OMICIDIO SCAZZI/ Concluse le indagini: 15 persone indagate

- La Redazione

I carabinieri del nucleo operativo di Taranto dichiarano concluse le indagini sul caso dell'omicidio di Sarah Scazzi. Le persone indagate sono quindici

scazzi_R400 Foto Ansa

I carabinieri di Taranto hanno dichiarato concluse le indagini inerenti l’omicidio di Sarah Scazzi. E a conclusione delle indagini, hanno notificato gli avvisi alle persone interessate, cioè tutti gli indagati. Si tratta di quindici persone in totale. Al momento, sospettati dell’omicidio della ragazzina avvenuto lo scorso 26 agosto sono la cugina Sabrina, mentre la madre della stessa e zia di Sarah, Cosima Misseri, è sospettata di aver aiutato la figlia compiere il gesto. Come si sa, ilpadre Michele miseri è stato scarcerato dopo mesi di reclusione ed è indagato solo per occultamento di cadavere, cosa che avrebbe fatto per obbedire alla moglie e alla figlia. Il corpo di Sarah venne ritrovato nella notte tra il 6 e il 7 ottobre del 2010 in una cisterna nella campagna del paese. Nell’elenco compaiono diverse persone compresi i due ex avvocati difensori di Sabrina Misseri, l’attuale avvocato di Sabrina, il fioraio che ha detto di aver visto Cosima Misseri far salire in auto la nipote e anche suoi parenti. In tutto quidnici persone che devono rispondere a vari livelli.

Michele Antonio Misseri, del 57 anni, zio di Sarah; la moglie Cosima Serrano, di 56 anni e la figlia Sabrina Misseri, di 23 anni, entrambe detenute; Carmine Misseri, di 55 anni, fratello di Michele; Cosimo Cosma, di 34 anni, nipote di Michele Misseri; gli avvocati Gianluca Mongelli, di 38 anni, VitoJ Russo, di 38 anni, Emilia Velletri, di 41 anni, moglie di Russo (questi ultimi due ex difensori di Sabrina Misseri) e Francesco De Cristofaro, di 45 anni, attuale difensore di Michele Misseri; Giovanni Buccolieri, di 40 anni, il fioraio che ha prima detto di aver visto Cosima costringere Sarah a salire in auto, ritrattando poi tutto; i cognati di Buccolieri, Anna Scredo, di 39 anni e il marito Antonio Colazzo, anche lui 39enne; la suocera di Buccolieri, Cosima Prudenzano, di 50 anni; Giuseppe Nigro e Michele Galasso, entrambi di 37 anni, il primo parente e il secondo amico del fioraio. I reati contestati dalla Procura della Repubblica di Taranto vanno dal concorso in omicidio, alla soppressione di cadavere, sequestro di persona, false dichiarazioni al Pm, alla soppressione di documenti, all’infedele patrocinio e all’intralcio alla giustizia.





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