BERLINO/ Vive 15 anni con una matita di 10 centimetri nel cervello

- La Redazione

Un 24enne lamentava dalletà di nove anni lancinanti dolori alla testa: un esame radiografico ha scoperto che nel cranio ci fosse un oggetto estraneo che lo stava per rendere cieco

matita_cervello La radiografia che mostra il cranio del paziente

Un ragazzo di 24 anni, residente a Berlino, ha vissuto per 15 anni con una matita di 10 centimetri conficcata nel cervello. È quanto è emerso durante una conferenza medica a Essen, nella quale il dottor Frank Hoelzle della Aachen University, ha esposto il curioso caso del giovane che aveva avuto in cura l’anno prima: l’uomo lamentava dall’età di 9 anni fortissimi dolori alla testa, accompagnati spesso da potenti raffreddori, naso colante e disturbi della vista. Per anni aveva convissuto con fitte lancinanti al capo delle quali nessun medico era stato in grado di spiegare l’eziologia finché, spinto dalla disperazione, si era sottoposto a un’accurata scansione cerebrale che aveva rivelato la presenza di un corpo estraneo nel cranio del paziente.

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In seguito a un esame più dettagliato e a una tomografia computerizzata, i medici avevano scoperto che l’oggetto incagliato nell’area tra i seni paranasali e la faringe, e che aveva in parte lacerato l’orbita dell’occhio destro, non era altro che una matita, che hanno provveduto a estrarre prima che potesse causare altri danni alla salute del ragazzo, che ora sta meglio ed è in fase di recupero. Il 24enne non ha saputo spiegare come potesse essergli finita una matita nel cervello, ma ha ricordato di essere stato vittima, durante la sua infanzia, di una violenta caduta, in seguito alla quale il naso gli sarebbe sanguinato copiosamente.

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Non è il primo caso di una persona costretta a vivere con una matita conficcata nel cranio, nel 1952, infatti, sempre in Germania, una bambina di 4 anni, Margaret Wegner, scivolò e il lapis di 8 centimetri che aveva in mano le trapassò la guancia, finendo dritto nel suo cervello. Da quel momento, per 55 anni, la donna ha convissuto con tremende cefalee ed emorragie nasali, data l’impossibilità di estrarre chirurgicamente l’oggetto che l’aveva privata persino dell’olfatto, fino al delicato intervento del 2007, nel quale i medici sono riusciti a rimuovere – ad eccezione della punta – la matita.

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L’articolo originale su www.ilsussidiario.net





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