PAPA/ Nel viaggio in Africa, l’esortazione ai politici: non manipolate il vostro popolo

- La Redazione

Benedetto XVI in Africa è stato accolto da una moltitudine festosa, che lo ha acclamato per le strade di Cotonou, capitale del Benin. Qui  il Papa si è rivolto ai politici locali 

benedettoxvi_crocifissoR400 Foto Ansa

Il viaggio di Benedetto XVI in Africa è stato accolto da una moltitudine festosa, che lo ha acclamato per le strade di Cotonou, capitale del Benin. Qui  il Papa si è rivolto ai politici locali, chiedendo loro di ricercare i responsabili dei conflitti che hanno dilaniato il Paese e coloro che hanno finanziato i crimini dedicandosi ad «ogni sorta di traffici». Quello del Pontefice è stato un accorato appello affinché le istituzioni si rendano conto della grave responsabilità che hanno per far sì che il continente africano esca dalla drammatica situazione in cui si trova a causa di guerre, violenze, corruzione e ingiustizie di ogni genere. «Non private i vostri popoli della speranza. Non amputate il loro futuro mutilando il loro presente. Abbiate un approccio etico con il coraggio delle vostre responsabilità», ha detto, chiedendo loro di non manipolare i cittadini africani, ma di fare in modo che partecipino alla costruzione del bene comune. Ratzinger si è detto convinto che il continente sia connotato dalla speranza, e ha salutato come positiva la primavera che ha portato all’indipendenza del Sud del Sudan. Si è, inoltre, detto certo di come nessuna guerra, di cui l’Africa è costellata, possa essere condotta in nome di Dio, mentre sul fronte del dialogo interreligioso, ha sottolineato come svariate zone del continente rappresentino un positivo esempio di integrazione tra religioni diverse. Si è, poi, a lungo soffermato sul problema della lotta all’Aids. Di certo, ha sottolineato come occorra che tutti possano accedere liberamente alla medicine e ai trattamenti necessari per la cura della malattia.

«La Chiesa – ha affermato – sostiene da molto tempo la causa di un trattamento medico di alta qualità e a minore costo per tutte le persone coinvolte». In ogni caso, ha fatto presente che tutto ciò non basta. La radice del problema, infatti, è anzitutto di natura etica, ed esige un cambiamento di atteggiamento. A partire dalla continenza, dalla fedeltà coniugale, e dall’evitare la promiscuità. Ratzinger ha, inoltre,firmato oggi l'”Africae munus” (L’impegno dell’Africa), un’esortazione apostolica che sarà domani consegnata ai vescovi africani, in conclusione del suo viaggio in Benin.

In essa si pone l’accento, tra le altre cose, alla necessità di partire dalla liberazione effettiva delle donne per poter ginger ad un completo sviluppo. «Quando mi sono recato in terra africana – ha scritto il il Papa riferendosi al suo viaggio in Camerun e Angola – ho ricordato con forza che bisogna riconoscere, affermare e difendere l’uguale dignità dell’uomo e della donna: sono ambedue persone, a differenza di ogni altro essere vivente del mondo attorno a loro».





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