VIRUS EBOLA/ Valle d’Aosta, medico italiano in quarantena: misura eccessiva

- La Redazione

Un medico apaprtenente a Emergency proveniente dalla Sierra Leone sta per atterrare all'aereoporto di Malpensa: E' sano, non ha il vurus dell'Ebola ma si valuta la messa in quarantena

alitalia_malpensa_imbarcoR439 Immagine di archivio

E’ tornato a casa in Valle d’Aosta il medico di Emergency rientrato dalla Sierra Leone a bordo di un aereo atterrato poche ore fa a Malpensa. Dopo aver trascorso un mese nel Paese africano colpito dall’emergenza Ebola, l’uomo trascorrerà un periodo in isolamento volontario a casa. Come fatto sapere dall’assessorato alla Sanità della Lombardia, il medico non ha “mai presentato alcun sintomo riconducibile a possibili infezioni. Pertanto, dopo le necessarie verifiche ed in base alle procedure previste dai vigenti protocolli ministeriali, la persona si sottoporrà comunque in via cautelativa ad un periodo di isolamento volontario domiciliare”. Contattato dall’ANSA, il medico ha definito “eccessiva” la misura di quarantena di 21 giorni. Si sarebbe infatti aspettato “nei termini civili e normali, come fanno tutti gli altri a cui viene indicato di fare un monitoraggio normale, tutto qui”.

Sta creando non poca apprensione negli Stati Uniti il comportamento di Kaci Hickox, l’infermiera rientrata pochi giorni fa dalla Sierra Leone a cui lo stato del Maine ha imposto una quarantena di 21 giorni. La donna era infatti in Africa per assistere i malati di ebola e adesso, una volta tornata a casa, non dovrebbe lasciare la propria abitazione per il tempo di incubazione del virus. Già all’aeroporto di Newark era stata tenuta in isolamento per tre giorni, ma dopo aver protestato era stata mandata a casa. Qui ha però infranto la quarantena decidendo di farsi anche un giro in bicicletta con il fidanzato. “Sono totalmente sana e senza sintomi – ha spiegato la donna alla Cnn – E sono frustrata dall’intenzione di un’azione legale nei miei confronti. Se si verificherà, sfiderò queste azioni legali. Non voglio stare qui e lasciare che i miei diritti civili siano violati se non ci sono basi scientifiche”.

Un medico di Emergency che ha lavorato in Sierra Leone è atteso in arrivo all’aeroporto di Malpensa. Il paese africano è uno dei più colpiti dal virus dell’Ebola, per cui le autorità stanno valutando se metterlo in quarantena una volta sbarcato. L’uomo è sano, secondo quando ha già comunicato l’assessore alla sanità della Vale d’Aosta, regione di appartenenza del dottore, visto che ha volato su un aereo di linea a contatto con gli altri passeggeri. In caso comunque torni al suo comune di residenza, Quart, secondo la procedura messa in atto dalla regione, verrà messo in quarantena, dovrà cioè stare a casa sua senza uscirne per tutto il periodo previsto. Intanto l’Organizzazione mondiale della sanità fa sapere che in Liberia i casi di contagio starebbero diminuendo, anche se è troppo presto per parlare di una inversione di tendenza. 





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