SANTA MARIA MADDALENA/ Non era una prostituta: la storia di un millenario equivoco

- La Redazione

Secondo l'opinione di monsignor Gianfranco Ravasi, la nota santa peccatrice in realtà non avrebbe mai svolto il mestiere più antico del mondo come si è sempre pensato

maddalena Maria Maddalena penitente

Sono anni e anni che si discute sull’identità di santa Maria Maddalena. La tradizione spesso la identifica con la prostituta che stava per essere lapidata e viene salvata in extremis dall’intervento di Gesù con la famosa frase “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, ma monsignor Gianfranco Ravasi, noto biblista e teologo italiano, con un lungo articolo su “Il Sole 24 Ore”, spiega che l’identificazione di Maria di Magdala con la meretrix evangelica sia in realtà frutto di un millenario equivoco. “Era entrata in scena per la prima volta nel Vangelo di Luca come una delle donne che assistevano Gesù e i suoi discepoli coi loro beni. In quell’occasione si era aggiunta una precisazione piuttosto forte: ‘da lei erano usciti sette demoni’ (8, 1-3). Proprio su quest’ultima notizia si è consumato l’equivoco radicale che non l’ha mai abbandonata nella storia successiva”, scrive infatti Ravasi, che individua il problema nel fatto che nel capito precedente, Luca abbia narrato del pentimento di una “anonima ‘peccatrice nota in quella città’, che aveva cosparso di olio profumato i piedi di Gesù, ospite in casa di un notabile fariseo, li aveva bagnati con le sue lacrime e li aveva asciugati coi suoi capelli”. A causa della vicinanza nel racconto evangelico delle due figure, con il tempo si è iniziato a sovrapporre la Maddalena all’anonima meretrice, tanto più che il gesto di asciugare i piedi di Gesù con i capelli verrà ripetuto da un’altra Maria, la sorella di Marta e Lazzaro. “E, così, si consumerà un ulteriore equivoco per Maria di Magdala: da alcune tradizioni popolari verrà identificata proprio con questa Maria di Betania, dopo essere stata confusa con la prostituta di Galilea. Ma non era ancora finita la deformazione del volto di questa donna. Alcuni testi apocrifi cristiani, composti in Egitto attorno al III secolo, identificano Maria di Magdala persino con Maria, la madre di Gesù!”. Una gran confusione onomastica e di situazioni, dunque, alla quale ha contribuito non poco l’agiografia medievale, particolarmente affascinata da racconti al limite del fiabesco e del leggendario, ma che celerebbe in realtà diverse e distinte figure femminili le cui caratteristiche, con il tempo, si sono fuse a formare la figura della Maddalena, prostituta redenta, che campeggia nel nostro immaginario. 







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