COSTA CONCORDIA/ La perizia del Dna conferma: i resti trovati a bordo sono di Maria Grazia Trecarichi

- La Redazione

I resti umani trovati nel locale stoviglie del ponte 3 della Costa Concordia appartengono quasi sicuramente a Maria Grazia Trecarichi. Lo ha stabilito la perizia del Dna effettuata a Roma.

concordia_r439 Il relitto della Costa Concordia

I resti umani trovati nel locale stoviglie del ponte 3 della Costa Concordia appartengono quasi sicuramente a Maria Grazia Trecarichi. Lo ha stabilito la perizia del Dna effettuata dalla Polizia Scientifica di Roma, da cui emerge che quanto rinvenuto è compatibile con il codice genetico della donna dispersa. L’unico corpo ancora non trovato è quindi quello di Russel Rebello, il cameriere indiano in servizio da tre mesi sulla nave, anche se una decina di giorni fa sono stati recuperati alcuni frammenti ossei che potrebbero appartenere proprio a lui. Amareggiato il marito della Trecarichi, Elio Vincenzi, il quale non è stato avvertito dell’esito della perizia: “Ho appreso dai mezzi di stampa che il corpo ritrovato nel relitto della Costa Concordia è quello di mia moglie – ha detto – ma io non so nulla di ufficiale. Mi avevano assicurato che sarei stato il primo a sapere, non è andata così”. “Pazienza – conclude l’uomo – non sono riuscito a mettermi in contatto con nessuno. Per me è un fatto formale perché io non ho mai avuto dubbi”.







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