BOLLETTINO NEVE/ Si scia in Calabria, mentre da Nord a Sud temperature sotto zero

- La Redazione

In molte zone del Nord Italia la neve è ancora poca e nella maggior parte dei casi si scia solamente attraverso l’utilizzo massiccio di neve artificiale, ma in Calabria impianti aperti

pistesci_R400 Infophoto

In molte zone del Nord Italia la neve è ancora pochissima e nella maggior parte dei casi si scia solamente attraverso l’utilizzo massiccio di neve artificiale. E mentre in Piemonte si è insediato questa mattina il Tavolo crisi sull’emergenza neve, istituito dalla Regione Piemonte, a fronte delle debolissime nevicate che stanno mettendo in grave difficoltà l’intero sistema turistico invernale piemontese, le ultime perturbazioni hanno portato degli accumuli notevoli sui rilievi calabri, dove le stazioni sciistiche di Aspromonte e Sila sono aperte agli sciatori. Così nel fine settimana tanti appassionati hanno invaso le località sciistiche della regione, dove sono state aperte anche Lorica e Camigliatello. Si scia anche a Trepidò di Cotronei e a Gambarie Aspromonte, dove la quantità di neve, nelle zone più alte, ha raggiunto anche i trentacinque centimetri. Intanto, nel resto d’Italia, l’inverno è finalmente arrivato. Come previsto, dopo una stagione fino ad ora piuttosto mite, dal 16 gennaio la Penisola si è svegliata nella morsa del gelo. Nevicate si sono registrate anche a bassa quota nelle Marche, da nord a sud della regione, mentre cominciano a fare capolino i primi fiocchi anche a Pesaro. A Urbino strade ghiacciate e temperatura intorno ai -2 gradi, mentre un debole nevischio è caduto anche a Macerata. Qualche spruzzata di neve è stata registrata anche in Molise, mentre su gran parte dell’Abruzzo costiero si rilevano nevicate e freddo intenso, anche a quote basse, come in Val di Sangro. Il vero gelo è però arrivato in Alto Adige e in Veneto, dove si registrano addirittura 23 gradi sotto lo zero a passo Cimabanche e temperature comunque al di sotto dei 20 gradi sotto lo zero in altre località del bellunese, come Passo Campolongo e Val Visdene. Ma un po’ in tutta Italia la montagna non sta attirando turisti e sciatori, come ha fatto anche sapere Renzo Iorio, presidente di Federturismo-Confindustria, che ha spiegato che proprio «la montagna ha patito in modo particolare soprattutto numerose località del Piemonte e alcune zone dell’Alto Adige. Bene sono andate le città d’arte come Napoli e Torino, mentre Roma ha tenuto.

Si confermano le nostre preoccupazioni: da quando è terminato il sostegno legato alla domanda straniera, che aveva trainato il 2011, i fatturati sono nuovamente calati. E le preoccupazioni riguardano anche i primi mesi di quest’anno: i segnali, infatti, sul fronte delle prenotazioni, non sono incoraggianti».





© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori

Ultime notizie

Ultime notizie