ILVA TARANTO/ Francesco Zaccaria: trovato il corpo dell’operaio disperso in mare

- La Redazione

E' stato trovato il corpo dell'operaio dell'Ilva disperso dopo la tromba d'aria che aveva colpito l'azienda di Taranto. Era nella cabina della gru trascinata in mare dalla tempesta

ilva_R439 Infophoto

E’ Francesco Zaccaria di 29 anni l’operaio disperso durante la terribile tempesta che si è abbattuta giorni fa sull’Ilva di Taranto e sulla città intera. Lo stabilimento in particolare era stato colpito da una tromba d’aria che aveva scatenato incendi e il crollo in mare di una gru adibita al cario e scarico merci nella zona portuale della azienda. Un operaio che si trovava nella zona della gru crollata era stato immediatamente dato per disperso. Le ricerche erano state prontamente lanciate anche se ieri sera erano state interrotte perché non si riusciva  a trovarlo e perché i resti della gru erano stati individuati in profondità nella zona di mare prospiciente. Si temeva che il corpo dell’uomo fosse lì sotto. Stamattina invece la notizia del ritrovamento: il corpo era infatti dentro la cabina della gru crollata. Zaccaria sfortunatamente si trovava proprio all’interno del mezzo distrutto dalle intemperie: sarà da capire come mai l’allarme non sia stato dato in tempo utile, se veramente così, in quanto quando la tromba d’aria (con un vento che superava i duecento chilometri orari) si è abbattuta sulla zona dello stabilimento era stato dato l’ordine di evacuazione immediata da tutti i reparti. Probabilmente Zaccaria non ha fatto in tempo a scendere dal mezzo ed è stato trascinato in mare con la gru. Tragedia questa che si aggiunge alla situazione complessivamente drammatica dell’azienda dopo l’ordine di sequestro della magistratura per inquinamento ambientale e l’ordine dato lunedì dai responsabili dell’azienda a 5mila dipendenti rimanere a casa in ferie forzate perché non più in grado di continuare l’attività produttiva. In seguito a questa ordinanza sono scattati gli scioperi e le occupazioni anche negli stabilimenti Ilva di Genova mentre il governo sta preparando un apposito decreto legge che possa permettere all’azienda di riprendere la produzione nonostante l’ordine di sequestro della magistratura. A rischio non è infatti solo lo stabilimento ma tutto l’indotto collegato che assomma secondo certi calcoli a oltre 20mila lavoratori in tutta Italia. A Genova intanto anche oggi continuano le manifestazioni dei dipendenti Ilva che hanno bloccato la rampa di accesso all’aeroporto cittadino.

 A loro si sono uniti gli operai dell’Ansaldo e un corteo e adesso in marcia verso il centro del capoluogo ligure. Il decreto del governo dovrebbe essere comunicato nel pomeriggio di oggi. 





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