FESTA DEI GIGLI/ Il boss della camorra sfila in Rolls Royce tra la folla (video)

- La Redazione

Polemiche sul boss della camorra che a Napoli ha sfilato in Rolls Royce a una festa patronale chiedendo preghiere per i morti e ricevendo la benedizione del parroco

polizia_R400 Immagine d'archivio

Domenica scorsa 25 settembre si è svolta a Barra, un quartiere della zona orientale di Napoli, la tradizionale Festa dei Gigli che, anziché rimanere confinata al folclore campano, è tristemente assurta agli onori della cronaca a causa di una video inchiesta dell’Espresso. In questo video in cui si ritrae il boss Angelo Cuccaro, capo dei clan Cuccaro-Andolfi. Il capo camorra, dopo aver scontato una condanna di una decina danni per omicidio, è di nuovo in linbertà e in questo video lo si vede sfilare in pompa magna lungo il corteo dei festeggiamenti. Sedendo comodamente sul sedile posteriore di una lussuosa Rolls Royce l’ex galeotto ha accolto i festeggiamenti di una folla osannante, alla quale avrebbe poi chiesto di osservare “un minuto di raccoglimento per ricordare i nostri morti” seguito poi dalla benedizione impartita dal parroco. La notizia ha ovviamente suscitato lo sdegno del neo sindaco di Napoli De Magistis il quale riferisce che “Quanto accaduto in occasione della Festa dei Gigli, organizzata nella sesta municipalità del Comune, è un episodio vergognoso che questa amministrazione non può che stigmatizzare”. De Magistris ha poi aggiunto che è necessario stigamtizzare anche quanti, rivestendo ruoli istituzionali laici o religiosi, prendono parte a simili occasioni, di fatto avallando il tentativo del crimine organizzato di controllare il tessuto sociale anche per mezzo di comportamenti ‘simbolici’ assolutamente inaccettabili. In realtà non è la prima volta che dei boss malavitosi cercano di utilizzare delle feste religiose per rimarcare il proprio potere presso la popolazione, e in questo senso non sarebbero da ignorare le parole di allarme pronunciate dall’arcivescovo di Reggio Calabria appena due settimane fa. Ma addirittura la medesima festa era già stata oggetto di indagine da parte della magistratura in quanto lo stesso Cuccaro se ne servì per svelare la stretta di un’alleanza con un altro clan camorrista, omaggiandone sotto i riflettori il boss, Arcangelo Abete, con il consueto bacio, immortalato, ironia della sorte, sempre da un video inchiesta dell’Espresso.







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