METE DI PRIMAVERA/ Gita fuori porta, ecco dove andare per salutare la bella stagione

- Marco Gatti

Per augurare lunga navigazione nel segno del bene comune al nuovo governo e per salutare la bella stagione, MARCO GATTI ci fornisce qualche indirizzo ideale per un fine settimana fuori porta

primavera Foto Infophoto

Ha la bellezza dell’inverno che cede il passo alla primavera, il fatto che uomini e donne dei diversi partiti del nostro Paese abbiano accettato l’invito del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di Enrico Letta di dar vita a una nuova stagione politica. Dopo mesi di gelo, in cui l’agenda quotidiana è stata scandita da contrapposizioni sterili, odio, stallo è una ventata di speranza vedere personaggi di spicco di centro, centrodestra e centrosinistra che, pur con le loro diverse identità, accettando di mettersi insieme, dicono di una rinnovata coscienza di chi nell’altro non vede un nemico, ma un bene. Certo, la crisi c’era prima e c’è ora. E i problemi – lavoro, sviluppo, disoccupazione, fisco, competitività, giovani e loro futuro, emergenza educativa e riforme – come c’erano due mesi fa, quando siamo andati a votare, così ci sono adesso. Guai, quindi, pensare, o peggio, pretendere, che Angelino Alfano o Emma Bonino, piuttosto che Mario Mauro, Fabrizio Saccomanni o Maurizio Lupi, o ancora Anna Maria Carrozza, Beatrice Lorenzin o Nunzia De Girolamo, insomma, i nostri ministri, abbiano la bacchetta magica. Ma se il sonno della ragione genera mostri – e ne abbiamo avuto ancora dolorosa documentazione l’altro giorno, con i colpi di pistola esplosi contro i nostri carabinieri – riconoscere l’altro è il positivo da cui si può ripartire.

E allora per augurare lunga navigazione nel segno del bene comune alla compagine ministeriale, e per salutare la bella stagione, ecco qualche indirizzo ideale per fine settimana fuori porta, dove sarà un piacere stare insieme. Se siete in Valle d’Aosta, non perdetevi una sosta alla Cassolette (tel. 0165864111) di La Salle, dove godendo della vista del Monte Bianco gusterete piatti di ispirazione valdostana, reinterpretati in modo moderno da un cuoco cui siamo affezionati, migrato da poco dalla Valseia. In Liguria? Puntate su Né (Ge). Qui vi attende La Brinca (tel. 0185337480), trattoria della nostra predilezione, dove seguiti da quel grande istrione che è patron Sergio Circella, che ha passione e competenza smisurata per il vino, e vi saprà consigliare etichette non scontate, gusterete una teoria di specialità della zona, che vi conquisteranno.

Su tutti la torta baciocca, le lattughe ripiene in brodo, il fritto misto alla genovese. In Piemonte, infine, la vostra meta potrà essere il Pinocchio (tel. 032282273) di Borgomanero (No). Quest’anno ha tagliato il traguardo dei 50 anni di attività. Ma lo spirito è giovane come mai. Mangiando anche all’aperto, se vi va. Seguiti dalle bravissime Paola e Laura, figlia e nuora di Piero Bertinotti, chef patron fuoriclasse della cucina italiana. Sotto lo sguardo di un grande Pinocchio, niente bugie, ma il gusto dell’uovo in piedi con mandorle in fonduta di Bettelmatt, un capolavoro ghiotto che vi farà desiderare il bis, il tris… Dei piedini di maiale fritti, buoni così non ne troverete da nessun’altra parte. Degli agnolotti piemontesi ai tre arrosti, gioia pura. E ancora, della paniscia, del sommo tapulone (polpa d’asino preparata con soffritto di cipolla, aglio, rosmarino e dado, e cotta in vino rosso), dello “stuà d’asu” (stufato d’asino). Chiuderete con cassata novarese o spuma soffice ai brutti buoni.







© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori

Ultime notizie

Ultime notizie