Rimini, spezza caviglia a un uomo e lo minaccia: “Attento ai Casalesi”/ Ultime notizie: condannato a un anno

- Silvana Palazzo

Rimini, spezza caviglia a un uomo e lo minaccia: “Attento ai Casalesi”. Ultime notizie: condannato ieri a un anno (pena sospesa). La lite era scoppiata per i loro cani

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Gli distrugge l’auto e gli spacca la caviglia destra, poi lo minaccia: «Stai attento ai Casalesi». E tutto per una lite scoppiata per un cane. L’incredibile storia ha avuto il suo epilogo ieri mattina, quando il Tribunale ha condannato ad un anno, con pena sospesa, un 64enne napoletano per il pestaggio ai danni di un riminese di 54 che si era costituito parte civile attraverso l’avvocato Paolo Righi. Il giudice Angelo Capodimonte, come riportato dal Resto del Carlino, ha anche condannato il 64enne, assistito dall’avvocato Maurizio Vagnoni, al pagamento di una provvisionale, subito esecutiva, di tremila euro. La vicenda aveva avuto inizio a Rimini il 17 novembre di cinque anni fa. Il napoletano stava portando il suo cane quando si è fermato davanti all’abitazione della sua vittima, dove si trovava un altro cane. L’imputato ha cominciato a sbattere il guinzaglio contro la ringhiera della villetta con l’obiettivo di far innervosire l’altro animale.

RIMINI, SPEZZA CAVIGLIA A UN UOMO E LO MINACCIA: “ATTENTO AI CASALESI”

Quando i due cani hanno cominciato a ringhiarsi contro, è uscita dalla porta la proprietaria chiedendo spiegazioni allo sconosciuto. La donna però, come ricostruito dal Resto del Carlino, è stata ricoperta di insulti e improperi dal 64enne napoletano. Il marito è quindi corso in suo aiuto: è salito in macchina e si è messo all’inseguimento dell’uomo. Quando lo ha individuato, gli ha chiesto le ragioni del suo comportamento, ricevendo come risposta però diversi colpi all’auto con i vetri che sono andati in frantumi. La rabbia del napoletano si è riversata contro l’uomo che, quando è sceso dall’auto, è stato colpito da un violentissimo calcio alla caviglia. La vittima ha dunque riportato una brutta frattura con prognosi di trenta giorni. Grazie all’intervento di un vicino di casa si è arrivati all’identificazione del napoletano, riconosciuto dal particolare dei capelli tinti. E ieri per lui è arrivata la condanna ad un anno.





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