PAPA FRANCESCO IN EGITTO/ Diretta streaming video, visita terminata: in volo verso Roma

- Niccolò Magnani

Papa Francesco in Egitto, diretta streaming video seconda giornata a Il Cairo: ultime notizie, il dialogo con l'Islam, l'incontro con il Patriarca copto e il sangue dei martiri che unisce

papa_francesc_egitto_al_sisi_presidente_viaggio_lapresse_2017 Papa Francesco in Egitto col Presidente Al Sisi (LaPresse)

-Si è conclusa da poco la visita di Papa Francesco in Egitto. Il Santo Padre, dopo aver incontrato i sacerdoti, i religiosi e i seminaristi egiziani al seminario del Cairo, invitandoli a non cedere più alla tentazione del “faraonismo” che porta ad indurire il cuore, ha raggiunto l’area dei voli di Stato dell’aeroporto internazionale della capitale. Come riportato da La Repubblica, l’Airbus 321 dell’Alitalia che riporterà Papa Francesco a Roma, dovrebbe atterrare all’aeroporto di Ciampino intorno alle ore 20:30 di questa sera. Prima di congedarsi dall’Egitto, il Santo Padre si è intrattenuto per alcuni minuti con il presidente dello stato africano, il generale Al-Sisi, all’interno della sala d’onore dell’aerostazione di Stato. Si conclude così una due giorni ricca di incontri e appuntamenti dall’alto tasso simbolico per il capo della Chiesa cattolica. (agg. di Dario D’Angelo)

-Ha avuto inizio da pochi minuti la Santa Messa nello stadio dell’Aeronautica del Cairo celebrata da Papa Francesco, recatosi in Egitto in quello che è il 18esimo viaggio internazionale dall’inizio del suo Pntificato. Il Santo Padre, come riportato dall’Ansa, pur in un contesto blindatissimo per il pericolo di attentati terroristici, si sta rivolgendo alla piccola ma vivace comunità copto cattolica, ma anche ai tanti musulmani e copto ortodossi che hanno deciso di prendere parte alla funzione per manifestare l’unità di intenti contro il terrorismo che è uno dei motivi principali di questo viaggio. Alla fine della Messa, alle 12:15, Papa Bergoglio pranzerà in Nunziatura con i 15 vescovi copto cattolici dell’Egitto. Tre ore più tardi, all’interno del seminario patriarcale, Francesco si dedicherà alla preghiera con il clero, i religiosi, le religiose e i seminaristi. Alle 16:45 avrà luogo invece la cerimonia di congedo dall’Egitto all’aeroporto internazionale del Cairo e alle 17.00 decollerà il che riporterà il Pontefice a Roma, con atterraggio previsto a Ciampino per le ore 20:30. (agg. di Dario D’Angelo)

-È un viaggio dal forte significato simbolico quello di Papa Francesco in Egitto: un’occasione pressoché unica per ribadire l’unione tra le diverse dottrine contro il terrorismo, che spesso usa il nome di Dio per uccidere. E proprio nel primo dei due giorni di visita al Cairo, come riportato dall’Ansa, il Pontefice ha approfittato di trovarsi in Egitto per richiamare quei comandamenti che sul Monte Sinai videro la luce:”Volgendo idealmente lo sguardo al Monte Sinai – ha detto-, vorrei riferirmi a quei comandamenti, là promulgati, prima di essere scritti sulla pietra. Al centro delle ‘dieci parole’ risuona, rivolto agli uomini e ai popoli di ogni tempo, il comando ‘non uccidere'”. Parole, quelle del Santo Padre, condivise a pieno dal Grande Imam di Al-Azhar, Ahmed Al Tayyib, che ha ribadito come “l’islam non è una religione del terrorismo” al pari del cristianesimo e dell’ebraismo. Prima dell’incontro con l’imam e con le altre autorità religiose, Papa Francesco era stato accolto al palazzo presidenziale di Ittihadiya al Cairo dal presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi che, in occhiali di sole, gli aveva riservato gli onori militari con un picchetto caratterizzato dal suono degli inni vaticano, egiziano e di uno “patriottico”. Il viaggio del Papa in Egitto si concluderà nella giornata odierna dopo la celebrazione della Santa Messa e l’incontro con la minoranza cattolica del Paese. (agg. di Dario D’Angelo)

Oggi Papa Francesco vedrà la sua seconda e ultima giornata di viaggio in Egitto, con la Santa Messa celebrata questa mattina alle ore 10: dopo l’intensa agenda di ieri, il programma di oggi è più “leggero”, con il pranzo previsto attorno alle ore 12.15 con i Vescovi egiziani prima dell’incontro centrale con il clero, i religiosi e tutti i seminaristi presenti in terra d’Egitto. Intanto nella mente resta ancora il fondamentale e storico incontro tenuto ieri sera tra Papa Francesco e il Patriarca copto ortodosso Tawadros II, uno straordinario esempio di incontro religioso e scambio di unità e fratellanza. Clicca qui per gli interventi di Papa Francesco ieri nella prima giornata di viaggio in Egitto a Il Cairo

«Quanti martiri in questa terra, fin dai primi secoli del Cristianesimo, hanno vissuto la fede eroicamente e fino in fondo – ha proseguito papa Francesco -, versando il sangue piuttosto che rinnegare il Signore e cedere alle lusinghe del male o anche solo alla tentazione di rispondere con il male al male». Bergoglio ha voluto poi rivolgersi direttamente all’omologo Patriarca copto, affermando con fermezza: «Le vostre sofferenze sono anche le nostre sofferenze, il loro sangue innocente ci unisce.

Rinforzati dalla vostra testimonianza, adoperiamoci per opporci alla violenza predicando e seminando il bene, facendo crescere la concordia e mantenendo l’unità, pregando perché tanti sacrifici aprano la via a un avvenire di comunione piena tra noi e di pace per tutti». Tra i punti più importanti del documento poi firmato e congiunto dei due leader cristiani, uno su tutti cattura l’attenzione e riguarda lo spinoso tema dei “doppi” battesimi: «per piacere al cuore del Signore Gesù, così come a quello dei nostri figli e figlie nella fede, dichiarano reciprocamente che noi, con una sola mente e cuore, cercheremo sinceramente di non ripetere il battesimo che è stato somministrato in una delle nostre Chiese per qualsiasi persona che desidera unirsi all’altra», hanno voluto affermare insieme il Papa cattolico e quello copto, sempre nel segno della medesima origina e unione nel corpo e nel sangue del Cristo Signore Gesù. Clicca qui per gli interventi di Papa Francesco ieri nella prima giornata di viaggio in Egitto a Il Cairo

Prima del viaggio che Papa Francesco sta conducendo nella terra d’Egitto – ieri il fulcro di tutta la visita, la Conferenza di Pace con l’islam moderato e poi il vertice con il patriarca della Chiesa Copta – ha parlato in una intervista sul sito di Comunione e Liberazione il professore di Arabo all’Università Cattolica di Milano, Wael Farouq, egiziano, musulmano e impegnato da anni nel costante dialogo con la fede e la cultura cristiana. «Un viaggio importantissimo: in Egitto ci sono 500mila cattolici che sono una minoranza di una minoranza. I cristiani egiziani, copti, sono circa 15 milioni, ma sono per la maggior parte ortodossi. I cattolici vivono ai margini della società e per loro sarà la visita della vita, sarà un evento, potranno dire: “Il Papa è passato di qui”, “Il Papa è venuto a trovarmi», spiega il professore universitario, uno dei maggiori rappresentanti in Italia di quell’Islam moderato tanto discusso e spesso silenzioso rispetto ai tanti attentati islamisti che hanno colpito il mondo in questo ultimo periodo. Farouq però non si tira indietro e di fronte al viaggio del Papa in Egitto, l’occasione per l’Islam stesso viene giudicata “enorme”: «Dal punto di vista del pensiero e della dottrina al Azhar è il centro più autorevole del mondo musulmano sunnita», spiega Farouq facendo riferimento alla grande Conferenza che ieri pomeriggio ha visto i maggiori rappresentati delle religioni mondiali convocati e riuniti per discutere di pace e preghiera. «Quella moschea è il luogo a cui tutti i musulmani sunniti guardano. Ma la classe intellettuale musulmana deve trovare la sua strada per uscire dalla crisi in cui si trova. Ed è una crisi dell’uso della ragione, come giustamente indicava papa Ratzinger. La testimonianza di fede e i gesti di amicizia e di pace di papa Francesco non possono che essere d’aiuto. Indicano la strada da percorrere», conclude il professor Farouq sul portale di Cl.







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