Lite per l’eredità, tenta di bruciare viva la sorella/ Busto Arsizio, ultime notizie: fermato 50enne

- Dario D'Angelo

Lite per l'eredità, tenta di bruciare viva la sorella: un 50enne di Busto Arsizio ha cosparso di benzina la donna e ha minacciato di darle fuoco. L'intervento dei carabinieri evita il dramma

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La più classica delle liti per l’eredità tra fratelli che rischia di sfociare in una tragedia di proporzioni immane. Questo, in sintesi, quanto accaduto nella giornata di ieri in un negozio di tessuti di Fagnano Olona, dove un 50enne di Busto Arsizio si è presentato armato di coltello, una tanica di benzina e due accendini minacciando di bruciare viva la sorella. Come riportato da Varese News, tutto è iniziato con una discussione tra l’uomo e la sorella, una donna di 45 anni, che è presto degenerata in una lite furiosa, al punto da attirare l’attenzione di diversi passanti che dall’esterno del locale sono accorsi all’interno per vedere di placare il 50enne. Questi, infatti, evidentemente fuori di sé, ha iniziato a prendere la sorella a calci e pugni. Ma era solo l’inizio: il passo successivo, infatti, è stato cospargere di liquido infiammabile sia gli indumenti della donna che il pavimento del locale. 

L’ARRESTO

Decisivo per scongiurare la tragedia si è rivelato l’intervento tempestivo dei Carabinieri della stazione di Cassano Magnago e del Nucleo Operativo Radiomobile di Busto Arsizio, che sono riusciti a bloccare e ad arrestare il fratello in procinto di bruciare viva la sorella e di dare fuoco al suo negozio di tessuti a Fagnano Olona. Come riportato da Varese News, la donna dopo questo brutto episodio è stata trasferita al pronto soccorso dell’ospedale di Tradate, dov’è stata dimessa con prognosi di 5 giorni per “ferite lacero contuse al volto ed agli arti inferiori” procurate dalla rissa con il fratello. Nel frattempo i carabinieri di Busto Arsizio hanno arrestato l’uomo con le accuse di tentato omicidio, incendio doloso, lesioni personali e porto ingiustificato di armi. Il 50enn in questo momento è in carcere a Busto Arsizio in attesa dell’interrogatorio di convalida da parte del gip.





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