TRENO OSTAGGIO DEI MAGREBINI/ Minacce, sputi, botte: un viaggio da Arancia Meccanica in Veneto

- Fabio Belli

Vandali sul treno, in Veneto 5 magrebini seminano il panico. Ubriachi e alterati, hanno insultato gran parte dei passeggeri e minacciato il capotreno, prima di fuggire dai carabinieri

trenord_treno_pixabay Un convoglio Trenord (Pixabay)

A Castelfranco Veneto un treno è rimasto ostaggio per un’ora intera di una gang di stranieri. E’ accaduto martedì 4 ottobre 2017, un gruppo di cinque persone, tutti stranieri e probabilmente ubriachi o sotto l’effetto di droghe, visto il loro stato di alterazione, ha fatto il bello e il cattivo tempo minacciando il treno e alcuni passeggeri. Le minacce sono stati pesanti nonostante diversi passeggeri del convoglio stessero cercando di calmare gli aggressori, che hanno risposto con sputi e altri improperi prima di svuotare anche un estintore. Alla fine l’intervento dei carabinieri, avvicinatisi al treno con una pattuglia, ha provocato la fuga generale dei cinque, alcuni calatisi dai finestrini nei pressi di Castello di Godego. Il treno stava percorrendo la tratta Venezia-Bassano e i militari della compagnia di Castelfranco Veneto avrebbero bloccato e identificato almeno due dei responsabili dell’ordinaria follia andata in scena sul convoglio, testimoniata da video e foto dei passeggeri.

L’AGGRESSIONE AD UN GIOVANE

Il tutto è accaduto intorno alle 21.30, col treno che trasportava molti passeggeri, in particolare di Treviso e Bassano, in gran parte pendolari di ritorno dopo una lunga giornata di lavoro. A Castelfranco Veneto il gruppo dei cinque vandali, con in mano diverse bottiglie di birra e di alcolici, è salito facendo immediatamente un gran baccano, identificati come di origine magrebina. E immediatamente hanno preso a litigare con un ragazzo, spintonato più volte verso la fine del treno. La colluttazione ha portato diversi passeggeri a ribellarsi e protestare, ma verso di loro l’aggressività dei magrebini si è fatta ancor più marcata. Sono volati insulti e minacce per molti dei passeggeri, e a nulla è servito l’intervento del capotreno, che ha provato inutilmente a sedare gli animi diventando vittima lui stesso della sconsideratezza dei cinque, che l’hanno apostrofato mentre i teppisti ormai se l’erano presa con la quasi totalità del treno, spostandosi da uno scompartimento a un altro.

LA TESTIMONIANZA DI UN PASSEGGERO

Questa la testimonianza di un cinquantenne che aveva preso il treno con la moglie dopo aver visitato la biennale di Venezia, rilasciata alla Tribuna di Treviso: “Stavo tornando a Bassano con mia moglie dopo aver trascorso una giornata alla Biennale di Venezia. Il viaggio è filato via liscio fino a Castelfranco, quando è salito un gruppo di giovani africani, in particolare magrebini. Erano alterati, probabilmente dall’alcol. Se la sono presa con un giovane. Non so se fosse salito con loro o addirittura facesse parte del loro gruppo. So soltanto che l’hanno spinto ed insultato per più di mezzo treno. Il nostro era uno di quei convogli aperti, non separati dalle porte e quindi, sporgendosi verso il corridoio si poteva vedere tutto. Naturalmente ci siamo tutti impauriti per quel trambusto e soprattutto per l’aggressività ingiustificata di quei giovani. Nel frattempo il treno è ripartito ma gli animi, invece di quietarsi, si sono surriscaldati. Ad un certo punto ho iniziato a fotografare e qualcuno di loro mi ha visto e mi ha minacciato “Ti spacco la faccia”, ha detto. Il treno a Castello di Godego è rimasto fermo per quasi un’ora, finché poi sono intervenuti i carabinieri.”







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