BEFORE MIDNIGHT/ 24 ore e una coppia per scoprire il “segreto” per stare insieme

- Ilenia Provenzi

Il film di Richard Linklater chiude una trilogia cominciata nel 1995 e segue il percorso di una coppia alla scoperta della ragione per stare insieme. La recensione di ILENIA PROVENZI

Before_MidnightR439 Una scena del film

La coppia Julie Delpy ed Ethan Hawke è stata protagonista, nel 1995, di una storia damore nata su un treno diretto a Vienna, dove i giovani Jesse e Celine – americano lui, francese lei – si sono incontrati per caso e hanno deciso di trascorrere una giornata insieme nella capitale austriaca, parlando di amore, di amicizia, di ideali e di poesie. Era linizio di una trilogia firmata dal regista Richard Linklater, che oggi torna al cinema con lultimo capitolo, Before Midnight, ambientato nellassolata e suggestiva Grecia.

Gli anni sono passati, Jesse e Celine hanno qualche ruga ma conservano labitudine di punzecchiarsi e dialogare senza sosta, oltre al desiderio di combattere per le proprie idee. Dopo il primo, incredibile incontro, le loro strade si erano divise e Jesse aveva sposato unaltra donna, diventando padre di un maschietto.

Lamore, tuttavia, percorre strade imprevedibili. Il destino li ha riuniti, concedendo loro loccasione di costruire un futuro insieme. Hanno avuto due splendide gemelle e sembrano felici, ma gli anni, inevitabilmente, trasformano il rapporto di coppia. Ci si trova ad affrontare le gioie e le difficoltà della vita quotidiana, il passaggio dal romanticismo alla realtà, dalle illusioni giovanili alla consapevolezza – a volte amara – della maturità, quando il fisico cambia, il lavoro si scontra con le incombenze domestiche e, un giorno, ci si chiede se lamore esista ancora, o meglio, se sia abbastanza forte da vincere il risentimento per i gesti mancati, per le assenze ripetute, per i tradimenti veri o sospettati. I tratti di cui ci si innamora a ventanni non sono più il fulcro del rapporto a quaranta. Cambia la prospettiva sul mondo, cambiano le esigenze e la concezione della coppia. Si guarda più a fondo, ma anche con maggiore cinismo.

La storia si sviluppa in una giornata, seguendo il corso del sole che sorge e tramonta sul mare colore del vino, come lo definiva Omero. Nella terra degli antichi dèi, Celine e Jesse hanno trascorso le vacanze estive con i figli, ospiti di amici che hanno regalato loro una notte da soli, per concludere lestate in modo romantico. La telecamera li segue mentre le ore scorrono, riempite da una conversazione che tocca i nervi scoperti della coppia: lassenza del marito, diventato uno scrittore affermato, quando la moglie era a casa con le neonate; linsoddisfazione della donna che non si sente appoggiata nel suo lavoro; la domanda sul futuro, sulla resistenza dei rapporti al tempo che logora e consuma, su come tenere accesa la passione.

Si può essere genitori da lontano? Qual è il modo giusto di essere padre anche dopo il divorzio, e un compagno presente nonostante gli impegni e un figlio avuto con un’altra donna?

Non esistono risposte definitive, solo punti di vista che si scontrano, cercando un terreno comune. Quando il sole scompare, la coppia si trova davanti a un bivio: lasciare andare, come fanno molti, disfacendo una storia che lo scrittore ha immortalato nei suoi romanzi, oppure ritrovare la complicità e andare avanti, finché morte non li separi? Il finale ottimista accende la speranza che la volontà di amarsi sia più forte della tentazione di lasciarsi. Non è la solitudine che ci spinge verso una persona, ma la consapevolezza di volerla accanto per sempre, anche quando la luce si affievolisce e la realtà mostra il suo lato oscuro.







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