TRENTO/ Rifiuta di abortire e le strappano la bimba: sei troppo povera e mentalmente fragile
10 settembre 2010 Redazione(Foto)
La ragazza, nei mesi successivi, aveva tentato di riabbracciare la piccola. Una perizia del tribunale dei minori aveva ipotizzato, in agosto un periodo di prova. Ma, due giorni fa, il Tribunale dei minori di Trento ha sentenziato «lo stato di adottabilità della bimba e il suo affidamento in strutture». Ovvero, la bimba potrà diventare figlia di un’altra famiglia, ed esser separata per sempre dalla sua vera mamma. Alla ragazza non rimane che ricorrere in appello. «Lo faremo sicuramente» ha dichiarato Maristella Paiar, il suo legale, puntualizzando che nella sua vita non ci sono mai stati episodi delinquenziali o utilizzo di droghe.
Si tratta solo di una persona «fragile, immatura, ma con tante risorse». La giovane, infatti dopo essere uscita di casa giovanissima , aveva sposato un tunisino dal quale aveva avuto un primo figlio. Dopo che i rapporti si erano rovinati, il bambino era stato dato in affido condiviso. Nel frattempo la donna aveva avuto la bambina, aveva perso la casa, il marito era tornato in Tunisia e era stata coinvolta in un progetto d'avviamento al lavoro che le garantiva 500 euro al mese.
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