I funerali di Chiara Lubich, «donna di intrepida fede»

- La Redazione

Alle esequie celebrate alle ore 15 dal cardinal Bertone anche un messaggio del Papa

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Roma – Si sono svolti, nella basilica di San Paolo fuori le mura, le esequie di Chiara Lubich, fondatrice e leader spirituale per oltre sessant’anni del movimento dei Focolari, deceduta quattro giorni fa a Rocca di Papa. A presiedere la funzione il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, affiancato da altri sette cardinali per concelebrare e altri nove, tra cui Ruini, Kesper e Sodano. Centinaia i fedeli che già nelle ore precedenti il funerale hanno riempito la piazza antistante la chiesa. Tra loro giovani e bambini, uomini e donne provenienti sin dalla Corea, oltre a personalità di spicco della politica italiana come Prodi, Rosy Bindi, Giovanna Melandri, Bertinotti, Fini, Casini.

Le parole di Bertone – «Chiara Lubich ha diffuso l’amore cristiano in un secolo, il XX, segnato da crimini e tormenti», ha detto Tarcisio Bertone durante la celebrazione dei funerali. La fondatrice del Movimento dei Focolari sarebbe stata uno di quei “pionieri”, al pari di don Guanella, Don orione, Madre Teresa di Calcutta e i fondatori dei nuovi movimenti ecclesiastici, che Dio ha “suscitato” a sostegno di un’umanità piagata dalle guerre e dalle contraddizioni del secolo scorso. L’intento particolare della Lubich, spiega Bertone, è stato quello di «accendere il fuoco dell’amore di Dio nei cuori» attraverso l’impegno «a vivere alla lettera il Vangelo» che è «la più potente ed efficacie rivoluzione sociale». Dopo essersi soffermato sui numerosi gesti sorti dal carisma della fondatrice e sulle realtà in cui si articola il suo movimento, conclude con quello che vuole essere un augurio e insieme un auspicio: «Questo è il sogno di Chiara, questo sia anche il nostro anelito incessante: Padre, che tutti siano una cosa sola, perché il mondo creda».

Il ricordo del Papa – Ad accompagnare l’estremo saluto alla donna di Trento anche il ricordo del Santo Padre, in un messaggio letto da Bertone, che definisce Chiara «una donna di intrepida fede, mite messaggera di speranza e di pace, fondatrice di una vasta famiglia spirituale che abbraccia campi molteplici di evangelizzazione». l rapporto di Chiara Lubich con i diversi Papi che ha conosciuto era così buono che la fondatrice del movimento dei Focolarini aveva «quasi» la «profetica capacità» di intuirne e attuare «in anticipo il pensiero», come ha avuto modo di sotolineare lo stesso Benedetto XV: «Vorrei soprattutto ringraziare Iddio per il servizio che Chiara ha reso alla Chiesa, un servizio silenzioso e incisivo, in sintonia sempre con il magistero della Chiesa: “I Papi – diceva – ci hanno sempre compreso”. Questo perché Chiara e l’Opera di Maria hanno cercato di rispondere sempre con docile fedeltà ad ogni loro appello e desiderio. 
«L’ininterrotto legame con i miei venerati predecessori – ha detto Ratzinger – dal Servo di Dio Pio XII al Beato Giovanni XXIII, ai Servi di Dio Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II ne è concreta testimonianza. Guida sicura da cui farsi orientare era per lei il pensiero del Papa». «Anzi, guardando le iniziative che ha suscitato – ha proseguito il Papa – si potrebbe addirittura affermare che aveva quasi la profetica capacità di intuirlo e di attuarlo in anticipo. La sua eredità passa ora alla sua famiglia spirituale: la Vergine Maria, modello costante di riferimento per Chiara, aiuti ogni focolarino e focolarina a proseguire sullo stesso cammino contribuendo a far sì che, come ebbe a scrivere l’amato Giovanni Paolo II all’indomani del Grande Giubileo dell’Anno 2000, la Chiesa sia sempre più casa e scuola di comunione. Il Dio della speranza accolga l’anima di questa nostra sorella, conforti e sostenga l’impegno di quanti ne raccolgono il testamento spirituale».

Un cammino nuovo – Anche Peter Erdo, arcivescovo di Budapest e presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee), in un messaggio inviato «a nome» delle Conferenze episcopali d’Europa a don Oreste Basso, copresidente del Movimento dei Focolari, ha voluto ricordare la focolarina come la persona responsabile di aver «aperto un cammino nuovo di comunione e di luce nella Chiesa e nell’umanità», cosa di cui i vescovi d’Europa hanno potuto gioire ampiamente in differenti occasioni. Essi, riporta l’arcivescovo, si uniscono «alla preghiera di tantissime persone di tutte le confessioni cristiani e di diverse religioni, nel ringraziare il Signore per tutte le grazie che la Chiesa e il mondo hanno ricevuto attraverso la persona di Chiara».





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