ULTIME NOTIZIE / Ultim’ora, oggi. Siria, bombardato ospedale pediatrico a Idlib: vittime, ipotesi Isis (venerdì 29 luglio 2016)
Ultime Notizie di venerdì 29 luglio 2016. La Francia si stringe attorno a Padre Hamel; l'attentatore usava la chat per parlare degli attentati; la Germania pronta contro il terrorismo.
Orrore in Siria: poche ore fa è stato bombardato un ospedale pediatrico ad Idlib, la struttura più grande dell’area siriana già funestata dalla guerra civile e dalla presenza dell’Isis. Le immagini mostrano la devastazione totale con pazienti che scappano e madri urlanti piangere i propri figli uccisi dall’attacco terroristico. La denuncia arriva da Save the Children e Bbc, anche se ancora non si riesce a capire quante vittime ci sono al momento e soprattutto chi possa esserci dentro all’orrendo attacco contro l’ospedale dei bimbi. L’ipotesi che avanza è quella dell’Isis anche se al momento manca una rivendicazione: nella struttura erano accolte 1330 donne e bambini ogni singolo mese e la difficoltà ora è riuscite a contare vittime e salvare le persone e i bambini ancora in vita sotto le macerie. Come afferma ancora Save the Children, «L’ospedale si trova a Kafar Takharim, località in mano ai ribelli e stando agli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo vicino all’opposizione con sede in Gran Bretagna, a causa delle distruzioni subite non è quasi più operativo».
Il referendum costituzionale di ottobre è sempre di più il crocevia della politica italiana di questa particolare legislatura che vede Matteo Renzi attuale Presidente del Consiglio. Il voto sulla riforma Boschi metterà il governo di fronte ad una scelta, in caso di risultato negativo del voto confermativo (ovvero non c’è il quorum in questo referendum) se lasciare come anticipato da Renzi o se seguire quanto riferito oggi da Pierluigi Bersani. Intervenendo a Ponza d’Autore il leader della minoranza dem nel Pd ha voluto spezzare una lancia sul pericolo di Renzi di perdere il ruolo da primo ministro qualora non andasse in porto l’approvazione della legge che cambierà il senato. «Se vincesse il no non accadrebbe nulla, sarebbe giusto che Renzi restare al suo posto. Per come è stata messa giù la questione però, certamente il giorno dopo si creerebbe un problema politico. Legare un governo ad una Costituzione è un errore, la Costituzione non c’entra col Governo». Per Bersani in questo modo si creerebbe un precedente pericoloso «per cui così gli governo che arriva si fa la sua costituzione? Sarebbe sbagliato», sottolineando così anche una lieve stoccata a Renzi che avrebbe caricato di troppo valore personale il voto di ottobre.
È ancora emergenza armi e sparatorie negli Stati Uniti, qualche settimane dopo i fatti orribili di Dallas: a San Diego, California, due agenti della polizia sono stati raggiunti da numerosi spari dopo aver fermato un’auto come racconta il capo della polizia californiana. I poliziotti hanno poi lanciato il segnale di emergenza, chiedendo i rinforzi ma poi l’uomo nella macchina ha sparato contro gli agenti, ferendone uno e purtroppo uccidendone un altro. Ritorna la piena emergenza e scia di sangue che imperversa negli Stati Uniti, con il problema della violenza e delle armi che resta un punto del tutto irrisolto dalle varie amministrazioni presidenziali. «È con un cuore molto triste che annunciamo la morte di uno dei nostri agenti», scrive la polizia di San Diego. È partita subito la caccia all’uomo e nel giro di due ore c’è stato un arresto di una persona sospettata e ora si cercano gli eventuali complici in giro per la città. Tensione che rimane altissima, lo scontro polizia-popolazione è ancora a livelli molto pericolosi.
“Dio abbi pietà del tuo popolo, Dio perdona così tanta crudeltà”: è quanto papa Francesco ha scritto oggi sul libro degli ospiti che hanno visitato il campo di concentramento di Auschwitz. La decisione del pontefice di entrare da solo e di proseguire la visita nel silenzio totale ha impressionato il mondo, come riportano le maggiori testate dei media online. “Un silenzio che grida fortissimo” ha scritto ad esempio il Daily Mail inglese. Seduto su una seggiola, ha osservato a lungo sempre da solo gli edifici del campo, poi si è recato sulle tombe pregando su ognuna di esse. Ha incontrato alcuni sopravvissuti e poi acceso una candela bianca davanti al muro dove venivano uccisi gli ebrei. Cadendo oggi il 75esimo anniversario dell’uccisione di Padre Kolbe in quel campo, Francesco ha anche visitato la cella del santo. Durante la visita, come mostrano alcune foto, il papa è apparso fortemente commosso mentre alcune lacrime gli solcavano il viso.
Dalla Turchia continuano le notizie riguardo le purghe ed epurazioni del Governo Erdogan contro i presunti golpisti: una notte di tentato colpo di stato e due settimane di arresti, persecuzioni e minacce contro chi non è allineato su posizioni filo-Erdogan. Un’immensa epurazione che prosegue ormai nell’indifferenza dei Paese occidentali, anche se presi dall0’emergenza terrorismo: per questo ci pensa il governo turco a far “rimembrare” come le due emergenze non sono così lontane. Sentite il ministro degli Esteri Cavusoglu, riportato dalla Reuters: «se gli americano si chiedono se la lotta contro Daesh sia indebolita a causa dell’epurazione nell’esercito noi rispondiamo che al contrario da quando l’esercito è stato purificato è diventato più affidabile, pulito ed efficace nella lotta contro l’Isis». Brividi lungo la schiena a sentire affermazioni del genere rimaste ancora nell’indifferenza: dalla Turchia passa un corridoio per gli jihadisti Isis fondamentale che dalla Siria proietta nell’occidente e in Europa e con la lotta frontale contro i curdi, avversari anche dello Stato Islamico, Erdogan spesso ha chiuso più di un occhio sui migliarini islamisti che transitano e usano risorse interne alla Turchia. Un esercito del tutto allineato con la volontà del Sultano presidente, siamo sicuri che sia un contesto affidabile di lotta all’Isis?
Rispetto al mese di maggio, a giugno gli occupati sono aumentati dello 0,3% esattamente 71mila persone in più. Continua la crescita dell’occupazione secondo i dati Istat resi noti, una tendenza in positivo da tre mesi consecutivi. Cala seppur di poco il tasso di disoccupazione nella fascia 15-24 anni (0,3%), ma è il livello più basso registrato dall’ottobre 2012. Parlando di trimestre invece l’aumento degli occupati è di 145mila persone, pari a una crescita dello 0,6%. Il capo del governo ha commentato sui social network entusiasta: “Fatti non parole. Da febbraio 2014 a oggi l’Istat certifica più di 599mila posti di lavoro. Sono storie, vite, persone. Questo è il Jobs Act”.
Oggi Papa Francesco sta facendo visita al lager nazista di Auschwitz, terza tappa nel suo viaggio apostolico in Polonia per santificare e celebrare la Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia 2016. Le ultime notizie che arrivano e fanno il giro del mondo sono questa volta immagini e non parole: dal primo mattino il Pontefice ha fatto il giro in ogni angolo dell’orrendo ma significativo complesso di Auschwitz-Birkenau dove 80 anni fa si consumò una delle tragedia più immense della storia umana, assieme ai lager sovietici. Bergoglio ha voluto visitare le camerate dove stavano gli ebrei e tutti i condannati alla barbarie del nazionalsocialismo: ha pregato in silenzio per tanti minuti davanti alla scritta dell’ingresso Arbeit Macht Frei, la sinistra intonazione “il lavoro rende liberi”, e poi ha incontrato e abbracciato un gruppo di sopravvissuti della Shoah. Momento commovente e molto simbolico è il silenzio e la preghiera nel buio della minuscola cella dove dormiva Padre Massimiliano Kobe, quel prete cattolico polacco diventato santo dopo il martirio nel campo nazista di Auschwitz: un francescano che offrì la sua vita per salvare un padre di famiglia, il Papa ha voluto ricordarlo nella penombra e nel silenzio per comunicare che anche oggi come allora Dio era in quel campo, con tutto l’assoluto paradosso di fronte ad un male inspiegabile.
Marta Marzotto, uno dei nomi della moda italiana più noti al mondo, è morta questa notte dopo lunga malattia. La notizia è stata resa nota dalla nipote Beatrice Borromeo con un tweed. Era ricoverata in clinica da diverso tempo. Era nata a Reggio Emilia nel 1931 e da ragazza lavorava come mondina nei campi di riso. Una infanzia povera e dura, quindi l’ingresso nel mondo della moda come modella per diventare poi stilista e disegnatrice di gioielli. Aveva da poco pubblicato una autobiografia in cui si raccontava a ruota libera.
“Stronger together”, più forti insieme: è lo slogan lanciato da Hillary Clinton nel suo discorso di accettazione della nominatio alla Casa Bianca. Un discorso ovviamente accolto con ovazioni dai suoi sostenitori, affermando di candidarsi “con umiltà e determinazione”. Non sono mancati gli attacchi al rivale repubblicano Donald Trump, nei confronti del quale la Clinton ha detto che a una persona come lui non si pio consegnare i codici degli armamenti nucleari, e dedica anche uno spazio particolare all’ex rivale Bernie Sanders nella speranza di conquistare i voti dei suoi sostenitori: “Voglio ringraziare Bernie – dice lei – perché ha ispirato milioni di persone, tanti giovani ci hanno messo il cuore e l’anima. A tutti i tuoi sostenitori voglio dire: la vostra battaglia di giustizia sociale è la nostra, il paese ha bisogno di voi, delle vostre idee e della vostra energia, ora la vostra piattaforma deve diventare il cambiamento reale”.
E’ cordoglio per Padre Hamel, il religioso ucciso tre giorni fa in una Chiesa della Normandia, in una cittadina vicino a Rouen. Sono stati in centinaia i fedeli che si sono raccolti per celebrarne la memoria, mentre continuano ad emergere altre notizie su uno dei suoi attentatori. Adel Khermiche, il 19enne di origini algerine, era già conosciuto alle forze dell’ordine ed era un assiduo frequentatore di Telegram. Usava il programma per incitare gli altri fedeli ad acquistare armi “sicure” e ad intraprendere delle azioni forti. Raccontava anche dei due tentativi falliti di raggiungere la Siria per diventare jihadista. L’ultimo accesso di Khermiche su Telegram è avvenuto pochi minuti prima che irrompesse nella Chiesa e sgozzasse Padre Hamel. Ai suoi compagni aveva scritto “condividete quello che vedrete”, con l’intenzione di pubblicare il video della morte del religioso. Un gesto che non gli è stato possibile portare a termine, dato che le raffiche di mitra delle forze dell’ordine lo hanno raggiunto in poco tempo.
Arrestato il ragazzo che nelle ultime settimane ha seminato il terrore a Milano, picchiando diversi passanti. Si tratta del 23enne spagnolo Nicolas Aitor Orlando Lecumberri, fermato in seguito all’ennesima aggressione. La vittima è riuscita infatti ad allontanarsi e ad avvisare le autorità che sono accorse sul posto. Secondo le prime indiscrezioni, Lecumberri potrebbe aver agito per emulare il videogioco americano “knockout game”, in cui l’utente deve picchiare delle persone a caso lungo le strade. Il suo modus operandi era sempre lo stesso: con la scusa di aver bisogno di un’informazione, faceva avvicinare a sé il malcapitato di turno. Poi spintoni e pugni dritti al volto. Per lui l’accusa adesso è di lesioni aggravate, con l’aggravante dei futili motivi e della premeditazione. Sono nove per il momento le denunce pervenute alla Polizia.
Giorni di riflessione per la Germania, a distanza di qualche giorno dagli ultimi attentati che hanno piegato l’intero Paese. Angela Merkel è intervenuta per puntualizzare che ciò che occorre alla Germania è di creare “un sistema di allerta migliore”. La cancelliera si è anche espressa riguardo al problema migrazione ed ha sottolineato che non ci saranno mutazioni riguardo alle politiche finora adottate per chi chiede asilo. Occorre però di una nuova legislazione per il porto d’armi che comprenda anche il settore commerciale. Stretto controllo anche su internet, dove spesso vengono concluse trattative di compravendita di armi. E’ il caso dell’ultimo attentato avvenuto a Monaco di Baviera, dove l’attentatore ha acquistato la pistola tramite internet ed in seguito ha ucciso 9 persone. Non intende retrocedere la Merkel, continuano a puntare verso le basi, ovvero la tutela della dignità umana, garantita dalla costituzione.
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