FACEBOOK/ Tutte le bufale che terrorizzano gli utenti del social network

- La Redazione

Su Facebook circola una valanga di informazioni, e non sempre è facile verificarne l’attendibilità. Spesso si tratta di vere e proprie bufale, che mettono in guardia gli utenti da presunti virus che in realtà non esistono. Ma in alcuni casi questi messaggi hanno il vero e proprio obiettivo di denigrare le persone

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Su Facebook circola una valanga di informazioni, e non sempre è facile verificarne l’attendibilità. Spesso si tratta di vere e proprie bufale, che mettono in guardia gli utenti da presunti virus che in realtà non esistono. Ma in alcuni casi questi messaggi hanno il vero e proprio obiettivo di denigrare le persone.

IL TORMENTONE NATALIZIO – Emblematico l’ultimo «tormentone natalizio»: l’applicazione «Christmas Tree» conterrebbe un malware in grado di distruggere il computer. Il messaggio diffuso su Facebook però è un falso, come sottolinea il sito mashable.com specializzato in social media. Nessuna azienda attiva nella sicurezza on-line ha rilasciato un avvertimento di minaccia per questa applicazione. Il post è stato pubblicato in diverse forme, annunciando che l’applicazione di Facebook chiamata Christmas Tree potrebbe danneggiare i computer o rubare i dati personali.
 

UN TROJAN-VIRUS «TERRIBILE» – Un tipico messaggio è il seguente: «Attenzione!!!!! … Non usate l’applicazione di Facebook, Christmas Tree. Siete avvertiti: distruggerà il vostro computer. Il sito specializzato Geek Squad ha annunciato che è uno dei peggiori trojan-virus che ci sia e che si sta allargando rapidamente. Ripubblicate questo messaggio e informate i vostri amici ora». Ovviamente dopo che il messaggio si è diffuso così rapidamente, non sarebbe strano se qualcuno avesse creato in seguito un’applicazione dannosa con quel nome. E’ il problema dei falsi avvertimenti: creano confusione e dopo un po’ diventa difficile distinguere le false minacce da quelle vere.
 

 

 

LA SMENTITA DI SOPHOS – Proprio per questo, l’invito di mashable.com è a non ripubblicare l’avvertimento sul virus del Christmas Tree, né alcun messaggio simile relativo a minacce on-line, fino a che non si è sicuri che proviene da una fonte attendibile. E a parte il fatto che Geek Squad, una società che fornisce servizi nel campo dell’Information Technology e della riparazione dei computer, non è in realtà specializzata in virus malware, ha smentito di avere diffuso alcun avvertimento. Mentre Sophos ha dichiarato di non essere al corrente di alcuna applicazione pericolosa di Facebook chiamata Christmas Tree. L’esperto di sicurezza di Sophos, Graham Cluley, ha denunciato che l’avvertimento è una bufala, sottolineando in un recente blog post: «Migliaia di utenti di Facebook stanno facendo passare la voce su un virus di Christmas Tree che si starebbe allargando sotto forma di un’applicazione dannosa nel social network. L’unico problema di questo avvertimento? E’ tutto falso».
 

GEEK SQUAD: «MAI COINVOLTI» – Anche Geek Squad, l’azienda citata nel falso messaggio di avvertimento, ha smentito qualsiasi coinvolgimento, osservando in un avvertimento sul suo sito web: «Allo stato attuale, Geek Squad non ha mai analizzato ufficialmente questa particolare applicazione, e non l’abbiamo del resto identificata come una fonte di qualsiasi infezione per nessuno dei nostri clienti cui abbiamo fornito assistenza». Ma quello di Christmas Tree non è l’unico caso di falsi avvertimenti che si stanno diffondendo su Facebook.
 

 

 

RAGAZZA «SUICIDA» – Lo scorso agosto Sophos ha pubblicato una nota rivolta agli utenti di Facebook, invitandoli a riflettere prima di inoltrare un avvertimento, diffusosi rapidamente nel social network, in cui si parlava di un presunto virus. Un ampio numero di utenti avevano infatti fatto girare questo messaggio scorretto, chiedendo ai loro contatti di fare attenzione a un virus che circolava insieme alla storia di una ragazza morta suicida per un post che suo padre avrebbe pubblicato sulla sua bacheca di Facebook. Il testo del falso avvertimento è il seguente: «Attenzione: c’è un nuovo virus che sta circolando, se leggete di una ragazza che si è suicidata per qualcosa che il padre le aveva scritto sulla bacheca non apritelo, è un virus e non riuscirete più a cancellarlo. Per piacere, inoltrate questo messaggio prima che qualcuno lo apra (è un trojan che si replica automaticamente)».
 

Secondo Sophos questo avvertimento è scorretto e gli utenti di Facebook hanno involontariamente diffuso la bufala nella convinzione di stare aiutando i loro amici a evitare la minaccia di un’infezione virale che non esiste. «L’aspetto più paradossale è che questo falso messaggio sul virus si sta diffondendo molto più ampiamente e rapidamente e sta creando molti più fastidi di un reale focolaio di malware», ha dichiarato Graham Cluley, esperto di Sophos.
 

 

 

BURLONI 2.0 – La maggior parte delle bufale che circolano su Facebook sono delle semplici burle inventate da qualche persona in vena di scherzi. Il sito hoax-slayer.com, specializzato nello smascherare le bufale on-line, ne cita due. Uno è un messaggio che mette in guardia da un virus che starebbe utilizzando le foto di Facebook per penetrare nel software, rubare informazioni e distruggere i computer infettati. Mentre un altro avverte gli utenti del social network a non cliccare sul link della funzione «Nuovi regali per te», perché questo innescherebbe un virus che diffonderebbe automaticamente dei commenti attraverso Facebook. 
 

BUFALE DENIGRATORIE – Altri messaggi sono invece meno innocenti, perché mirano a coprire di fango i propri nemici personali accusandoli delle peggiori malefatte. Invitando per esempio a non accettare le richieste d’amicizia su Facebook di Roland Dreyer, Matthias Damberger, Mario Sommer, Fabian Berneder o Frank Becker, perché sarebbero hacker con lo scopo è distruggere il maggior numero di hard disk di inermi utenti del social network. Ovviamente è tutto falso. Nessuno infatti è mai stato infettato da un virus per il semplice fatto di avere accettato richieste di amicizia su Facebook.
 

 

 

Mira invece a terrorizzare i genitori il messaggio che informa che un pedofilo di 48 anni chiamato Harry Graham si fingerebbe un 14enne su Facebook per entrare in contatto con i bambini. Questa è solo l’ultima versione di una lunga serie di voci infondate e dannose in cui si parla di pedofili che cercherebbero di contattare i bambini attraverso Facebook. Ma non esistono prove in grado di supportare questi messaggi. E inoltrarli ai propri contatti rischia solo di danneggiare la reputazione di perone innocenti.
 

MESSAGGI-TRUFFA – E se la maggior parte delle bufale producono di fatto solo un effetto spam, alcune sono anche pericolose. Come quella secondo cui gli utenti di Facebook possono seguire un link per installare un «Dislike Button» sul loro account. Peccato che si tratti di una vera e propria truffa. In grado di portare gli utenti a riempire i loro amici di spam, installare barre degli strumenti in grado di violare la propria privacy, rispondere a sondaggi con fini commerciali e cedere informazioni personali.
 

(Pietro Vernizzi)






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