Meningite fulminante a Milano / Alessandra Covezzi è morta: Ambrosoli, “obbligatori i vaccini per accedere agli asili” (oggi, 31 luglio 2016)

- La Redazione

Meningite fulminante a Milano, morta Alessandra Covezzi, una studentessa di 24 anni. I medici: “consigliato fare il vaccino anche da adulti”. Ultime notizie oggi, 31 luglio 2016

ambulanza_lapresse Allarme meningite (LaPresse)

Alessandra Covezzi è morta, e come lei tante prima di questo dramma sono rimasti vittime della meningite fulminante, una delle piaghe e dei mali che colpiscono anche nell’Europa civilizzata. Difficile da prevenire, complicatissima da combattere, la meningite purtroppo ha compiuto un’altra vittima con questa povera ragazza universitaria residente a Milano. Se da un lato la Regione Lombardia – nelle parole dell’assessore Giulio Gallera – si scaglia contro chi propone teorie anti-vaccini, il consigliere Umberto Ambrosoli di Patto Civico, centrosinistra, ha voluto fare un passo ancora più forte. «Vanno resi obbligatori i vaccini perché i bambini possano frequentare l’asilo, pena il rifiuto dell’iscrizione», tuona l’ex candidato a presidente della Regione nella corsa contro Maroni. La risposta della maggioranza è ancora nelle parole di Gallera, che sul Giornale afferma «cominciamo con una informazione capillare e personalizzata. Se tutto questo non dovesse portare ad un buon esito, allora non escluderemo altre strade». Meningite e vaccini, purtroppo ogni volta che accadono casi drammatici come quelli di Alessandra Covezzi, si riapre il problema per cui molti vaccini restano ancora a pagamento. Chiude Gallera, «Ci interessa mettere tutti nelle condizioni di potersi vaccinare. Quindi se dovessimo riscontrare che alcuni vaccini a pagamento non vengono fatti per difficoltà economiche, allora affronteremo il problema».

La studentessa Alessandra Covezzi è morta di meningite fulminante a Milano. era un semplice ragazza che studiava alla Statale di Milano ed è stata colpita improvvisamente dal virus terribile, con l amore che ha lasciato senza parole la famiglia. Il padre ha ricevuto le condoglianze di tutto il grippo Basell, l’azienda di cui è presidente a Ferrara, una società esperta di prodotti chimici. Intanto però scoppia un nuovo caso di meningite ma in Veneto e ancora su una giovane vita. Nel caso di Pordenone il paziente è addirittura una bimba di 9 mesi colpita anch’essa negli stessi giorni della povera studentessa di Milano: la bimba per fortuna però migliora e i pediatri sono sempre più ottimisti. Resta lo spauracchio per i casi di meningite che purtroppo non possono lasciar tranquillo nessuno e in nessun luogo, con la profilassi che deve essere eseguita da chiunque abbia avuto a che fare con le persone affette di meningite fulminante. La prevenzione specie in questi casi può salvare davvero la vita a molti.

E’ morta nel giro di tre ore Alessandra Covezzi, la studentessa di 24 anni colpita da una meningite fulminante a Milano. Un lasso di tempo molto breve che ha fatto sfociare in tragedia il malessere iniziale che accusava la giovane. “E’ successo tutto in pochissime ore”, riferisce il direttore del Servizio di igiene e sanità pubblica di Milano, Giorgio Ciconali. In un’intervista a La Repubblica ha sottolineato come al momento non sembrano essersi verificati altri casi simili, anche se devono passare dieci giorni da quel 26 luglio scorso. Un destino tragico per la giovane, che in quella mattinata aveva iniziato a sentire un forte mal di testa e che è arrivata poi al Fatebenefratelli di Milano in pessime condizioni. Ancora shockati dalla sua morte i colleghi del master appena conseguito in Industrial Chemistry. I funerali, riporta Telestense, verranno celebrati martedì prossimo nella Chiesa di Borgo Punta (Ferrara) in cui Alessandra Covezzi aveva trascorso l’infanzia e l’adolescenza.

La morte della 24enne Alessandra Covezzi, colpita da una meningite fulminante a Milano, non può che richiamare l’attenzione sul problema vaccini. E’ un argomento su cui si dibatte e si è discusso a lungo, soprattutto fra i genitori ed i professionisti che credono sia meglio astenersi. Secondo Giulio Gallera, assessore al Welfare, la morte di Alessandra Covezzi dimostra “la pericolosità di certe teorie anti vaccini che hanno grande impatto sull’opinione pubblica e che però purtroppo non hanno alcun riscontro e fondamento scientifico”. Così riporta Milano Fanpage, sottolineando come lo shock provocato dalla morte della giovane studentessa non sia ancora passato. Inevitabile quindi parlare delle contromisure mediche che in molti professionisti vedono nel vaccino contro il ceppo C di meningicocco da dare ai nenonati. E’ questa la direzione che la sanità pubblica della Lombardia ha intrapreso per garantire le coperture idonee, come previsto dai Livelli Essenziali di Assistenza. Per il prossimo settembre l’Ordine dei Medici avrebbe inoltre già in previsione una massiccia campagna di sensibilizzazione di tutte le famiglie lombarde. 

La morte di Alessandra Covezzi, uccisa dalla meningite a Milano, ha riportato l’attenzione verso la malattia. Sono bastate sei ore perché stroncasse la vita della studentessa di 24 anni, ma la profilassi che è stata messa in atto subito dopo non interessa solo il capoluogo lombardo, ma anche Ferrara. Alessandra Covezzi era infatti originaria della città ed era appena rientrata a Milano dopo alcuni giorni di relax con familiari ed amici. Il Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Ferrara, Giuseppe Cosenza, ha subito tranquillizzato i cittadini, sottolineando a Il Resto del Carlino che per ora la profilassi contro la meningite ha interessato solo una delle persone che sono entrate in contatto con la studentessa. “Molto più impegnativa a Milano, con una sessantina di persone trattate”, oltre la famiglia Covezzi. Il problema più grande, spiega il Direttore, è rappresentato dai portatori sani che diventano veicolo della malattia, pur non presentando alcuni sintomo. Si parla del 10% della popolazione, di cui il 25% è composto da giovani adulti. Il contagio è comunque molto difficile, dato che il meningococco non può essere trasmesso come un’influenza, anche se avviene sempre per via aerea. “Ha una scarsa resistenza agli agenti ambientali, come la luce”, continua, “e ai disinfettanti. Insomma, è un batterio molto debole ma che se preso può provocare tragedie come questa”. 

Una meningite fulminante ha ucciso a Milano una studentessa di 24 anni originaria di Ferrara. La ragazza si chiamava Alessandra Covezzi e come riporta l’agenzia di stampa Askanews si è sentita male ed è morta nel giro di poche ore martedì scorso 26 luglio. La studentessa ha iniziato ad avere febbre alta e mal di testa nel pomeriggio e poi verso le 20 è andata all’ospedale Fatebenefratelli dove le hanno individuato una infezione da Meningococco C. Alessandra Covezzi è morta verso le 22. Ed è subito scattata la profilassi per la meningite, cioè tre giorni di antibiotico, per tutte le persone che nei giorni precedenti sono entrati in contatto con lei: si tratta di una sessantina di persone. Il direttore del servizio di Igiene e sanità pubblica dell’Agenzia di tutela della salute a Milano, Giorgio Ciconali, fa appello al vaccino anche per gli adulit, sottolineando che “purtroppo tra i ragazzi della generazione della studentessa morta la copertura vaccinale è molto bassa anche perché quella del meningococco C è una vaccinazione relativamente recente e tra i più piccoli, infatti, le coperture sono piuttosto alte, intorno all’80%. (…) Alcune generazioni, di 50, 40 e 30enni, potrebbero contrarre la meningite perché non coperti”. Quindi, visti i casi motali di meningite, “dopo i 18 anni ognuno deve pensare alla propria salute e valutare l’opportunità di sottoporsi al vaccino”.





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