PORTO MARGHERA/ Incidente Petrolchimico, muore un operaio romeno

- La Redazione

Incidente mortale al Petrolchimico di Porto Marghera. Un operaio romeno di 45 anni è rimasto schiacciato da un grosso tubo ed è morto sul colpo

marghera_R400 Immagine d'archivio

Un operaio romeno è morto stamane a Porto Marghera, nella zona del Petrolchimico. L’incidente per l’esattezza è avvenuto dove si trovano i compressori dell’area dei Polimeri Europa. Una flangia, un pesante disco di metallo usato per fermare il flusso dei materiali, lo ha preso in pieno uccidendolo. L’operaio era alle prese con un grosso tubo pesante circa un quintale: il tubo stesso è scivolato e lo ha centrato. L’uomo rimasto ucciso non era dipendente diretto del Petrolchimico ma di una ditta a cui viene dato del lavoro in subappalto. Immediatamente soccorso, l’uomo è morto sul colpo. Si tratta del terzo incidente mortale in provincia di Venezia nel giro di una settimana. L’operaio romeno aveva 45 anni. Immediata una nota del sindacato Filctem-Cgil che esprime cordoglio e solidarietà verso i colleghi e la famiglia dell’operaio. Nella nota, a firma Alberto Morselli segretario generali dei Filctem, si dice ancora che “Sarà la magistratura a stabilire le cause e le responsabilità dell’incidente. Si può e si deve fare di più per la sicurezza sul lavoro. Guai ad abbassare la guardia, guai ad allentare i livelli di attenzione sugli standard di sorveglianza e sulle procedure di sicurezza adottate, perché quando sono in gioco vite umane c’è poco da scherzare e i controlli non sono mai abbastanza”.

L’impianto petrolchimico di Porto Marghera è uno dei più grandi d’Europa, con una capacità di circa 80mila barili al giorno. Rifornisce i mercati dell’Italia nord orientale e dell’Austria.





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