Jacopo Bruni ucciso da 21enne drogato e ubriaco a Roma/ Il cordoglio degli amici del bodyguard dei vip

- Carmine Massimo Balsamo

Roma, bodyguard dei vip morto in incidente stradale. Ultime notizie, il 45enne Jacopo Bruni travolto e ucciso da un ubriaco sulla Passeggiata del Gianicolo

jacopo_bruni_facebook_2018 Jacopo Bruni (Facebook)

Grande dolore per la morte di Jacopo Bruni, il bodyguard “dei vip” rimasto ucciso in un incidente stradale. Si moltiplicano sui social i messaggi di cordoglio di amici e conoscenti, a partire da Anna Giovanni Pato dell’Asd Trainign Shooting Center: “Diamo purtroppo la triste notizia della scomparsa di uno dei nostri allievi più eccellenti, nonchè Amico fraterno e operatore di eccellenza. Jacopo Bruni a seguito di un coinvolgimento in un incidente stradale provocato da un 21 enne ubriaco e drogato a bordo di un auto. E’ accaduto questa notte alle ore quattro circa e Jacopo era come sempre alla guida della sua amata vespa”. Queste, invece, le parole di Daniele Tavani su Facebook: “Dai tempi dell’ Antù in solitaria, agli anni d’oro del QUBE, Jacopo Bruni la porta dell’ agm la guarderai sempre, con le nostre vespe parcheggiate li fuori… Eri veramente uno dei migliori”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

LA DINAMICA DELL’INCIDENTE

La dinamica dell’incidente avvenuto nelle scorse notti a Roma è paurosa: “Picchio” Bruni stava tornando a Monteverde dopo aver concluso il turno di servizio e con la sua Vespa si dirigeva verso casa per il consueto riposo. Il 21enne invece correva ad altissima velocità sulla Passeggiata del Gianicolo e non ha fatto in tempo ad evitarlo: i vigili urbani hanno contattato il pm di turno che in base alla nuova normativa sull’omicidio stradale ha disposto l’immediato arresto del ragazzo, risultato sia drogato che ubriaco rispetto ai limiti consentiti dalla legge (riporta l’Ansa, ndr). Uno dei suoi amici più cari su Facebook lo ricorda così, ripensando al lavoro passato all’interno del Fronte della Gioventù romano: «Ciao Picchio, amico e compagno di lotta per tanti anni. La vita è spesso ingiusta, specie se atogliertela è un ragazzo ubriaco e drogato figlio di una società che abbiamo combattuto per anni. Riposa in pace». (agg. di Niccolò Magnani)

BODYGUARD DEI VIP UCCISO DA UN 21ENNE UBRIACO ALLA GUIDA

Roma, bodyguard dei vip morto in incidente stradale: tragedia nella notte tra sabato 20 e domenica 21 ottobre sulla passeggiata del Gianicolo. Jacopo Bruni non ce l’ha fatta: il quarantaseienne è deceduto in seguito a un violento scontro tra la sua motocicletta, un Vespone Px azzurro, e una Peugeot 207. Noto nel mondo dello spettacolo per essere la guardia del corpo dei Vip, Jacopo Bruni stava tornando a casa dopo essere stato di scorta ad alcuni ospiti del principe saudita ma ha perso la vita in un tragico incidente: la sua moto è stata centrata da un 21enne, Giulio M., che come sottolinea Il Messaggero è risultato positivo ai test tossicologici. Il giovane è stato arrestato dai vigili ed è stato portato in carcere, al Regina Coeli, su disposizione del pubblico ministero: l’accusa è di omicidio stradale aggravato.

JACOPO BRUNI MORTO IN UN INCIDENTE STRADALE

Padre di due bambini, rispettivamente di 9 e 12 anni, Jacopo Bruni è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillo, ma i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Roma Today evidenzia che il bilancio è di cinque feriti: due donne e due uomini in codice rosso, mentre una quinta persona in codice giallo. Bodyguard dei vip, il classe 1973 lavorava anche come vigilantes ed era anche volontario al Soccorso Alpino e Speleologico Lazio. Ecco la nota di cordoglio del CNSAS: “Salutiamo con affetto e profonda tristezza Jacopo Bruni, operatore speleologico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – CNSAS, ucciso a Roma nella notte tra sabato e domenica da un automobilista risultato positivo agli esami tossicologici per alcol e droga. Un abbraccio alla famiglia di Jacopo, ai suoi amici e ai colleghi del Soccorso Speleologico regionale da parte di tutto il Soccorso Alpino e Speleologico Lazio – CNSAS”.





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