TULLIO LANFRANCHI / News, 16 anni per l’omicidio della moglie: la rabbia dei figli a La vita in diretta (Oggi, 20 aprile 2016)

- La Redazione

Tullio Lanfranchi e la condanna a 16 anni per l'omicidio della moglie: i due figli intervengono a La vita in diretta per contestare la pena troppo bassa.

polizia Immagini di repertorio

Il 17 aprile dello scorso anno, Gloria Trematerra fu uccisa dal marito Tullio Lanfranchi a Niardo, in provincia di Brescia. Dopo aver sopportato per molto tempo le violenze dell’uomo, la vittima, insegnante di inglese e madre di due figli, Alice e Francesco, aveva deciso di andar via e vivere in una casa protetta. Il giorno in cui fu uccisa, Gloria si era recata nella sua vecchia abitazione per recuperare alcuni vestiti, prima che l’ennesima lite culminasse in omicidio. Tullio Lanfranchi l’avrebbe colpita con un grosso coltello da cucina, tentando poi di uccidere anche la figlia Alice, fortunatamente scappata alla follia omicida del padre e rimasta ferita. All’uomo è stata inflitta una pena di soli 16 anni per l’omicidio della moglie ed il tentato omicidio della figlia e tre anni di ospedale psichiatrico, ed oggi, i due figli, Alice e Francesco, sono intervenuti nel corso della trasmissione La vita in diretta su Rai 1 per contestare ciò che, a loro detta, rappresenterebbe una pena troppo bassa. “Nostro padre assassino resti in carcere”: possiamo sintetizzarlo così il messaggio lanciato dai due ragazzi in collegamento. Nessun segno di pentimento sarebbe giunto in questi mesi da parte di Tullio Lanfranchi, al quale è stata riconosciuta la semi infermità mentale. “Ha sempre rifiutato di farsi aiutare, di dialogare, di riconoscere anche in minima parte dei problemi che potesse avere ma questo rientra nei disturbi di cui soffre”, ha spiegato la figlia Alice nel corso del programma di Rai 1. Ad abbassare la pena fino a 16 anni, sarebbe stata l’assenza della premeditazione, non riconosciuta dai giudici in primo grado, sebbene dal racconto del figlio Francesco emerga il contrario: “Mio padre mi ha chiamato e mi ha detto in modo alterato che aveva ricevuto la lettera contenente le condizioni di separazione che prevedevano il mantenimento di modesta entità per me e Alice e il pagamento della metà del mutuo della casa”, ha raccontato il ragazzo. “La riteneva spropositata, senza vergogna e mi aveva detto che mia mamma fosse una poco di buono e che avrebbe avuto ciò che si meritava ovvero che sarebbe stata ritrovata in un bosco chissà quando”. Francesco avrebbe poi raccontato di molti altri segnali che nel tempo avevano indicato l’intenzione dell’uomo di uccidere. Il timore dei due giovani è che, una volta in libertà, l’uomo possa tornare a fare del male anche a loro.







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