UNIVERSITA’/ Continuano le proteste in vista dello sciopero di venerdì

- La Redazione

Nelle università della Calabria, a Firenze, a Siena e a Napoli varie iniziative di protesta

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Continuano in varie città d’Italia le proteste e le iniziative in vista dello sciopero e manifestazione di venerdì prossimo, nonostante le modifiche alla legge 133 contenute nel decreto sull’università pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, e le rassicurazioni del ministro Gelmini.

Gli studenti universitari e quelli delle scuole medie superiori della Calabria si stanno organizzando per raggiungere Roma con pullman e automobili. Nelle università di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria c’é grande fermento tra gli studenti che stanno raccogliendo le adesioni alla manifestazione e per la raccolta dei fondi necessari a pagare l’affitto degli autobus. All’Università della Calabria questa sera è in programma una Notte Bianca per raccogliere i fondi necessari alle spese di trasporto. Da Cosenza, inoltre, molti studenti si recheranno alla manifestazione con le proprie automobili perché nei due giorni successivi si fermeranno a Roma dove parteciperanno alle assemblee dei collettivi previste per sabato e domenica.

A Firenze, invece, circa 200 studenti stanno assistendo alla lezione no stop di 24 ore, organizzata presso il plesso occupato di viale Morgagni, dalle 8.30 di stamani fino a domattina. Le lezioni saranno tenute da professori e ricercatori delle facoltà di ingegneria, medicina, scienze e farmacia. Gli argomenti che saranno trattati nella giornata e nella notte spazieranno dall’attualità ai temi più prettamente accademici. Sono previste tra l’altro lezioni sull’identità sessuale, sugli hacker, sulla robotica, sull’inquinamento, sul doping. Durante la notte gli studenti del plesso di viale Morgagni metteranno a disposizione caffé gratuito per resistere fino all’alba.

A Siena, un gruppo di studenti universitari ha interrotto questa mattina la riunione del tavolo interistituzionale convocato per discutere della difficile situazione finanziaria dell’Ateneo senese. I giovani, tutti facenti parte dell’Assemblea permanente di ateneo, sono entrati nella stanza dov’era in corso la riunione e hanno letto un documento per spiegare che «il tavolo è esautorato di ogni potere contrattuale e consultivo». Questo, secondo gli studenti, dopo l’approvazione da parte del cda della delibera con cui si ipotizza il ripianamento del deficit a «spese dei soggetti più deboli e meno tutelato, con il blocco del turn-over e del processo di stabilizzazione dei precari». Gli studenti sono stati invitati a prendere parte al tavolo ma hanno invece deciso di andarsene e di occupare simbolicamente la stanza del rettore dove hanno tenuto una breve conferenza stampa. «Non siamo rimasti – hanno detto gli studenti – perché l’invito andava fatto prima della riunione. Noi siamo tenuti a margine di questa vicenda, benché siamo convinti che gli studenti avrebbero dovuto partecipare a questa delicata fase per l’università di Siena».

A Napoli, infine, è in corso la manifestazione alternativa dal titolo «La cultura in piazza», organizzata a piazza Plebiscito da studenti e docenti dell’Università Federico II. Dalle 10.30 i professori delle relative materie stanno tenendo in piazza lezioni di Scienze matematiche, Scienze naturali, Chimica, Psicologia, Biologia, Medicina veterinaria, Geologia, Fisica, Informatica e Matematica. Sono in corso anche laboratori di Biologia con relativi esperimenti pratici di estrazione del Dna. Tra le facoltà che hanno aderito all’iniziativa, Scienze, Agraria, Farmacia, Ingegneria, Scienze psicologiche e pedagogiche e Veterinaria.







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