Bambini intossicati a scuola/ Torino, monossido di carbonio: oltre 100 alunni in ospedale, giallo sulle cause

- Emanuela Longo

Bambini intossicati a scuola dal monossido di carbonio nella provincia di Torino: oltre 100 alunni in ospedale, alcuni ancora ricoverati. Procura apre inchiesta sull'accaduto.

ambulanza_pixabay_2017 Immagine di repertorio

Poteva trasformarsi in una vera e propria tragedia quanto accaduto lo scorso lunedì presso la scuola primaria Carlo Ignazio Giulio a San Giorgio Canavese, nel torinese, dove un guasto alla canna fumaria della centrale termica che alimenta l’istituto ha creato una vera e propria intossicazione da monossido di carbonio. Come riporta La Sentinella del Canavese, sono stati in tutto 106 gli alunni che, insieme a sei insegnanti e due bidelli sono finiti in ospedale. Ad avere la peggio sono stati in particolare circa 20 bambini della classe quarta i quali si trovavano in palestra, un luogo che non veniva areato da giorni, quando si sono trovati loro malgrado a respirare il monossido. In quel caso fortunatamente la maestra e la bidella non hanno perso i sensi e questo ha permesso di poter lanciare prontamente l’allarme facendo uscire i piccoli alunni e allertando i soccorsi. Dei venti alunni di quarta, nove erano stati trasportati negli ospedali di Ivrea, Chivasso e Ciriè, mentre in un secondo momento sono stati eseguiti i ricoveri di altri alunni presenti nell’istituto scolastico e di altri piccoli alunni che avevano avvertito i primi sintomi dell’intossicazione per poi essere mandati a casa dagli insegnanti che avevano ipotizzato un semplice virus influenzale. Il caso sarà oggi affrontato dal programma Pomeriggio 5, in collegamento proprio dal luogo dell’intossicazione, e che ricostruirà grazie all’inviata quanto realmente accaduto lo scorso lunedì.

APERTA UN’INCHIESTA: GIALLO SULLE CAUSE TECNICHE

Sono stati oltre 100 i bambini della scuola in provincia di Torino che il giorno successivo all’incidente sono stati visitati in ospedale. Quindici sarebbero ancora ricoverati nei vari ospedali della provincia mentre i tanti alunni che si erano rivolti al Regina Margherita di Torino sarebbero stati già dimessi. Al momento il bilancio sarebbe di 43 intossicati, tra 37 bambini, 4 maestre (due delle quali ricoverate) e 2 bidelle. Le condizioni di salute dei bambini sembrano essere fortunatamente in netta ripresa ma ancora restano invece dubbi in merito all’aspetto tecnico della vicenda in quanto occorre capire cosa abbia generato lo sviluppo del monossido di carbonio all’interno dello scarico della canna fumaria e su questo aspetto sono al lavoro i vigili del fuoco. Nel frattempo, la Procura di Ivrea ha aperto un’inchiesta per fare totale chiarezza sulla vicenda e rintracciare eventuali responsabilità di quello che si sarebbe davvero potuto trasformare in un incubo per centinaia di famiglie.





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