Yara Gambirasio / News, i legali di Bossetti chiedono la scarcerazione: decisione entro martedì prossimo

- La Redazione

Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere di Mapello accusato di aver rapito e ucciso Yara Gambirasio, sarà oggi in un’aula di tribunale per chiedere ai giudici la sua scarcerazione.

yara_gambirasio_nuova_R439 Yara Gambirasio (Infophoto)

I legali di Massimo Bossetti, l’uomo in carcere dal 16 giugno scorso con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, hanno presentato oggi al Tribunale del Riesame di Brescia il ricorso dopo che il gip di Bergamo ha respinto circa un mese fa una prima istanza di scarcerazione. I giudici dovranno adesso decidere se far uscire dal carcere il carpentiere di Mapello, ma sembra che bisognerà attendere ancora qualche giorno (a quanto pare non oltre il 21 ottobre). Per la prima volta Bossetti si è presentato in un’aula di tribunale ed è apparso “provato da oltre quattro mesi di isolamento, ma attento a quanto stava succedendo in udienza”, hanno detto i suoi avvocati Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, come riportato da Il Fatto Quotidiano. “Ha voluto essere presente per avere il polso della situazione – hanno aggiunto i legali – e con la sua presenza ha inteso ribadire la sua innocenza”.

Per la prima volta dal giorno dell’arresto, avvenuto il 16 giugno scorso, Massimo Bossetti sarà in un’aula di tribunale per chiedere la sua scarcerazione. Il carpentiere di Mapello, accusato di aver rapito e ucciso Yara Gambirasio la sera del 26 novembre 2010, si presenterà tra poco al tribunale del riesame di Brescia dove verrà discusso l’appello presentato dai suoi legali, Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, dopo che il gip Ezia Maccora ha respinto la prima istanza di scarcerazione. E’ stato lo stesso Bossetti a chiedere di essere presente all’udienza e dovrebbe arrivare in aula verso le 12.15 di oggi, martedì 14 ottobre, appena pochi giorni dopo la partecipazione della moglie, Marita Comi, all’ultima puntata della trasmissione di Canale 5 “Matrix” condotta da Luca Telese: “Sono sicura dell’innocenza di mio marito, l’assassino è ancora in giro”, ha detto la donna che ha sempre difeso il marito fin dal giorno dell’arresto e che durante l’intervista ha anche ripercorso quel giorno: “Stavo guardando Studio Aperto. Il primo titolo era: preso l’assassino di Yara. Io ho detto a mio figlio: Bene, bene l’hanno preso”. Poco dopo, però, sono arrivati i carabinieri: “Mi hanno detto che mio marito era Ignoto 1. Mi è crollato il mondo addosso”.





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