ALBANO CROCCO / News uomo decapitato: sabato mattina i funerali, ottenuto il nulla osta (Oggi, 24 ottobre 2016)
Albano Crocco, ultime news: nuove inquietanti ipotesi sul delitto dell'ex infermiere decapitato. Il suo assassino ha premeditato sia il delitto che la fase successiva?
E’ un giallo senza fine quello di Albano Crocco, l’uomo decapitato lo scorso 11 ottobre nei boschi di Lumarzo dove era andato a fare funghi. Al momento non si conosce il nome del suo assassino anche se i sospetti degli inquirenti continuano a concentrarsi sul nipote Claudio Borgarelli, che tuttavia continua a dichiararsi innocente. Come rivela l’agenzia di stampa Ansa.it, i funerali dell’uomo ucciso in circostanze inquietanti saranno celebrati il prossimo sabato mattina presso la chiesa di Santa Margherita di Tasso. E’ giunto nelle passate ore, infatti, il nulla osta del magistrato chiesto dalla famiglia di Albano Crocco. Nonostante questo, le indagini vanno avanti senza sosta al fine di trovare non solo l’assassino ma anche la stessa testa della vittima 68enne. L’unico indagato resta proprio il nipote Borgarelli, accanto alla sua abitazione l’ex infermiere ucciso aveva parcheggiato la sua auto nel giorno della sua misteriosa scomparsa poi trasformatasi in omicidio pluriaggravato, accusa oggi attribuita al nipote insieme alla sottrazione e soppressione di cadavere.
Ha tutti i contorni del delitto perfetto quello che vede vittima Albano Crocco, il pensionato di Lumarzo, nel Genovese, letteralmente decapitato mentre era a fare funghi nei boschi della zona, lo scorso 11 ottobre. A quasi tre settimane dalla macabra scoperta, gli inquirenti proseguono nelle loro indagini che vedono come unico nome iscritto nel registro degli indagati quello del nipote Claudio Borgarelli. Si tratta non del solo indiziato, sul quale però sarebbero ricaduti i maggiori dubbi anche alla luce degli screzi avuti con lo zio Albano Crocco al punto tale da aver interrotto del tutto i rapporti. Ad oggi, come rivela il sito levantenews.it, ci sarebbe in corso una vera e propria partita a scacchi tra il presunto assassino dell’ex infermiere 68enne e gli inquirenti, convinti della colpevolezza di Borgarelli ma senza prove concrete, almeno per il momento ed in attesa del confronto del Dna tra quello del nipote e quello rinvenuto sui vestiti di Albano Crocco. Intanto, l’attenzione resta altissima in merito alle ricerche della testa della vittima. La figlia dell’uomo decapitato, nel corso di una toccante intervista a Tg3 Liguria, conscia di non poter più recuperare i resti del padre, ha affidato un messaggio sentito al suo assassino al fine di dare qualche indicazione utile al ritrovamento della testa mozzata. Il giallo ha assunto i contorni inquietanti proprio per le modalità macabre nelle quali sarebbe stato compiuto. Il killer di Albano Crocco, oltre a conoscere perfettamente i luoghi e le abitudini dell’uomo ed a premeditare il suo omicidio, aveva quasi certamente premeditato il post delitto. Dopo aver decapitato l’uomo, con cura avrebbe fatto sparire non solo la testa ma anche le armi usate e probabilmente i vestiti. Ogni traccia che potesse portare a lui. In merito alle modalità, inoltre, sarebbe sorto un dubbio sollevato proprio dalla testata online: e se l’assassino di Crocco fosse stato ispirato se non addirittura influenzato dalle esecuzioni dell’Isis? Un dubbio lecito, questo, che renderebbe ancora più inquietante l’intero caso. Nessuna ipotesi, in questa delicata fase delle indagini, sarà comunque esclusa, mentre nelle prossime ore potrebbero giungere le prime risposte in merito al Dna ritrovato sul corpo del pensionato di Lumarzo.
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