessuno ha potuto consultare. Si dice però deluso da quanto finora fatto dal Governo Monti e, riguardo il precedente governo, Maroni pensa che l’errore principale sia stato non intervenire riducendo la pressione fiscale sulle imprese. Viene poi mostrato un servizio girato in un mercato, dove ci sono persone che raccolgono frutta e verdura marcia che viene scartata: sono persone normali, pensionati, gente che non può permettersi di fare la spesa.

Angeletti, segretario generale UIL, è convinto che il governo tecnico abbia fatto un errore di politica economica dando una spinta alla recessione, sottraendo 10 milioni di euro attraverso le nuove tasse e gli aumenti. Inoltre non c’è stata la riduzione dei costi della politica, quindi per quale motivo, si chiede Angeletti, non è stata fatta una piccola patrimoniale? Angeletti definisce poi i componenti del governo persone che sono abituate ad insegnare e che tendono a pensare di essere gli unici a sapere come vanno le cose. La professoressa Saraceno, sociologa, afferma che bisognava evitare il rischio “Grecia”. I sindacati stanno perdendo la visione dell’interesse collettivo. Lei si dice più preoccupata non tanto della reazione dei cittadini, ma di quanto stanno male le famiglie del ceto medio, perché sono quelle che stano portando il peso del paese.





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