Gravity, Rete 4/ Info streaming del film con Sandra Bullock e George Clooney (oggi, 21 agosto 2018)

- Matteo Fantozzi

Su Rete 4 va in onda il film Gravity diretto da Alfonso Cuaron e che vede nel cast la coppia formata da George Clooney e Sandra Bullock. La critica si divide, ma il pubblico lo adora.

gravity_film Il film in prima serata su Iris

Gravity viene considerato da Gabriele Niola, su MyMovies, come “uno dei film più umanisti tra blockbuster e opera d’autore”. Il film è piaciuto, e molto, al pubblico che ne ha saputo cogliere i punti di forza senza andare eccessivamente a criticare invece quelli che sono i suoi lati scoperti e deboli. Curzio Maltese su La Repubblica sottolinea: “E’ molto difficile immaginare un uso più straordinario del 3D di quello magistrale utilizzato in questo film. Tutto quello che avete visto finora al cinema è soltanto un gioco di effetti speciali rispetto alla forza poetica dell’immagine di Cuaron”. Il film è interessante nel suo intreccio anche grazie a personaggi come Sandra Bullock e George Clooney che tengono perfettamente il centro della scena. Maurizio Acerbi su Il Giornale però critica il film in maniera netta e sottolinea: “Che noia spaziale. Novanta minuti, spesso ripetitivi, nei quali bisogna far finta di credere a tutto quello ci rifilano. Come Sandra Bullock, ingegnere medico persa nello spazio, che salta, miracolosamente, in un modulo cinese con relativi comandi scritti in lingua madre”. Potremo seguire Gravity anche in diretta streaming grazie al portale di Mediaset cliccando qui. Il trailer ci offre interessanti e ulteriori informazioni sulla pellicola, clicca qui per il video. (agg. di Matteo Fantozzi)

CURIOSITÀ

Il film Gravity costò 100 milioni di dollari e ne incassò in tutto il mondo oltre 700 milioni. Fu molto amato da pubblico ma anche dalla critica che lo ha definito uno dei migliori space movie di sempre. Si sottolinea però che moltissime delle scene non sono verosimili, in quanto mostrano meccaniche che non sarebbero possibili con le reali dinamiche spaziali. La pioggia di detriti che apre il film, e che è stata girata in un unico lungo piano sequenza di 12 minuti e mezzo, è un’ipotesi che è stata realmente contemplata da alcuni studiosi e che è nota come sindrome di Kessler. Sandra Bullock dovette allenarsi duramente e a lungo per poter interpretare tutte le varie scene del film. La maggior parte degli ambienti intorno a lei in seguito sono stati ricostruiti con la computer grafica. Nelle previsioni le riprese del film sarebbero dovute durare un anno, invece durarono oltre quattro anni. Verso la fine del film la dottoressa riesce a comunicare via radio con i soccorsi. A risponderle è un inuit, un eschimese di nome Aningaaq. In seguito a questo personaggio fu dedicato un cortometraggio che si intitola con il suo nome e che fu diretto da Jonàs Cuaròn. Il film richiese tutta una serie di accorgimenti tecnici del tutto inediti fino a quel momento. La maggior parte delle riprese nello spazio sono state realizzate con una macchina da presa digitale e poi convertire in 3D, mentre le scene finali, sulla Terra, sono state girate in 65 mm per far notare la differenza con tutto il resto. Più dell’80% di Gravity è stato realizzato usando la computer grafica, più di quanto non sia stato fatto per realizzare Avatar (2009) di James Cameron. Errori presenti nel film: Quando arriva l’ondata di detriti e distrugge alcuni satelliti, Kowalsky dice che metà America sarà senza Facebook. Questo però tecnicamente non è corretto, poichè il segnale internet non corre via satellite. Dopo l’impatto, l’Explorer comincia a ruotare. Quando però la dottoressa si muove verso di esso, si vede che è stabile. Successivamente ruota ancora più velocemente.

IL FILM CON SANDRA BULLOCK

Gravity andrà in onda iMartedì 21 agosto su Rete 4 alle ore 21:15, il film di fantascienza diretto nel 2013 dal regista messicano Alfonso Cuaròn. I due attori protagonisti sono George Clooney (Matt Kowalsky) e Sandra Bullock (Ryan Stone), che interpretano due astronauti che lavorano sullo Space Shuttle. La sceneggiatura del film è stata scritta dallo stesso regista, insieme a suo figlio Jonàs. Gravity, il cui titolo originale è rimasto invariato anche nella versione italiana, vinse ben 7 premi Oscar su un totale di 10 candidature. Vinse anche molti altri premi, tra i quali un Golden Globe che andò al regista, 6 BAFTA, 3 Empire Awards, e il National Board of Review of Motion Pictures lo classificò tra i dieci migliori film dell’anno. Il film fu presentato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia.

GRAVITY, LA TRAMA DEL FILM

La dottoressa Ryan è alla sua prima missione spaziale sullo Space Shuttle Explorer. Mentre lei e uno dei suoi colleghi, Matt Kowalsky, il quale invece è al suo ultimo viaggio, si trovano all’esterno per riparare un danno occorso al telescopio Hubble, accade un incidente. Un’ondata di detriti investe lo shuttle uccidendo tutto l’equipaggio: restano solo Ryan e Matt, alla deriva nello spazio. I due cercano di salvarsi muovendosi con il propellente loro rimasto verso la Stazione Spaziale Internazionale, che si trova lì vicino per quanto sia ormai abbandonata. Ma prima di arrivarci la dottoressa resta sola, visto che il suo compagno si sacrifica per permettere a lei di sopravvivere. Ryan, rimasta ora davvero sola in uno spazio buio, ostile e inospitale, dovrà cercare il se stessa il coraggio e la forza di tornare sulla Terra.





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