VASCO ROSSI / Unici, le quattro giornate di Vasco: nel backstage con Space One, foto (oggi, 31 agosto)

- La Redazione

Raidue ha presentato una serata dedicata al genio rock di Vasco Rossi. Nazionalpopolare e idolatrato, viene raccontato dai suoi 4 live all'Olimpico di Roma, che ne danno un ritratto inedito

Vasco_Rossi Vasco Rossi

Tra le migliaia di persone che ieri hanno seguito lo speciale “Unici, le quattro giornate di Vasco” di Giorgio Verdelli c’era sicuramente Space One. L’amico di J-Ax è un fan del rocker di Zocca e oggi ha voluto ricordarlo a tutti pubblicando su Instagram una foto che lo ritrae nel backstage insieme a Vasco: “E poi ti fai due risate col Rossi.. #Vasco #vascorossi #sansirostadium #liveKom @giannabuba tu seria”. Nella foto vediamo i due scherzare insieme, con Vasco che gesticola tenendo un pennarello in mano. Una bellissima foto che nel giro di un paio d’ore ha collezionato più di 460 like. Alcuni followers di Space One hanno addirittura suggerito un duetto: “@spaceoneandonly buttate giù una canzone”, “Space one feat Vasco Rossi mica male eh?? @spaceoneandonly”. Clicca qui per vedere lo scatto.

Tra coloro che hanno guardato “Unici, le quattro giornate di Vasco” c’è sicuramente Rosario Pipolo, giornalista di Linkiesta, che nella sua rubrica L’ambulante ci racconta il backstage della lavorazione del programma dedicato ai concerti di Vasco e ci mostra anche il rocker di Zocca insieme a Giorgio Verdelli, autore del programma Unici, insieme quest’anno a Lignano Sabbiadoro. Il suo racconto inizia così: “Succede raramente che si riesca a raccontare un artista musicale in un format televisivo spegnendo per un attimo le luci della ribalta, decifrandone la persona, cogliendone intimità, interiorità, riflessione a lungo raggio dal personaggio. Giorgio Verdelli, autore del famoso programma televisivo Unici, ci riesce meravigliosamente e lo vedremo in Le 4 giornate di Vasco, lo speciale dedicato al rocker di Zocca in onda stasera alle 21.25 su Rai 2. C’è una scorciatoia per avvistare il lavoro, la passione e la fatica di Giorgio e del suo staff: raccontarvi il backstage della lavorazione”. Clicca qui per leggere tutto l’articolo.

Essere “rock and roll” significa anche saper improvvisare e Giorgio Verdelli, autore dello speciale “Unici, le quattro giornate di Vasco” lo sa bene. Sono stati tanti i complimenti sui social per lo splendido programma andato in onda ieri su Rai Due ma Verdelli ha voluto precisare che non è stato poi tutto così perfetto nella realizzazione dello stesso. Rispondendo a uno dei tweet di elogio (“Bellissimo! Ma non avevo dubbi. @unicirai2 è uno dei programmi più interessanti della tv. Confido in un una replica), Verdelli ha spiegato: “Grazie…adesso c’è il down del dopoprogramma: abbiamo consegnato l’ultima parte mentre andava la prima! rock’nroll”. Clicca qui per vedere i tweet.

Lo speciale “Unici, le quattro giornate di Vasco” andato in onda ieri su Rai Due ha fatto impazzire i fans di Vasco Rossi, che hanno potuto rivivere le emozioni dei suoi concerti sul palco e nel backstage, ascoltando frammenti di interviste a lui dedicate. A chi va il merito per aver confezionato questo prodotto? Il “papà” del programma è Giorgio Verdelli, l’autore tv che ha ideato lo speciale e che stamane ha incassato i complimenti di Francesco Troncarelli, giornalista di Globalist.it e conduttore radiofonico: “Bravo @gioverdelli uno speciale su #VascoRossi realizzato con competenza e passione e grazie alla squadra di #Unici”. Verdelli ha ringraziato la sua squadra: “#Unici vorrei davvero ringraziare tutto il gruppo di lavoro Il nostro #Rai2 ,quello di #VascoRossi e #LiveNation e il popolo di Vasco!”. Clicca qui per vedere i tweet.

Si è concluso ieri sera, martedì 30 agosto 2016, uno speciale di Unici dedicato a Vasco Rossi, e alle quattro date che ha tenuto allo Stadio Olimpico di Roma durante quest’estate, per il Live Kom 2016. Diverse le voci che hanno contribuito ad arricchire la serata, che tra musica, racconti e aneddoti è stata davvero in grado di regalare emozioni. Lo share, per il secondo canale nazionale, è stato abbastanza soddisfacente grazie alla messa in onda di Unici: lo speciale, infatti, ha toccato il terzo gradino del podio con uno share dell’8% e oltre un milione e mezzo di telespettatori al seguito. La medaglia d’oro, invece, è andata al programma di divulgazione guidato da Piero Angela, SuperQuark, che ha chiuso assestandosi sul 14.6% di share. Al secondo posto, infine, la fiction di origini francesi proposta da Canale 5, I delitti del lago, che ha ottenuto il 10.8% di share con 1 milione e 697mila telespettatori.

Unici, la serata dei quattro concerti di Vasco, vola rapidamente ai primi posti dei trend topic di Twitter. Il rocker è un simbolo fortissimo per la musica italiana. Il sentimento dei cinguettatori compulsivi oscilla dall’emozione alla fibrillazione. D’altronde, è comprensibile che davanti al televisore ci siano solo fan del cantante e non hater. “Credo che ognuno di noi debba farsi almeno un concerto di Vasco nella propria vita” scrive qualcuno; “E quando sei leggenda, non ce n’è per nessuno! Da sempre, per sempre!” twitta qualcun altro; “Io non so come c***o fate a vedere Vasco dagli spalti. Vasco è il prato Vasco è l’erba” commenta qualcun altro; “Questo speciale su Vasco Rossi mi sta facendo piangere… Vasco è una sorpresa continua e un amore unico!” fa eco un altro ancora. Ma non manca chi approfitta del momento per la solita ironia nera: “Ma il nastro a lutto durante lo speciale su Vasco è per la musica?”

Difficile, difficilissimo spiegare a un americano chi è Vasco Rossi per un italiano. Sarebbe come spiegare a un cieco il colore giallo. Difficile anche dopo questo speciale Unici dei quattro concerti all’Olimpico. Vasco è un prodotto rock artigianale, unico, un cocktail esplosivo, il cantante di Zocca che vede le albe chiare e vuole una vita spericolata, il poeta semimaledetto che attraversa due, tre generazioni unendo padri, figli e nonni sotto l’egida della poesia rock. Le sue canzoni sembrano sublimare il quotidiano di chiunque e rivestirlo di un’aura più bella. Tra i colleghi, gli amici e i collaboratori che esprimono l’affetto, l’ammirazione e la commozione per un simbolo così forte e potente, spicca in particolare la lettura di Vinicio Capossela che dà un’interpretazione intensa alle canzoni del rocker di Zocca: “C’è qualcosa nei testi di Vasco che esprime la ribellione della gioventù alla morte”. Come invece analizza Milena Gabanelli: “In lui la forma è il contenuto”.

Un rock semplice e geniale che intercetta stati d’animo universali e, come spiega il cantante, “aiuta a scaricare la frustrazione”. Nel testo di Vasco c’è l’archetipo e la storia, la sintesi che riassume in due parole semplici concetti laceranti che esprimono cose come la difficoltà del vivere, la libertà di “sentirsi spenti”. Genio della comunicazione, Vasco è un’egida che lega milioni di persone abbattendo barriere di qualunque genere. L’”homo vascus” ha la giacca quanto le infradito, i tatuaggi come i tacchi a spillo. Si tratta di imperfezioni codificate, difficoltà esistenziali, malesseri che trovano, sostiene il cantante, nella condivisione e nello sfogo musicale una possibile risoluzione. Come dice Vasco stesso, “le mie canzoni sono molto meglio di me”.

Vasco ha una forza straordinaria anche perché è un grandissimo comunicatore, che si è formato come DJ e nelle radio. Una base che ne segna il profondo carattere nazionalpopolare.“Mi accorgo di quanto cuore abbia; è una persona estremamente sensibile e aggiungo anche molto sola. Spesso questa condizione di essere Vasco è troppo ingombrante. Come dice lui “Mi trovo solo e parlo con la macchina”” dichiara Nicola Savino. “Io ho una natura fondamentalmente malinconica” aggiunge il cantante intervistato da Savino stesso in radio: “Non vado a comprare libri perché se entro in un negozio tutti mi assalgono e mi dimentico perché sono lì” Roberto Giacobbo ragiona sull’homo vascus: uomo o donna, vestito in shorts e infradito o giacca e cravatta. Ha un tratto che lega tutti ed è la dedizione al cosiddetto “faraone di Zocca”. Di lui parla anche Milena Gabanelli, che racconta la genesi di “C’è chi dice no” e aggiunge: “Cosa mi piace di Vasco? È come chiedermi cosa mi piace di un amico. Mi piace lui perché è lui”. Una risposta da Vasco. – Anche Samuele Bersani è tra i fan di Vasco Rossi. Il cantautore emiliano spiega l’importanza del suonare e cantare live: “È una prova di verità, una casa vissuta; in studio invece è tutto perfettibile” e aggiunge: “Vasco l’ho incontrato poche volte ma l’ho sempre visto come un riferimento. Quando ho scritto “Replay”, la prima che andò a Sanremo, feci di tutto per incontrarlo e fargliela sentire in anteprima per sapere cosa ne pensasse lui. Lui è stato importante per me in momenti insospettabili, come quando venni lasciato dalla morosa. In una situazione di sconfitta, aprii la macchina, accesi la radio e trovai “Sally”; fu come uno stuzzicadenti che bucò un palloncino”. Sally funziona così, come una sorta di passepartout: attraversa le epoche come le persone diverse tra loro e ha sempre un effetto detonante. – “Salire sul palco di Vasco è stata una delle esperienze più forti” racconta Emma Marrone: “Vasco è Vasco e resterà sempre il numero uno”. Il suo show non è come quello degli altri, spazia dal rock puro alle ballate romantiche trasmettendo sensazioni diverse al singolo spettatore. Vedere l’inizio di un concerto di Vasco è un’emozione fortissima ma, come spiega qualcuno, il finale è la parte più sensazionale. Uno spettacolo unico che fa leva sugli stimoli sensoriali e sulle corde sensibili cavalcate con maestria dall’imperatore del rock tricolore. Il pubblico di Vasco è una comunità da cui emergono personaggi come la ragazza che lanciò il reggiseno o l’anziano con il bastone “Una comunità di anime simili” precisa lui. “Ha dimostrato che i cantanti italiani non sono relegati alle balere, ma ci si può riempire gli stadi” spiega un fan.

Tra le donne che conoscono Vasco Rossi c’è Claudia Moroni che ammette “Mi riconosco in qualche canzone, ma non in tutte”. La gente ama Vasco perché è un eroe semplice e racconta il quotidiano sublimandolo in poesia. I concerti sono qualcosa di sensazionale: “Vedere Vasco in tribuna è come vedere una bella ragazza da dietro un vetro; hai l’impulso di romperlo” spiega Nicola Savino: “L’ultima volta che ho visto Vasco Rossi sono sceso nel prato e cantavo. Ai concerti di Vasco si salta, si canta e – devo dirlo – si balla”. E Vasco stesso dichiara: “Quando ti piace tanto una canzone vuoi un po’ bene a quello che l’ha scritta, anche se non se lo merita. Non è una musica che puoi ascoltare quando sei sereno e tranquillo, ma ti aiuta a scaricarti”. La chitarra non può mentire, racconta la persona oltre che l’immagine del cantante. Vasco è un animale da concerto. “I dischi” spiega “sono sempre stati una scusa per fare un concerto”. Lo speciale segue la fan Valentina che va al concerto con il padre e si cambia sul sedile della macchina, sfoderando un paio di Converse e outfit rock. Incredibile la trasversalità generazionale dei fan di Vasco: il cantante di Zocca accomuna nonni, figli e nipoti sotto lo stesso segno. Ognuno ha un proprio pezzo del cuore, indipendentemente dalla datazione e dall’anagrafe. Si tratta di poesie controverse e anche oscure: Carlo Golinelli, il basso di Vasco, nota come i testi siano “pesanti e violenti” anche se possono essere cantati con leggerezza. “C’è qualcosa nei testi di Vasco” aggiunge Vinicio Capossela: “Che esprime la ribellione della gioventù alla morte”. Emblematico il pezzo “Vivere”, sostegno e consolazione per molti fan in momenti difficili della vita. Tra gli amici di Vasco anche Marco Pannella, che il cantante definisce “un uomo puro”.

) – Attraverso quattro concerti romani, Unici si propone di ritrarre Vasco Rossi e consegnare ai telespettatori un volto inedito del celebre rocker italiano. I quattro concerti che l’artista ha eseguito allo Stadio Olimpico di Roma, con 220.000 persone presenti, sono legati tra loro in una serata sensazionale e ricca di emozioni, che come un patchwork costruisce un grande show musicale, fruibile dalla TV. Oltre ai live di Vasco, lo scopriremo attraverso lo scrigno dei ricordi, le testimonianze di chi lo ha conosciuto, apprezzato, stimato e amato (Milena Gabanelli, Vinicio Capossela, Samuele Bersani e tanti altri). Che tipo di ritratto ci consegnerà questa serata? In che modo possiamo leggere la storia di Vasco (ri)scoprendolo retroattivamente oltre che con la potenza della sua musica? Vasco Rossi non è l’unico rocker italiano ma certamente è il più grande. La straordinaria energia del cantante sul palco dei suoi concerti all’Olimpico di Roma trascina folle, fan, appassionati e gente comune. Canzoni inconfondibili, voce indimenticabile. Dal mixer audio, durante il concerto, l’adrenalina è altissima perché Vasco sta per uscire con un pezzo inedito. Da “Una canzone per te” a “L’uomo più semplice”, ogni brano di Vasco Rossi si traduce in poesia, fa sognare e infiamma i pensieri. “Quando ti racconto un mo difetto, mi metto a nudo compleamente. Quando senti qualcuno che si mette a nudo così, scopri un difetto che pensavi di avere solo te ma che nella solitudine vivi male. È un po’ l’essenza della condivisione” dichiara il cantante dal suo solito look occhiali da sole e cappellino. Vasco è stato anche un pioniere, come svela Sven Bergman: è stato il primo a inserire i maxischermi nei concerti.

Manca pochissimi alla grande serata che Raidue ha riservato ai fans di Vasco Rossi. Alle 21.15 andrà in onda lo speciale Unici, le quattro giornate di Vasco che racconterà l’estate che il rocker di Zocca ha vissuto con i suoi fans. Due ore di show per rivivere le emozioni che il popolo di Vasco ha vissuto durante i quattro concerti che il Komandante ha tenuto allo stadio olimpico di Roma. Sui social sale l’attesa per l’inizio dell’evento e i commenti dei fans richiamano tutti i grandi successi del re del rock italiano: “Tutta la gente corre a casa davanti le televisioniiii ” Non aspetto altro per un bel Rewind! E quanta nostalgia!! Per fortuna che ci sei tu, per fortuna Vasco”, “Sarà anche “Solo Un Rock ‘n’ Roll Show” ma quanta nostalgia, quante emozioni, che vale la pena vivere e ri-viverle…!!! Un abbraccio KOM e a presto!!!”, “È’ stato splendido amarti ……una vita di emozioni grazie per esserci sempre stato”.

Stasera, a partire dalle 21.15 Vasco Rossi tornerà sul piccolo schermo per un evento molto atteso dai suoi fan, si tratta dello speciale Unici, le quattro serate di Vasco, dedicate alla lunga carriera del cantautore che oggi, come ieri, è sempre sulla cresta dell’onda. In questa serata sarà possibile vedere Vasco in una veste nuova, forse un po’ insolita per chi è abituato a vederlo solo sul palco. Il cantautore, infatti, parlerà di musica, ma anche di storie del suo passato legate alle creazioni delle sue canzoni. momenti che lo hanno ispirato e piccoli aneddoti ancora mai condivisi con i numerosi fan. Assieme alle parole di Vasco, ci saranno anche le testimonianze di persone a lui vicine, come Milena Gabanelli, che racconterà la sua amicizia con Vasco. Ma ci saranno anche Vinicio Caposela, Samuele Bersani Roberto Giacobbo, noto conduttore di Voyager, e Paolo Fresu, che, come riporta La Stampa, si occuperà di analizzare le sue indimenticabili melodie.

Rai 2 dedica la prima serata di martedì 30 agosto a Vasco Rossi. La puntata di Unici dal titolo “Le quattro giornate di Vasco” racconta i quattro concerti che l’artista ha eseguito allo stadio Olimpico di Roma, con ben 220 mila persone presenti, uniche date del suo Live Kom 2016. A partire dalle 21.25 Vasco Rossi ripercorre 40 anni di carriera e ai microfoni di Giorgio Verdelli racconta il successo dei concerti romani. “Con loro ho un discorso diretto, racconto le cose che sento veramente, confesso delle debolezze, delle cose che ho e loro se le ritrovano dentro perché le hanno già- continua Vasco- Io racconto quello che racconterebbero loro se avessero lo stesso strumento che ho io,che è  quello di scrivere canzoni. Una persona sola o 50mila.Canto sempre come se cantassi per un’anima sola, l’anima umana…quella che hanno tutti”, ha detto Vasco parlando del suo pubblico di “anime simili”. Nel corso della chiacchierata con Verdelli, Vasco parlerà anche delle dedizione della sua band: “Ci consideravano dei balordi, ma qui c’è gente che ha speso una vita per suonare la chitarra in quel modo lì’”. Non solo ricordi e suggestioni di una lunga carriera, ma anche rivelazioni del rocker di Zocca: “quella canzone avrei voluta scriverla io”, ha detto parlando del pezzo “Je So’ Pazzo” dell’amico Pino Daniele. Non mancherà un ricordo dell’amico, Marco Pannella. Spazio anche a testimonianze eccellenti: Milena Gabanelli, conduttrice di Report, parla di Vasco come di un amico e lo va a sentire “per ascoltare qualcosa che ti assomiglia”. Ma anche tanti colleghi: Vinicio Capossela invidia la sintesi dei suoi testi, mentre Samuele Bersani è un fan di Vasco da sempre. Roberto Giacobbo, nello stile di Voyager, fa un divertente excursus sul pubblico di Vasco. Paolo Fresu analizza le melodie e suona il tema di “Ogni Volta”. Le telecamere di “Unici” ci porteranno nel backstage dei suoi concerti all’Olimpico, a cui hanno partecipato anche spettatori: Gaetano Curreri degli Stadio, la cantante Emma e l’attrice Ilenia Pastorelli. A fare da colonna sonora alla puntate di “Unici” ci saranno  le canzoni più celebri di Vasco: “Sally”, “Albachiara”, “Vita Spericolata”, “Come Vorrei”, “Quante Volte”, “Rewind” e “Il Blues della chitarra sola”.

Un excursus di tutti i concerti e dei punti salienti della carriera dell’artista. Questo è quanto promette di fare Unici – Le quattro giornate di Vasco, il documentario di Rai 2 che andrà in onda questa sera. Un tributo all’opera di Vasco Rossi, uno dei cantanti più amati dal pubblico italiano e che ha ipnotizzato diverse generazioni senza che la sua energia venisse compromessa. “I dischi sono sempre stati una scusa per poter fare i concerti”, rivela l’artista nel documentario, sottolineando alla perfezione che il Blasco è semrpe stato un animale da palcoscenico ed è una delle caratteristiche principali che lo hanno fatto diventare beniamino delle folle. “Quello che conta è cantare la canzone dal vivo davanti alle persone”, ribadisce il Komandante, e non ha importanza che di fronte ci si trovi un pubblico folto oppure una sola persona: “canto sempre come se cantassi per un’anima sola, l’anima umana”.

Il rapporto fra Vasco Rossi ed il suo pubblico è qualcosa di unico. Ogni volta il cantante non dimentica mai di mettere in campo innanzitutto le proprie emozioni, quella rabbia mista a dolore che lo porta ad urlare le sue canzoni. In particolare l’intervista di Giorgio Verdelli si concentrerà su grande Live tenuto questa estate a Roma, dove il Blasco ha gestito migliaia di fans con la maestria che più lo contraddistingue, una quattro giorni che ha portato l’artista a segnare un altro immancabile record di presenze. Ecco perché i fans attendono di vederlo anche questa sera, seppur a distanza: non è solo un voler ricreare quell’atmosfera vissuta a LiveKom 2016, ma di ancorare una volta in più quel clima di fiducia e di complicità che ha sempre unito Vasco ai suoi numerosi ammiratori. Sono stati 220 mila gli appassionati che all’Olimpico di Roma si sono stretti quel giorno sotto al palco per assistere all’ultima performance del Blasco, un mix di vecchio e nuovo, all’interno di un filone di note che non avrà mai fine. 





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