ARGENTINA-GERMANIA/ Francesco-Benedetto, il derby della Santa Sede tra la Merkel e Camus

- Gianni Foresti

Gli occhi del mondo sono puntati sulla finale dei mondiali tra Argentina e Germania. Nei giorni scorsi si è parlato di un derby tra i Papi. Il commento di GIANNI FORESTI

Gli occhi del mondo sono puntati sulla finale dei mondiali tra Argentina e Germania. Nei giorni scorsi si è parlato di un derby tra i Papi. Il commento di GIANNI FORESTI

La nostra nazionale di calcio è stata tutta chiacchiere e distintivo, rispecchiando il pupone Renzi.
I panzer tedeschi, invece, hanno spianato tutti, in ultimo i brasiliani con un cappotto stile partita dell’oratorio. La squadra di Loew assomiglia alla “cubona” Merkel, che sta dettando le condizioni a tutta l’Europa. Non a caso la Cancelliera è stata raffigurata esultante al posto del Cristo Redentore di Rio de Janeiro. E adesso c’è Argentina-Germania, anche detta “derby della Santa Sede”. Papa Francisco vs. Papa Emerito Benedetto XVI. Guarderanno la finale?

I Papi di solito vanno a letto presto e sono super partes, dicono sempre “Vinca il migliore”.
Il web ha ironizzato in tutte le maniere possibili sul tifo calcistico dei due Pontefici.
Pensate, se le finaliste fossero state arabe e musulmane l’enfasi umoristica sarebbe stata uguale?

I tedeschi sono i favoriti, la Germania è al centro del mondo e hanno un Papa emerito. Gli argentini sono in recessione, ma hanno un Papa in carica e in forma. Alla vigilia di Argentina-Svizzera, Francisco ha detto alle guardie svizzere: “Oggi sarà guerra”. Scherzava, ma quando la Svizzera ha colpito il palo è stata coniata la frase “il palo di Dio” raffigurando Papa Francesco accanto a esso.
Un po’ come “la mano de Dios” di Maradona che punì i presuntosi inglesi. Una rivalsa contro l’invasione delle isole Falkland.

Francisco vs. Merkel, non contro Benedetto. Questi, come tutti sanno, non è uno sportivo, mentre Francisco ha la tessera n. 1 del San Lorenzo de Almagro, squadra di Buenos Aires.
Benedetto ha dalla sua Monsignor Georg Ganswein e il Cardinale Walter Kasper.
Francisco pare non abbia nessuno, o forse ha quasi tutto il Conclave che lo sostiene. Da qui, il “derby della Santa Sede”.

Qualche maligno ha detto che il diavolo ci ha messo la coda, altri hanno aggiunto però che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Tutto è forse più semplice di quel che immaginiamo perché, come diceva uno scrittore amante del football, “il calcio è come la vita, non sai mai la palla dove ti può capitare”. Ma quando Camus ha scritto questi appunti Maradona non era ancora nato e Bergoglio non era ancora Papa.







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