SANTO DEL GIORNO / Oggi 31 luglio si celebra Sant’Ignazio di Loyola

- La Redazione

Oggi, 31 luglio, la Chiesa festeggia Sant'Ignazio di Loyola, il fondatore della compagnia dei Gesuiti, l'ordine al quale apparteneva Papa Francesco. Ecco la storia del Santo.

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Il giorno del 31 luglio di ogni anno, secondo il calendario martirologio romano, la Chiesa Cristiana ricorda e festeggia la figura di Santo Ignazio di Loyola, al secolo Inigo Lopez Loiola. Un personaggio caratterizzato dal grande senso di religiosità, che viene ricordato soprattutto come fondatore della Compagnia di Gesù, conosciuta anche come Gesuita. Santo Ignazio di Loyola nacque nel 1491 nella piccola cittadina di Azpeitia, all’epoca conosciuta con il nome di Loiola. La sua famiglia, molto numerosa, contava ben tredici figli, ed era capeggiata dal padre Yanez, un valente soldato che aveva combattuto in diverse battaglie al fianco di Enrico IV e Fernando il Cattolico ed ed aveva ricevuto, a ragione della sua fedeltà alla corona, la nomina di Vassallo, assicurando alla famiglia sostanziosi privilegi. A fianco di quest’uomo una donna di un certo lignaggio, figlia del dottor Martin Garcia de Licona, cortigiano e Consigliere del Re di Castiglia.

Nonostante le decorosissime origini, la fanciullezza di Ignazio fu tutt’altro che semplice. Rimasto orfano della madre molto presto, il bambino fu affidato alle cure di uno dei suoi fratelli e a quelle di sua moglie. Si rivelò fin da subito molto sveglio, sebbene tutt’altro che pio ma avvezzo ad i più disparati divertimenti, primo fra tutti il ballo, di cui era un profondo appassionato. Coltivò questa ed altre passioni ad Arevalo, Presso l’allora ministro delle finanze del regno di Spagna, dove fu mandato nel ‘505 perchè ricevesse un’educazione più nobile di quella che aveva acquisito. Durante gli undici anni di permanenza presso la prestigiosa corte, Ignazio conobbe persone inflienti come la Regina Germana de Fox e visse nei più totali agi, ai queli dovette però rifiutare quando, malauguratamente, il Re morì, lasciando il regno in disgrazia.

L’uomo si trasferì allora a Pamplona dove si arruolò a supporto del nuovo Re Carlo V, per il quale combattè valorosamente per tre lunhi anni. Accumulate molte ferite che necessitavano di essere curate, dovette accettare il ricovero presso un ospedale della città iberica, dove ebbe modo di cambiare prospettiva sulla propria vita e di convertirsi al Cristianesimo. Passo successivo, uscito dalla clinica, fu un  pellegrinaggio in Terra Santa durante il quale Ignazio teorizzò un metodo di preghiera e contemplazione che chiamò “discernimento”. Tornato in Spagna, decise di cambiare la propria vita. Si recò a Parigi dove studiò con cura e cambiò il proprio nome da Inigo ad Ignazio, per via della sua fervente devozione nei confronti di sant’Ignazio di Antioca. Il 15 agosto 1534, insieme ad altri sei amici di Parigi, fondò la compagnia dei Gesuiti facendo voto di castità e povertà assoluta. Tre anni dopo, lui e i suoi compagni si recarono a Roma dove Papa Paolo III approvò il loro ordine e li fece sacerdoti. Ignazio di Loyola divenne il primo preposito generale della Compagnia di Gesù. Nel 1548 fondò, nella città siciliana di Messina, il primo Collegio dei Gesuiti per poi scrivere una serie documenti che regolarizzassero le regole dell’ordine religioso. Ignazio di Loyola si spense a Roma il 31 luglio del 1556 all’età di 65 anni. Il suo corpo venne sepolto nella cappella di Sant’Ignazio della Chiesa del Gesù a Roma.





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