Valanga Hotel Rigopiano: indagati D’Alfonso e Del Turco/ Comitato vittime ai Governatori Abruzzo: “giustizia”

- Matteo Fantozzi

Tragedia dell'hotel Rigopiano, indagati i vertici della Regione Abruzzo: accuse di omicidio per inerzia. Avvisi di garanzia per Ottaviano Del Turco, Giovanni Chiodi e Luciano D'Alfonso.

hotel_rigopiano_slavina_terremoto_vigili_fuoco_ricerche_lapresse_2017 Tragedia dell'hotel Rigopiano - La Presse

Le primissime reazioni dopo le notifiche d’indagine scattate questa mattina giungono dal comitato vittime dell’Hotel Rigopiano e sono “riassumibili” in un “finalmente”. Secondo Gianluca Tanda, presidente del Comitato, «Ci siamo svegliati questa mattina con una bellissima notizia. E’ quello che noi diciamo dall’inizio: sul nostro profilo Facebook abbiamo sempre scritto che questo e’ un omicidio di Stato. Sono coinvolti Regione, Provincia, Prefettura e Comune: a questo punto sono chiare a tutti le responsabilità». Parole pesanti, che si accompagnano a quelle più riflessive del padre di Jessica Tinari (24enne morta sotto la valanga assieme al suo ragazzo, Marco Tanda) che a ZonaLocale Vasto racconta la prima reazione dopo la notizia sulle indagini agli ex Governatori della Regione Abruzzo. «Ce l’aspettavamo […] la tragedia è stata il risultato di una catena di errori», spiega il genitore che non si dà pace per la perdita di quella figlia giovanissima. «I magistrati stanno rispettando le promesse che ci hanno fatto, per noi è importante per dare un senso di giustizia a questa vicenda anche se la tragedia ormai è accaduta e nessuno potrà restituirci i nostri cari». (agg. di Niccolò Magnani)

ACCUSE PER OMICIDIO E DISASTRO COLPOSO

Vi abbiamo riportato gli importanti aggiornamenti sull’inchiesta dell’Hotel Rigopiano, dove lo scorso 18 gennaio 2017 una valanga provocò la morte di ventinove persone. Il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e gli ex presidenti Ottaviamo Del Turco e Gianni Chiodi sono indagati dalla procura di Pescara per omicidio, lesioni in merito e disastro colposo. Importante svolta nelle indagini, dunque, che ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati dei vertici politici regionali e degli assessori con deleghe alla protezione civile della Giunta Del Turco in poi (dal 2007 in poi): parliamo di Tommaso Ginoble, Daniela Stati, Gianfranco Giuliante e Mario Mazzocca, quest’ultimo tutt’ora in carica. Insieme a loro, per le vicende che riguardano la mancata realizzazione della Carta Valanghe ci sono anche funzionari regionali, sottolineano i colleghi de Il Tempo. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

TRAGEDIA DELL’HOTEL RIGOPIANO

Per quanto riguarda la tragedia del Rigopiano sono arrivati gli avvisi di garanzia per Luciano D’Alfonso, attuale presidente della Regione Abruzzo, e per chi l’ha preceduto e cioè Ottaviano Del Turco e Gianni Chiodi. Si parla di accuse di omicidio e disastro colposo. Da mesi sono stati indagati politici e anche funzionari appartenenti a vari enti del territorio in questione. Oltretutto si è parlato anche molto degli organismi che sarebbero dovuti intervenire per cercare di liberare con rapidità la zona dell’albergo attaccata dalla neve con compiti importanti legati al coordinamento dei soccorsi e degli interventi. Una situazione che finalmente sembra essere arrivata a una spiegazione che possa dare la possibilità di riuscire a mettere un punto sulla questione. Di certo però il dolore non si potrà mai mettere da parte per la morte e il dolore provato da tantissime famiglie.

I FATTI DI UN ANNO E MEZZO FA

Cosa è accaduto nel comune di Farindola in Abruzzo il 18 gennaio del 2017? Una slavina si è distaccata e purtroppo ha colpito l’albergo Rigopiano-Gran Sasso Resort e in questa tragedia sono morte ben ventinove persone. Si tratta della tragedia dalla portata più importante in Italia dal 1916 e in Europa dal 1999. Una situazione che ha portato ovviamente ad indagini accurate per capire più da vicino cosa è successo e chi è stato il responsabile, con pochissimi che fin dall’inizio avevano parlato semplicemente di un disastro naturale. Per questo è stata aperta un’inchiesta giudiziaria con la magistratura che a mezzo della procura di Pescara ha voluto accertare se ci fossero eventuali responsabilità legate all’idoneità della struttura portante del resort. Si è parlato poi anche del ritardo possibile dei soccorsi con attenzione per quanto riguarda le comunicazioni rispetto all’accaduto.





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