SANTO DEL GIORNO/ Il 17 Maggio si celebra l’ Ascensione del Signore

- La Redazione

Oggi, domenica 17 maggio 2015, si celebra l'Ascenzione del Signore. E' tra le solennità più importanti esistenti nel calendario ecclesiastico. L'ascensione è un ultimo evento accaduto 

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Secondo quanto si narra nel Nuovo Testamento, l’Ascensione è un l’ultimo evento accaduto nella vita di Gesù sulla terra. Infatti circa quaranta giorni dopo essere morto e risorto Gesù ascende al cielo. Questa ricorrenza viene celebrata in questa data nelle varie confessioni cristiane ed è una delle feste, oltre a quella della Pasqua e della Pentecoste, che è tra le solennità più importanti esistenti nel calendario ecclesiastico.

Vediamo il racconto biblico dei vangeli e degli Atti degli Apostoli: secondo queste scritture Gesù sale al cielo insieme al suo corpo, davanti gli apostoli, al fine di unirsi al Padre fisicamente e non apparire più in Terra fino a un’altra sua venuta detta Parusìa. Nelle varie lettere canoniche invece non si parla di questo avvenimento ma si descrivono quella che è per i fedeli la conseguenza dell’Ascensione.

Il Vangelo di Marco non dà indicazioni temporali chiare sull’avvenimento dell’Ascensione mentre il Vangelo di Luca è più chiaro e distingue, negli Atti degli Apostoli, sia la risurrezione che l’ascensione dal punto di vista cronologico stabilendo quest’ultima circa 40 giorni dopo il primo evento. Per quanto riguarda il luogo dell’avvenimento nel Nuovo Testamento è collocato vicino Gerusalemme. Sia il vangelo di Matteo che quello di Giovanni non trattano affatto dell’Ascensione e quello di Marco nomina l’evento senza nessuna indicazione sul luogo, mentre il Vangelo di Luca è più dettagliato: qui si specifica che Gesù, dopo che è apparso ai suoi discepoli in Gerusalemme, li conduce sulla strada che porta alla cittadina di Betania di Giudea. Inoltre gli Atti nominano in modo esplicito il Monte degli ulivi che viene quindi consacrato dalla tradizione come il Monte dell’Ascensione.

I primi cristiani inoltre ricordavano l’Ascensione quando si riunivano in una grotta, forse per la paura di persecuzioni. In seguito all’editto di Costantino, in questo luogo viene costruita la prima chiesa nel 390 circa per opera di Poimenia, una romana devota romana, ma questa attribuzione iniziale non è tuttavia univoca. Secondo quanto ha scritto Eusebio, la chiesa risale al 333 circa, quando fu fatta erigere da Costantino I per desiderio di sua madre Elena. Questa basilica, denominata Eleona Basilica, prende il nome dal termine eleon che nella lingua greca significa olivo. Ricorda però anche il suono della parola eleison che significa pietà o misericordia. La basilica fu distrutta nel 614 dai Sasanidi comandati da Cosroe II.

Nell’VIII secolo fu ricostruita ma fu distrutta nuovamente e ricostruita in seguito dai Crociati. Questa basilica fu ancora distrutta dai Musulmani, i quali risparmiarono solo la sua edicola ottagonale che è ancora presente. Ancora oggi viene gestita dai musulmani e si può visitare pagando una cifra, di circa 10 NIS, simbolica. Per la Chiesa l’ascensione è un evento trascendente che rappresenta la conclusione della missione terrena di Gesù, il quale si congeda dai suoi discepoli. Con questo avvenimento Gesù non solo va via da questo mondo terreno per ritornare poi alla fine del tempo, ma viene anche glorificato. Gesù quindi conclude il percorso e viene esaltato con il suo rientro nel mondo divino come Figlio di Dio.

La festa dell’Ascensione per i Cristiani è antica e si attesta fin dal IV secolo e Agostino ne parla come la solennità più diffusa al tempo. I cristiani infatti credono che, preservando anche il suo corpo, Gesù dimostri la natura umana e anche divina. Per la Chiesa cattolica l’Ascensione è una festa di precetto. Nei tre giorni precedenti la festa si celebra il triduo, conosciuto come Rogazioni. L’Ascensione ha la sua vigilia, conosciuta anche come “Viri Galilaei”.

Per quanto riguarda la data di questa celebrazione sia per la Chiesa cattolica che per quelle protestanti, la festività dell’Ascensione è collocata di solito 40 giorni dopo Pasqua, ossia giovedì nella sesta settimana successiva alla domenica di Pasqua e quindi cade in genere fra il 30 di aprile e il 3 di giugno. Questo giorno viene considerato festa nazionale in molti paesi come l’Austria, la Danimarca, la Francia, la Germania, l’Indonesia, la Svezia e molti altri ancora. Quando non viene riconosciuta come festività, la Chiesa posticipa la celebrazione alla domenica seguente ossia la settima dopo Pasqua. Ciò avviene non solo in Italia, ma anche in Spagna, in Portogallo e in altri paesi.





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