POKEMON GO ITALIA / News: ecco quali sono le creature più rare ed essenziali per ogni Istruttore potente (oggi, 19 luglio 2016)

- La Redazione

Pokemon Go Italia: diventare allenatore di Pokemon? è possibile?. Lo stato dei server, le ultime novità e tendenze, i trucchi e i consigli per il gioco che sta conquistando tutto il mondo.

Pikachu_pokemon_wikipedia Pokemon GO

Città sotto sopra, utenti improvvisamente diventati runners. Questo è l’effetto che Pokémon Go sta avendo su intere generazioni. La colpa? Quei Pokémon ultra rari che portano i gamers ad ingaggiare sfide improbabili. Si potrebbe pensare che la mappa fornita dalla App possa correre in soccorso dello sfortunato Istruttore, ma non è così. Skuola.net infatti ha verificato che ne esistono alcuni a prova di lente di ingrandimento, proprio a causa della loro rarità. E’ il caso per esempio del simpatico e sfuggente Snorlax, al numero 143 del PokéDex, o del precedente Aerodactyl, il Pokémon fossile che bisogna intenerire prima con delle bacche, in modo da oltrepassare la muraglia di resistenza. Dragonite è il Pokémon che tutte le squadre vorrebbero, dato che in quanto a potenza non ha eguali. Anche in questo caso la pazienza è uno degli ingredienti principali per la sua cattura, seguito dall’aroma, vera trappola per la creaturina. Che cosa sarebbe Pokémon Go senza un Pokémon in grado di evolversi? Ecco perché Dragoneir è basilare, soprattutto perché con questo tipo di mostriciattolo al fianco ogni Istruttore può aumentare la propria potenza. Per esempio Dragoneir potrebbe evolgersi in Dratini e poi in Dragonite, ancora più forte. Infine, Mew e l’evoluzione Mewtwo, sono fra i più rari in assoluto, ma anche quelli più amati dai gamers. 

-A nulla è servito metterli in guardia dai rischi comportati dall’utilizzo smodato dell’applicazione per smartphone: la prima multa per Pokemon GO è arrivata puntuale in quel di Padova dove Marcello, 20 anni, e Arturo, 19, sono stati fermati dai carabinieri alle 5 di mattina in sella al proprio scooter senza patente né assicurazione mentre davano la caccia alle creature della nota iconcina. I due, che saranno costretti a pagare una multa salata di 210 euro, come riportato da “Il Mattino di Padova”, alle forze dell’ordine che li hanno fermati senza documenti, hanno fatto mettere a verbale la verità dei fatti:”Mi sono dimenticato sia dell’assicurazione che della patente perché mi sono svegliato alle 5 per cercare i Pokémon”. Inutile dire che i due sono già diventati degli “eroi” per gli amanti dell’applicazione divenuta ormai un fenomeno globale: e non poteva essere altrimenti, visto che una volta subita la sanzione i giovani hanno messo “in guardia” gli appuntati:”Abbiamo fatto presente ai carabinieri di prepararsi: da qui in poi le multe “per Pokémon” saranno sempre di più!”. Dire che questo sia un bene sembra eccessivo, ma fino a quando i carabinieri sono chiamati ad intervenire per sanzionare il mancato possesso di documenti, e non incidenti ben più gravi, possiamo quasi festeggiare.

-Pokemon GO, l’app per smartphone firmata da Niantic continua a volare in Borsa e a fare le fortune di Nintendo. Come riportato da agi.it, l’iconcina che ha scalato le vette dell’App Store ha fatto segnare solo oggi un incremento del valore del proprio titolo sulla Borsa di Tokyo del 14%. Un’ascesa mostruosa, confermata da un avanzamento del 120% in otto sessioni che l’ha portata a superare la Sony per capitalizzazione di mercato. L’utilizzo dell’applicazione per smartphone ha contagiato ormai milioni di fan della saga animata in tutto il mondo: basti pensare che negli Usa, in termini di minutaggio, l’iconcina basata sulla realtà virtuale ha superato anche Whatsapp, Instagram, Snapchat e Messanger con una media di permanenza di 43 minuti al giorno. Questo significa che chiunque abbia scaricato l’app in America trascorre quasi tre quarti d’ora della propria giornata per strada alla ricerca di Pokemon da catturare: si potrebbe dire che la realtà ha superato la finzione!

-Pokemon GO ha fatto di certo la fortuna dei suoi sviluppatori della Niantic, ma non solo. Come riferisce “Il Post” infatti, la seconda app più scaricata dell’Apple Store, alle spalle di quella basata sulla realtà virtuale, è quella denominata “Poke Radar for Pokemon Go”: un’iconcina che se attivata propone una mappa del globo riportante il posizionamento delle fantastiche creature in questione, comprese quelle più rare. La dinamica che anima l’applicazione è quella di aiutare gli appassionati di Pokémon a progredire nel gioco aiutandosi a vicenda: capita dunque che un aspirante allenatore di Pokemon che abbia rintracciato Pikachu in un posto “X” lo segnali ai suoi colleghi. Ma proprio questo, per il momento, è uno dei punti considerati “deboli” dell’applicazione: attualmente, come scrive  Il Post “sono ancora poche le persone che usano l’app e per questo la maggior parte delle segnalazioni ha solo 1 voto di conferma. Alcune recensioni in italiano della app sull’App Store sono negative e dicono che le segnalazioni sono inaffidabili, ma ce ne sono anche di entusiaste”.

Quella serie animata negli anni ’90 deve averlo segnato nel profondo, così tanto che al lancio dell’app per smartphone Pokemon GO ha deciso che era arrivato il momento di seguire la sua inclinazione, lasciare il lavoro da comune mortale e diventare un allenatore come Ash, il protagonista delle avventure disegnate da Satoshi Tajiri. Questa è la storia, in breve, di Tom Currie, ormai “ex” barista all’Hibiscus Coast Cafe vicino Auckland che, come riportato da “La Stampa”, una volta venuto a conoscenza dell’uscita di Pokemon GO, ha capito che non bastavano i ritagli di tempo libero per soddisfare la sua voglia di rintracciare creature fantastiche in giro per il mondo e di punto in bianco ha deciso di licenziarsi. Una scelta discutibile diremmo, ma evidentemente in Nuova Zelanda la crisi occupazionale non esiste, basti pensare alla reazione del papà di Tom, che appresa l’iniziativa del figlio gli ha inviato un sms:”Ho sempre saputo che un giorno saresti diventato famoso”. Anche il proprietario del bar, quando la notizia è diventata di dominio pubblico, non se l’è presa più di tanto a detta del giovane:”Si è limitato a dirmi buon per te Tom, spero solo che il tuo viaggio vada bene”. Dall’inizio del suo viaggio in giro per il mondo, Tom ha catturato 91 dei 151 Pokemon disponibili nell’app; un’esperienza ovviamente incredibile:”Sono andato in giro e ho esplorato città in cui non ero mai stato”, ha dichiarato il ragazzo che in tutto il mondo viene visto da molti come “un eroe” e che ha ricevuto messaggi di incoraggiamento “da America, Canada, Irlanda e Nepal”. Il prossimo obiettivo di Tom è il rarissimo Mewtwo, ma ci chiediamo: come sarà il ritorno alla realtà dopo aver completato il suo percorso in quella virtuale?

La popolarità di Pokémon Go sta oltrepassando i confini di molti Paesi, ma sono sempre più frequenti gli incidenti legati alla App della Nintendo. Almeno questo in USA dove il gioco è già in circolazione da alcune settimane. Come riporta Repubblica, nei giorni scorsi un cittadino della Florida si è svegliato in piena notte allarmato da alcuni rumori che provenivano dall’esterno. Dopo essersi dotato di pistola, si è diretto verso due ragazzi che giocavano a Pokémon Go all’interno della propria auto ed ha sparato sul mezzo. I due ragazzi sono rimasti fortunatamente illesi, ma lo spavento è stato tanto. La segnalazione è arrivata all’ufficio dello Sceriffo dalla madre di uno dei due gamers che si è accorta dei buchi di proiettile sulla carrozzeria dell’auto. Per ora le dinamiche sono da accertare ed è stata aperta un’inchiesta, ma dai primi accertamenti sembra che i due ragazzi siano fuggiti dopo aver visto che l’uomo si stava avvicinando con la pistola. A quel punto il cittadino li ha inseguiti a piedi sparando contro la vettura. Rimane da capire la motivazione, ma appare sempre più evidente che il clima di tensione per la sicurezza non dovrebbe venire sottovalutato. E’ infatti un evento piuttosto particolare vedere gruppi di ragazzi e spesso addirittura folle, radunarsi in piena notte solo per catturare qualche mostriciattolo in più. 

Pokemon GO, l’app per smartphone di Nintendo e Niantic ormai divenuta un fenomeno di massa, rischia di portare alla “regressione” il 50% degli over 30 nel giro di due anni. È questo il convincimento espresso da Donatella Marazziti, docente di psichiatria a Pisa e direttore scientifico della Fondazione Brf, e del giornalista e sociologo Mario Campanella, componente del comitato scientifico della stessa Fondazione che, come riportato da Adnkronos, hanno messo in guardia da quel comportamento “che ammorba e coinvolge strati di popolazione adulta, ‘alleati’ con bambini e adolescenti a esercitare il ruolo di ‘cercatori di Pokemon”. Adulti dal punto di vista solo anagrafico insomma, vogliosi di ritornare adolescenti, che potremmo dunque chiamare “adultescenti”, poiché caratterizzati da un atteggiamento “fortemente immaturo che aggancia diverse generazioni su un obiettivo apparentemente assurdo e infantile, specchio di una contemporaneità decadente”. Nel trarre le conclusioni sui possibili rischi per gli over 30, Marazziti e Campanella imputano questa “infantile compulsione” ad una specie di “rimozione generale dai problemi che angosciano il mondo e da un presente che richiederebbe, invece, ben altri comportamenti”.

Ormai sta prendendo sempre più piede.Pokémon Go sta riunendo gamers di tutto il mondo, a gruppi, a coppie, a branchi. Sguardo abbassato sullo smartphone e gesticolazione improvvisa, forse livelli che non si erano raggiunti nemmeno con l’avvento del cellulare come dispositivo adatto a tutti. 21 anni dopo il primo rilascio di casa Nintendo, Pokémon Go non accenna a smettere di catturare le folle, accattivandole con la possibilità di cattuare un mostriciattolo. Il successo era diventato virale ancora prima del debutto della App in tutto il mondo, eppure in questi ultimi giorni il panico si sta diffondendo fra tutti gli utenti. Le manciate di minuti, a volte anche ore, in cui i server crollano iniziano a farsi sentire sugli equilibri dei giovani Istruttori. Quegli attimi però sono validi per scambiarsi notizie sui social, come per esempio quale tipo di squadra si è scelta. In questo momento su Twitter sembrerebbe andare per la maggiore il Blu Team, la squadra Mistica. E’ in quella cerchia che sembrerebbe racchiudersi il 60% della popolazione dei gamers italiani, mentre rimangono sullo sfondo la squadra Rossa e la Gialla, quest’ultima considerata solo come ultima possibilità. E’ questo il principale dilemma degli utenti, soprattutto perché qualcuno ha già avuto modo di pentirsi della scelta: “ieri raggiungo il liv 5, provo ad entrare in una palestra, ma alla scelta della squadra mi tiro indietro. Non sono pronta”; “ieri ho scelto squadra blu e ora ho scoperto che tutte le palestre nei dintorni sono rosse”. Mentre i server continuano a dare problemi, c’è anche chi si inventa poesie dell’ultim’ora: “si sta come in Pokémon Go/ offline / i server”.

Pokémon GO ha invaso l’Italia ma non è disponibile ancora per tutti i dispositivi mobile: l’applicazione rivoluzionaria della Nintendo è, infatti, scaricabile per smartphone che hanno Android o iOS come sistemi operativi, non ancora per quelli che hanno Windows 10. Gli utenti Windows Phone hanno allora deciso di lanciare una vera e propria petizione per avere Pokémon GO anche sugli smartphone con la piattaforma di Microsoft. La petizione è partita qualche giorno fa a rilento e, infatti, nelle prime ore si pensava che non avrebbe riscosso successo, ma a distanza di tre giorni è stata superata la cifra record di quasi 70 mila firme e pare che nelle ultime ore abbia superato addirittura le 80 mila firme. Un traguardo inaspettato ma che d’altra parte non deve sorprendere, visto il successo che sta riscuotendo Pokémon GO. Gli utenti Windows Phone tra l’altro hanno invaso il Facebook Hub della Microsoft per incitare gli sviluppatori a rilasciare Pokémon GO anche per la loro piattaforma. Clicca qui per visualizzare la petizione  – 

E se per giocare a Pokemon Go voi affittaste o addirittura compraste un drone per catturare tutti i vostri piccoli pokemon dall’alto fregano tutti gli altri poveri giocatori? Vi è venuta l’idea vero, ci avete pensato anche solo per un attimo? Bene, se pensate che il confine tra la follia e l’applicazione pratica della mania esista e sia ben definito, non avete sentito parlare ancora di Dronemon. Uno stratagemma, nulla più, che sta facendo parlare però sul web: in Usa (e dove se no) alcuni ragazzi hanno inventato questo modo alternativo di giocare a Pokemon Go e lo hanno pubblicato su un video diventato subito virale chiamato appunto Dronemon. In sostanza, hanno realizzato una serie di tecniche ingegnose con mirroring da smartphone verso computer, montando uno smartphone su un drone controllato da terra con un altro smartphone. E così veniva riprodotto esattamente quello che veniva visto dall’alto dal drone con il risultato di migliaia di Pokemon visti e catturati grazie all’app Pokemon Go. Inutile dire che questo è barare lo spirito del gioco che invita al movimento ma va anche detto che resta un gioco e come tale i trucchi sono ben accetti! 

La si attendeva ed è già arrivata: per Pokemon Go nasce una nuova app collegata ed esterna totalmente gratuita che vi permetterà di chattare con gli altri gamers. Eh sì, nasce la chat per Pokemon Go: si chiamerà Go Messenger che va a colmare uno, forse l’unico, dei grandi difetti dell’app rivoluzionaria di Niantic e Nintendo. Nel 2016 infatti non può mancare all’interno di qualsiasi piattaforma di successo una possibilità di chattare e comunicare istantaneamente senza problemi aggiunti. E allora Messenger for Pokemon Go nasce proprio per questo: è un applicazione gratuita sviluppata da SahdowEinhorn compatibile per ora solo con Android 4.0.3 o per versioni successive. Tre punti chiave rappresentano questa nuova app collegata al magico mondo di pokemon, come racconta il blog Androidiani: chat sarà basata sulla posizione, con possibilità di convivere proprio la propria posizione e località con un click, oltre che notifiche flottanti, caratteristica importantissima per poter leggere le notifiche anche senza uscire da altre applicazioni. Nickname e colore del team pokemon che avete scelto all’inizio di Pokemon Go: a quel punto potrete cominciare a chattare anche durante il gioco vero e proprio. Una curiosità: potete scegliere nelle impostazioni il raggio d’azione entro il quale mostrare i messaggi ai vari altri giocatori, da 1 fino ad un massimo di 30 chilometri.





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