ULTIME NOTIZIE / Oggi, ultim’ora: Papa Francesco chiede abolizione pena di morte, Rosi vince l’Orso d’Oro (21 febbraio 2016)

- La Redazione

Ultime notizie, ultim'ora oggi domenica 21 febbraio 2016. L'Orso d'oro va a un regista italiano, Gianfranco Rosi, per il film documentario ambientato a Lampedusa. In Uk sì al referendum

gabriele_allievo_gloria_rosboch Gabriele, il presunto assassino di Gloria Rosboch

Il Pontefice tuona da Piazza San Pietro con la sua mitezza e allo stesso tempo fermezza su di un tema discusso e da sempre cardine della denuncia della Chiesa Cattolica e non solo: si parla di pena di morte, con Papa Francesco che dal balcone di San Pietro lancia un appello accorato a tutti i governanti del mondo. «Faccio appello alla coscienza dei governanti, affinché si giunga ad un consenso internazionale per l’abolizione della pena di morte. E propongo a quanto tra loro sono cattolici di compiere un gesto coraggioso ed esemplare; che nessuna condanna venga eseguita in questo Anno Santo della Misericordia. Domani avrà luogo a Roma un convegno internazionale dal titolo “Per un mondo senza la pena di morte” promossa da Comunità Sant’Egidio. Spero in un segno concreto di speranza costutioto dallo sviluppo, nell’opinione publica, di una sempre più diffusa contrarietà alla pena di morte anche solo come strumento di legittima difesa sociale. Il problema va inquadrato nell’ottica di una giustizia penale che sia sempre più conforme alla dignità dell’uomo e al disegno di Dio sull’uomo e la società. Il comandamento non uccidere ha valore assoluto e riguarda sia l’innocente che il colpevole».

Grande vittoria italiana al Festival di Berlino con Gianfranco Rosi che vince l’Orso d’oro per il suo docu-film Fuocoammare, girato in un anno e mezzo a Lampedusa e in cui si intrecciano le vite dei migranti verso l’Europa e quelle dei lampedusani. Il tema dell’accoglienza ai migranti in Europa è sempre più al centro dell’agenda politica e per la Germania premiare il film di Rosi ha sicuramente un significato molto particolare.

Dopo l’accordo faticosamente conquistato sul tavolo delle trattative di Bruxelles, David Cameron chiede la legittimazione ai cittadini del Regno Unito. Il premier britannico a margine di una riunione di governo, in cui si analizzava l’accordo appena raggiunto, ha reso noto che il 23 giugno gli inglesi saranno chiamati a esprimersi, per continuare a far parte di quell’unione europea che tanti dubbi solleva nel territorio di sua Maestà. La mossa di Cameron è chiara, egli tramite il referendum vuole una conferma sociale e politica, della sua azione in seno a un UE, che senza la Gran Bretagna sarebbe di fatto morta. Il premier annunciando il referendum ha comunicato la sua posizione, egli pur non amando questa Europa voterà a favore di essa, l’alternativa “è un grande salto nel vuoto”.

A 84 anni si è spento ieri nella sua casa, lo scrittore Umberto Eco. Il romanziere si era imposto in tutto il mondo per i suoi scritti acuti e a volte controversi. Eco che nel 1988 aveva fondato il “Dipartimento della Comunicazione” dell’Università di San Marino, aveva raggiunto la sua massima notorietà dopo la pubblicazione del “Il nome della rosa”, volume con il quale aveva venduto oltre 14 milioni di copie, e che nella sua versione cinematografica aveva vinto 4 “David di Donatello”. Eco che era anche un illuminato filosofo, nella sua vita si era avvicinato al mondo della politica, il suo allontanamento qualche anno fa, dopo che il suo rapporto conflittuale con Silvio Berlusconi si era del tutto interrotto. Lo scrittore che aveva compiuto gli anni il 5 Gennaio scorso, era stato insignito durante la sua lunga carriera di ben 40 lauree “honoris causa” dalle università di tutto il mondo. L’uscita del suo ultimo lavoro letterario, “Pape Satàn Aleppe”, è stata anticipata al 27 febbraio.

Continuano senza sosta, le indagini per fare piena luce sull’efferato fatto di sangue che ha portato alla morte di Gloria Rosboch. Il ritrovamento del cadavere della donna, operato ieri dalle forze dell’ordine in una cisterna del Canavese, non ha infatti permesso di fare piena luce sulle fasi di quello che è uno dei delitti più spietati dell’ultimo periodo. In carcere i tre sospettati, Gabriele Defilippi, Roberto Obert e Caterina Abbattista quest’ultima madre del Defilippi. I sospetti maggiori si appuntano sui due uomini, che però si accusano a vicenda. Intanto l’esame autoptico preliminare, sembrerebbe confermare l’ipotesi che vede l’uccisione per strangolamento della donna, le indagini si concentrano adesso, su chi abbia materialmente stretto al collo della professoressa una sciarpa di seta, presumibilmente usata per l’assassinio.





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