CAPITANO ULTIMO LASCIA I SERVIZI SEGRETI/ Scelta legata all’inchiesta Consip? Le motivazioni dell’ufficiale

- Emanuela Longo

Capitano Ultimo lascia i servizi segreti e torna all'Arma dei Carabinieri insieme ai suoi uomini. Una scelta legata all'inchiesta sul caso Consip? Ecco la motivazione ufficiale.

carabinieri_lapresse_2017 Carabinieri (LaPresse)

Il capitano Ultimo, colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, insieme ai suoi fedelissimi hanno lasciato il proprio incarico ai servizi segreti facendo ritorno all’arma dei Carabinieri. A darne notizia è il quotidiano Il Tempo che spiega come sino ad oggi Ultimo ed i suoi uomini avessero fatto parte dei servizi segreti dell’Aise, nel fortino di Forte Braschi dove da qualche tempo si occupavano di sicurezza interna. Un ritorno al proprio corpo di appartenenza che ha sollevato non pochi dubbi poiché proprio il protagonista dell’arresto di Totò Riina pare avesse avuto qualche dissapore a causa di alcune scelte dei vertici non condivise. Secondo le ultime voci, l’abbandono dei servizi segreti potrebbe essere legato ai recenti risvolti nell’inchiesta sulla fuga di notizie del caso Consip e nel dettaglio alla scoperta di alcuni sms girati dal capitano del Noe Scafarto ad ex colleghi transitati nei servizi. Questa tuttavia, al momento resta solo una indiscrezione priva di fondamento.

CAPITANO ULTIMO LASCIA I SERVIZI SEGRETI, “DECISIONE AUTONOMA”

LE MOTIVAZIONI UFFICIALI

A spiegare l’uscita dai servizi segreti è stato lo stesso Capitano Ultimo, come rivelato da Corriere.it il quale ha asserito come quella di rientrare nell’Arma sia stata un “autonoma decisione” al fine di evitare “strumentalizzazioni sul nostro operato, sempre corretto” e tutelare i servizi segreti ed i Carabinieri dopo le numerose “insinuazioni e le manipolazioni della realtà” da parte dei media. Sarebbe questa la motivazione ufficiale resa da Ultimo anche a nome dei suoi uomini. Dopo averne spiegato i reali motivi, in barba alle indiscrezioni ed alle voci diffuse, il noto ufficiale ha aggiunto: “Da questo momento diamo mandato ai nostri legali di affrontare le strumentalizzazioni e le insinuazioni che vengono diffuse, nelle sedi più opportune”. I dissapori veri o presunti con i vertici dell’Arma a causa di scelte non condivise, dunque, non avrebbero nulla a che fare con la decisione intrapresa lo scorso gennaio, ovvero quella di entrare nell’Aise. Secondo precise indiscrezioni, rivela ancora Il Tempo, tra ieri e l’altro ieri Ultimo ed i suoi fedelissimi avrebbero firmato la “lettera di rientro”.





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