SCUOLE CHIUSE/ Terremoto, Roma lezioni regolari: studenti a casa a Terni e Foligno. Stop Abruzzo, Marche (ultime notizie oggi 19 gennaio)

- La Redazione

Scuole chiuse per terremoto: studenti a casa in Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo. A Roma lezioni regolari. Ultime notizie oggi, 19 gennaio 2017 in aggiornamento live

scuola_media_studenti1R439 Immagini di repertorio (LaPresse)

Anche in alcune città dell’Umbria le scuole saranno chiuse domani venerdì 20 gennaio e sabato 21. La chiusura degli istituti è dovuta alle operazioni di controllo degli edifici dopo l’emergenza neve e il terremoto che ha colpito nei giorni scorsi il centro Italia. Domani e sabato le scuole saranno chiuse a Terni mentre gli studenti potranno riprendere le lezioni domani in altre città tra cui Orvieto, Narni e Amelia. Al momento non sarebbero emersi problemi di sicurezza dai controlli effettuati oggi dopo le scosse di terremoto oltre il quinto grado della scala Richter che sono avvenute ieri con epicentro in provincia de L’Aquila, in Abruzzo, ma avvertite anche nelle regioni vicine del centro Italia. Scuole chiuse, di ogni ordine e grado, domani e sabato a Foligno: il comune fa sapere in una nota che sabato 21 gennaio sarà data una ulteriore comunicazione in merito alla ripresa delle lezioni per gli studenti.

L’emergenza è ancora molto alta e le scuole rimarranno chiuse anche domani in molte aree del centro Italia: Molise, Abruzzo e Lazio ma anche in Umbria, nelle prossime ore si avranno le decisioni dei sindaci e dei coordinatori regionali ma nel frattempo alcune aree hanno già imposto la chiusura fino a lunedì prossime per la verifica della sicurezza sismica. Il caso limite è Ascoli Piceno, con il sindaco Guido Castelli che in una nota all’Ansa ha raccontato una situazione assai drammatica. «“Abbiamo bisogno di frese – spiega -, perché i muri che ostruiscono l’accesso alle frazioni si sono consolidati vanno tagliati. Sembra che stiano arrivando, ma stiamo ancora aspettando». Ma non solo, il sindaco denuncia ancora la mancanza di molti uomini, rinforzi e mezzi: «stamattina finalmente alle cinque sono ripartite le operazioni per lo sgombero delle strade, due frazioni sono state liberate, ma ce ne sono altre sei da raggiungere”. Delle 70 frazioni del Comune, il sindaco calcola che le persone bloccate siano un migliaio, peraltro senza energia elettrica. “Anche una parte degli uffici comunali è senza luce e riscaldamento, per cui ho rimandato il personale a casa». Scuole chiuse fino a lunedì, e il rischio è anche anche altri primi cittadini decidano in questa direzione nelle prossime ore.

Scuole chiuse di ogni ordine e grado in Umbria, Marche, Abruzzo e larga parte del Lazio: i sindaci e i Governatori non hanno ovviamente voluto rischiare con le condizioni del meteo e del terremoto che non consentono alcuna distrazione, come purtroppo si evince in queste ore con le slavine in Abruzzo che stanno causano alcune vittime. Le regioni si riuniranno anche oggi per decidere il da farsi anche in base ai bollettini neve e quelli del terremoto (anche se ovviamente assai più improbabili per l’eccezionalità dell’evento sismico che per definizione non dà preavvisi). Si va verso una decisione comune per comune, ribadisce la regione Umbria in queste ore mentre molti sindaci invocano la linea dura del “chiusi fino a stabilizzazione certa dei problemi”. «La priorità è l’incolumità e la sicurezza degli studenti e dei docenti. Occorre verificare se ci siano stati problemi alle strutture dovuti alle scosse di oggi. I tecnici del Comune di Cassino saranno presto a lavoro con sopralluoghi nelle scuole della città. L’obiettivo e’ di far riprendere la normale attività scolastica al più presto, ma in una situazione di assoluta sicurezza», riporta su Facebook è Carlo Maria D’Alessandro, il sindaco di Cassino (in provincia di Frosinone).

Anche oggi in alcune regioni colpite dal maltempo prima e dal terremoto poi. Le scosse avvenute ieri in provincia de L’Aquila ma avvertite in tutto il centro Italia hanno avuto come conseguenza anche la chiusura di alcune scuole. Si tratta di zone che erano già in ginocchio a causa della neve caduta abbondante negli ultimi giorni. Sia per le verifiche post terremoto che per il maltempo le scuole sono chiuse in queste città, come riporta Studenti.it. In Abruzzo scuole chiuse a: Chieti, Teramo, Atri, Roseto degli Abruzzi, Giulianova, Ancarano. Nelle Marche scuole chiuse a: Castignano, Jesi, Osimo, Loreto, Macerata, Tolentino, San Severino Marche. In Umbria scuole chiuse a Cascia, Norcia, Gubbio, Gualdo Tadino e Nocera Umbra per neve. Chiuse tutte le altre scuole, pubbliche e private e le università per verifiche post terremoto. Scuole chiuse oggi anche in altre regioni per il maltempo che continua a flagellare in particolare il centrosud Italia. In Campania scuole chiuse a Benevento, in Sardegna a Nuoro, in Sicilia a Ragusa, nel Lazio a Viterbo, Palombara Sabina, Monterotondo.

Le scuole non sono chiuse oggi a Roma. Dopo il terremoto che colpito ieri il centro Italia ed è stato sentito anche nella Capitale, dove alcuni istituti sono stati evacuati, in molti hanno pensato che oggi le scuole fossero chiuse. Online è circolato infatti ieri un annuncio del sindaco Virginia Raggi che stabiliva la chiusura degli istituti scolastici per le verifiche post terremoto. In realtà si trattava di una verifica in seguito al terremoto dello scorso 30 ottobre. Per quanto riguarda il Lazio le scuole sono chiuse oggi a Rieti. Il comune ha infatti comunicato sul sito che in seguito alle scosse di terremoto “non risultano evidenze di danni alle strutture pubbliche compresi gli edifici scolastici”. Nonostante ciò il sindaco ha deciso in via precauzionale di emanare una apposita ordinanza di sospensione delle attività didattiche nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado fino a sabato 21 gennaio compreso “per accertare l’assenza di eventuali danni o lesioni presso gli edifici scolastici”.





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