DENISE PIPITONE/ Il pm: Jessica Pulizzi la rapì per colpire la madre

- La Redazione

“L’atteggiamento di Jessica Pulizzi è stato simile a quello di una moglie gelosa più che di una figlia”. Questa la tesi recentemente sostenuta dal Pm Sabrina Carmazzi durante la requisitoria

denise_R439 Foto InfoPhoto

“L’atteggiamento di Jessica Pulizzi è stato simile a quello di una moglie gelosa più che di una figlia”. Questa la tesi recentemente sostenuta dal Pm Sabrina Carmazzi durante la requisitoria nel processo relativo alla scomparsa di Denise Pipitone che vede come unica imputata la sorellastra della bambina. Una sorellastra, sostiene il pm, che era gelosa nei confronti di Piera Maggio per la relazione avuta con suo padre, Piero Pulizzi, e che la considerava unica responsabile della fine del matrimonio dei suoi genitori. “Il primo settembre 2004 -ha aggiunto detto il Pm- in orario compreso tra le 11,45 e le 11,50, Denise Pipitone scompare davanti alla sua abitazione in via Domenico La Bruna. Era un mercoledì e la bambina era stata affidata alla nonna Francesca Randazzo. Denise sta giocando per strada davanti alla cucina dove c’è la nonna che la può controllare. Poi il buio, l’inizio della fine”. Il pm Carmazzi spiega anche che proprio Jessica, prima del rapimento (cioè quando aveva 10 anni), non esitò a “prendere il telefono e a chiamare una donna molto più grande di lei e che era già madre” per dirle “Come abbiamo pianto io e Alice deve piangere tuo figlio Kevin”. L’oggetto della minaccia “è il figlio perché capisce che il modo migliore di colpire quella donna è prendere di mira il figlio. In quell’occasione fu ripresa dal padre”, mentre Denise all’epoca non era ancora nata. “Con certezza –ha concluso quindi il pm – Jessica il 1 settembre 2004 sapeva della relazione di Maggio con suo padre nonostante l’imputata sentita il 19 febbraio scorso abbia cercato di negarlo. Il 26 ottobre del 2000 Jessica apprende della nascita di Denise, quella bambina avuta dal padre con quella ‘sfasciafamiglia’ e che venendo al mondo rendeva concreto il tradimento del padre. Dal punto di vista di Jessica, Denise era la piccolina che poteva sottrarle le attenzioni del padre, sintesi perfetta del legame esistente con Piera Maggio la quale, a differenza di suo padre, continuava a restare unita ad Antonino Pipitone”.







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